Servizio straordinario di controllo del territorio interforze nel centro storico di Venezia ieri grazie al contributo di personale di Polizia di Stato, del Nucleo Attività Produttive della Polizia Locale, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
L’operazione, coordinata da Questura di Venezia, ha permesso di identificare, sia dentro che fuori dai locali maggiormente interessati dalla movida, 48 persone, di cui diversi con precedenti penali di vario tipo.
In particolare, in zona San Polo a Venezia, i poliziotti del Commissariato di P.S. di San Marco hanno fermato un cittadino straniero sospetto il quale, privo di documenti, ha riferito agli agenti di essere un cittadino egiziano regolare nel territorio italiano, senza tuttavia esibire alcun regolare titolo di regolare autorizzazione alla permanenza sul territorio. L’uomo è stato accompagnato in Questura di Venezia per gli accertamenti di rito e a quel punto, in contrasto a quanto precedentemente dichiarato, lo stesso ha affermato di essere un cittadino tunisino.
I successivi accertamenti di Polizia hanno permesso di verificare come invece fosse irregolare sul territorio nazionale, pertanto il cittadino straniero è stato accompagnato presso il C.P.R. di Caltanissetta, dove vi rimarrà in attesa di essere rimpatriato nel suo paese d’origine.
L’attività del servizio interforze ha poi interessato la verifica della regolarità amministrativa di numerosi esercizi commerciali, con controlli operati da parte di personale del Nucleo Attività Produttive della Polizia Locale che hanno permesso di verificare il regolare possesso di titoli amministrativi ed il rispetto della normativa regolamentare del comune di Venezia in diversi esercizi commerciali siti in zona Castello, San Marco e San Polo.
Nello specifico, al termine dei controlli effettuati dalla polizia locale, sono stati sanzionati in via amministrativa: 3 esercizi commerciali per occupazione abusiva di suolo pubblico, 1 attività per occupazione abusiva di suolo pubblico, 4 esercizi per mancata esposizione tabelle alcolemiche obbligatorie per legge e un’attività per aver mantenuto la musica a volume alto ben oltre l’orario consentito, per un totale di circa 5000 euro di multa.
Vado oltre, il bar all’interno non potrebbe servire tramezzini o altri alimenti eppure Shylock the first
A fine 2021 un assessore era risultato proprietario di un bar a S.Margherita. La cosa era saltata alla ribalta per il disturbo dovuto dall’attività della movida notturna in campo S.Margherita. All’epoca l’ordinanza decise di limitare, ma non troppo, l’orario notturno di apertura, cioè concordato fino alle 2 di notte. Ebbene sì, 2 di notte.
Peccato che l’assessore alla sicurezza lo abbia concordato con l’assessore in questione. Insomma, un proprietario di bar ha praticamente concordato per se stesso il via libera fino alle 2 di notte. Leggiamolo pure come un deliberare per se stessi direttamente, esattamente come il Comune in merito del boschetto dello sport o del nuovo terminal delle navi.
Certo, il portatore sano di collana con pietra nelle interviste di rai 3…