Sul Casinò di Venezia aleggia lo spettro del fallimento, soprattutto se lunedì tutta la ex maggioranza si dimetterà ed il sindaco Giorgio Orsoni non riuscirà con una Giunta tecnica o con dirigenti comunali ad affrontare la questione. In quel caso non ci sarà altro da fare che iniziare la procedura di fallimento.
Questo però, non comporterà un diretto fallimento del Casinò, perché il commissario potrà ancora intervenire con, come suggerito da Orsoni, una fusione con Ive, Immobiliare veneziana.
Se la Casinò Municipale di Venezia Spa dovesse fallire, subirebbe un duro colpo anche la Casinò di Venezia Gioco che ha, invece, i conti in equilibrio. Questo perché sarebbe una società senza una sede perché anche Ca’ Noghera entrerebbe nella procedura di fallimento.
Aver creato due società differenti, ha aperto la strada verso la situazione attuale del Casinò e la scelta di questa divisione avrebbe avuto senso solo in vista di una privatizzazione della struttura. Ma ciò non è accaduto e ora i debiti ammontano ad oltre 170 milioni di euro.
Un buco che secondo il Casinò e l’Amministrazione dimissionario è da imputare alle gestioni precedenti, con debiti accumulati che hanno portato all’idea di privatizzare il Casinò, finita anch’essa in un buco nell’acqua.
Redazione
[19/06/2014]
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