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“Perché invece di Venezia e lamentarvi non andate a Capri? Ho visto un croissant diviso 3…”. La lettera

La critica ad un certo tipo di turismo.

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Diciamo che Venezia va girata a piedi e se si è in 4/5 con valige conviene prendere il taxi poi diciamo che Venezia è unica e va rispettata.

Perché non andate a fare una gita fuori porta a Capri o Montecarlo? Perché è caro, ed è così che deve essere anche a Venezia, perché è delicata e unica.

Perciò Pic nic in piazza San Marco: anche no; bagno nei canali: anche no; un piatto di pasta in 2 e tavolo occupato 2 ore: anche no; mi è capitato di sentire anche: “Un croissant diviso 3 e tre bicchieri di acqua… : anche no.

Noi veneziani viviamo tutti i giorni con gli spazi occupati da gente che vaga a ca**o senza sapere né dove andare né che fare, che sporca, occupa spazio e non spende. Occupano le linee pubbliche con valige senza un minimo di regola e buon senso e sinceramente ci siamo stancati.

Poi per quanto riguarda l’amministrazione: è uno schifo.
Chi amministra Venezia se ne sente il proprietario invece di capire di essere un semplice impiegato statale al servizio della città e del cittadino. Questi ultimi poi se la stanno letteralmente comprando.

Nicola
(lettera firmata)

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44 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

    • Zibibbo bondì,
      mi scusi, ma non ho resistito nel farle due conti in tasca come si suol dire.
      Da come intende il suo “non spendere”, presumo che per le tre notti lei abbia scelto di pernottare in una struttura a poche stelle, pertanto diciamo 70 €/notte senza colazione: 70 x 3 = 210 €
      Per i quattro giorni, considerando colazione, pranzo e cena anche se molto attento nello spendere, si avrà:
      –prima colazione: cornetto + capuccino 2,70 x 4 = 11 €
      –pranzo: un primo + 1/4 acqua tipo take-away 15 x 4 = 60 €
      –cena: un primo + 1/4 acqua al tavolo + coperto 20 x 4 = 80 €
      –2 caffè per uso wc 3 x 4 = 12€
      –locomozioni 7,50 andata 7,50 ritorno: 15 x 4 = 60 €
      (no biglietto 24h dal costo di 21 €)
      — un gelato 2,5 x 4 = 10 €
      – visita chiesa o museo, ecc. 5 x 4 = 20 €
      Totale 463-465, con una differenza di 110 € circa, a meno che lei non abbia conteggiato solo gli scontrini emessi, mentre per la differenza siamo abituati a non riceverli.
      Comunque se lei veramente, e non ho motivo per non crederle, ha speso solo 350 €, allora meglio non stendere il classico velo pietoso. Venezia è unica e non lo dicono i Veneziani, Unesco escluso.
      Solo un semplice esempio: con 7,50 € salendo a Piazale Roma, essendo la fermata di partenza potrà facilmente trovare posto “panoramico a prua o a poppa, dopo 1 ora raggiungerà l’ultima fermata del Lido, dopo aver navigato in uno dei canali più belli del mondo ove si specchiano palazzi, storia e colori, il bacino San Marco con la sua piazza, lei pensa che un giretto sulla Senna, sul danubio e quant’altro costi meno? Credo che basti.
      A scanso di equivoci, preciso di essere Veneziano, ma di non aver nulla a che fare con il turismo, pertanto non devo coprire nessuno.
      Ad maiora

  1. Se una parte di veneziani si lamenta, avrà le sue buone ragioni. Se siamo arrivati a questo degrado le colpe vanno imputate a quell’altra parte di veneziani, che si sono arricchiti, e continuano a farlo, svendendo la città, e alle passate e nuove amministrazioni, che non hanno saputo, o voluto, e non sanno, o non vogliono per interesse personale, gestire i flussi turistici. Se si continua a concedere l’apertura di bar e alberghi, invece di rianimare Venezia con le tradizionali attività artigianali e i negozi di vicinato, se non si pone un freno al dilagare dei falsi b&b, incentivando invece la residenzialità abitativa, se non si fanno rispettare le regole, i risultati alla fine sono sotto gli occhi di tutti. Il resto lo fa il turistame, turismo morto de fame sia de schei che de cultura, che visita Venezia senza sapere dove si trova, si fotografa nella hall del Danieli solo per far credere sui social d’averci alloggiato e continua a non rispettare la città e i suoi abitanti.
    Soltanto chi ci abita o c’ha abitato e la conosce e l’ama veramente può capire.
    Perciò, i commenti alcuni qua dentro, trovano il tempo che trovano. Non abbiamo bisogno di persone ignoranti. Che se ne stiano pure a casa loro.

    • Zorro menoale che qualcuno capisce,forse molta gente si offende perché si è sentita presa in causa ma a me sinceramente non sembrava di aver offeso nessuno,e poi se devo dirla tutta questa mia lettera era la risposta ad una lettera dell’ennesimo turista che si lamentava del parcheggio caro etc,non so come sia finita in primo piano così.

  2. Chiedere una brioche divisa in tre e 3 bicchieri di acqua, magari del sindaco, di spina… (agratisse) mi pare davvero esagerato Venezia ed ovunque. Al massimo al baretto della scuola o della sagra parrocchiale… La brioche è in vendita intera, casomai tagliatela col le tue manine o passatevela!

  3. Il vero problema è che prima del famigerato reddito di cittadinanza, finito a pelandroni e imbroglione, è stato elargito per anni l’impiego di cittadinanza.Per motivi clientelari ed elettorali,a persone che sapevano di dover fingere di lavorare e basta.Per questo va tutto a rotoli, nessuno sorveglia, nessuno interviene,se lo fa il cittadino qualunque,si prende un pugno in faccia.I posti pubblici vanno controllati severamente e non dovrebbero essere a vita,ma solo se effettivamente producono effetti positivi.

    • Sul discorso dell’ordine e della pulizia sono d’accordo, perché la gente xhe sporca e che bivacca fa schifo ovunque, non solo a Venezia. Sull’amministrazione che non conosco, pure.
      Sul resto non sono d’accordo. Se io visito una città, al ristorante mangio ciò che voglio, il tavolo lo occupo quanto mi pare e piace dopo aver paga una consumazione. Cosa vuol dire un piatto di pasta e tavolo occupato x 2 ore? Se io voglio mangiare un panino e stare seduto mezza giornata lo posso fare non c’è una legge che lo vieta. Non c’è la sosta a pagamento sui tavoli come per le auto mi sembra.
      Ma la vera chicca, è “gente che gira alla ca**o è non spende”. Ecco qui dove casca l’asino. Questo cafone ed ignorante vorrebbe che i turisti gli lanciassero i soldi a sacchi con il drone senza nemmeno entrare in città per non occupare i tavoli, i canali, non disturbare e non fare rumore. Povero fesso i turisti sono l’unica fonte di reddito che avete, quindi non è vero che girano alla ca**o è non spendono. Ognuno spende quello he vuole e quello che può, non quello che gli imponi tu, pretendi forse che arrivino al ristorante, ordino il piatto più costoso e lo ingozzino in 1 minuto x lasciare il tavolo libero ad un altro stile catena di montaggio?? Daii siamo al ridicolo

        • Buongiorno, i turisti che non spendono ma non fanno danni e rispettano le regole hanno tutti i diritti di visitare le città senza essere obbligati a buttare soldi. Se l ‘offerta di bar e locali è buona i clienti ci saranno comunque. I turisti non sono polli da spennare.

        • Intanto non penso che Venezia non sia cara, anzi é carissima. Inoltre non si puo imporre di visitare una cittá secondo gli interessi dei commercianti o dei ristorantarori, Il “guaio” di Venezia é che é troppo bella e troppo stretta
          La gente (ricca o povera) che ci va non puó essere colpevolizzata perche non resiste al fascino di un luogo come questo. Direi all’autore della lettera di non sputare nel piatto che mangia e non offendere le persone. Certo tutto si puo migliorare, ma i turisti non c’entrano un c***o.

      • Mi tengo fuori dalla mischia.
        Venezia l’ho vista e visitata alcune volte a suo tempo, quel tanto che bsta per ricordarla bene e ancora goderne.
        Ciò che voglio rilevare, è che, il “cafone di turno”, e proprio colui che qui, si permette di insultare chi esprime, ed espone le proprie opinioni, quali esse siano

      • In teoria non puoi occupare il tavolo oltre il necessario della consumazione. Si dovrebbe ordinare qualcos’altro per poter rimanere seduti. Impedisci senza ragione al proprietario di guadagnare con il altro cliente. In Italia si ha la convinzione di fare quello che si vuole senza regole e poi quando le impongono si tira calci

  4. Una città unica come Venezia deve essere di tutti e non solo dei ricchi.
    Sicuramente se i prezzi fossero più accessibili si eviterebbero i bivacchi in piazza. Ma spero che Venezia non diventi mai una città a numero chiuso.

    • Se la stanno portando a numero chiuso è proprio perché spennare i turisti campano con la qualità, non con la quantità. Da qui la cafonata nell’articolo “gente che gira alla ca**o è non soende”. L’obiettivo di chi visita la città è ammirarla. L’obiettivo di chi ci vive è spennare chi arriva, con l’obbligo che gli creino il minor disturbo fastidio possibile..

      • attento Jacob, puoi dire “l’obiettivo di alcuni…” , ma non generalizzare. Io lavoro in ospedale, se vieni a venezia e stai male ti curo senza chiedere nietne in cambio. E così la mia famiglia. Rifletti e non fare frase a effetto

        • Buongiorno, i turisti che non spendono ma non fanno danni e rispettano le regole hanno tutti i diritti di visitare le città senza essere obbligati a buttare soldi. Se l ‘offerta di bar e locali è buona i clienti ci saranno comunque. I turisti non sono polli da spennare.

        • Lo credo bene che lo curi senza chiedere niente in cambio, scusa ma che cosa dovresti chiedere? Sei già pagato per fare il tuo lavoro, tra l’altro se chiedessi qualcosa in cambio sarebbe pure reato presumo.

          • meno male che sei arrivato tu a spiegare bene i concetti, peccato che non hai capito un ca..o.
            Jacob ha detto che l’obiettivo di ognuno che vive in questa città è spennare chi arriva.
            Io ho risposto che non è vero perchè tanti, come me, lavorano onestamente senza chiedere niente in cambio aiutando chi arriva, come lui se fosse.
            Spero ti sia più chiaro ora

    • Speriamo, Venezia una città accessibile per tutti. Non dimenticare che in ogni città, paese, paesino italiano c’è la libertà di vagare senza spendere soldi. Quando ni si sopporta la gente si vive in campagna. Quando si frutta i soldi dei turisti si sopporta la folla e le pattumiere. Numero chiuso è corretto per aziende private, non per dominio pubblico. Fate meno pubblicità e tutto andrà meglio è più facile a reggere.

    • Mah! Ricordo le lamentele al contrario, dei veneziani, nel periodo pandemico.
      Città vuota e attività in crollo.
      Pensate, se Venezia, dovesse sostenersi economicamente solo sui veneziani. Sarebbe già fallita.

      • Concordo in pieno Pasquale io lavoro nel servizio pubblico da 27 anni,in questi anni mi sono sentito dire più volte dai residenti quando arriviamo in ritardo con il vaporetto che lo stipendio ce lo danno loro con l’abbonamento. La convinzione di tanti per fortuna non tutti e questa, in piena pandemia sono state tolte linee turni,personale in cassa integrazione e solo e ripeto solo perché non c’erano turisti. Quindi che il turista spendi tanto oppure che spendi poco PREGATE che ci sia sempre perché senza il turismo muoriamo di fame tutti, e durante la pandemia ne abbiamo avuto le prove

      • Io, come tanti altri, in pandemia me la sono goduta Venezia, eccome! Finalmente la città era tornata nostra ed era bellissima. Non tutti lavoriamo nel turismo, che poi è in gran parte in mano o ai foresti o ai veneziani che abitano in terraferma e possono vivere di rendita. Quelle poche attività autoctone vere ancora rimaste le abbiamo sostenute. Fora da Venexia i barbari a cavalo!

  5. Ad inizio settimana ho pubblicato in un mio post su facebook delle foto che ritraevano un falso mendicante disteso a terra in Lista di Spagna per tre giorni di seguito, caso strano i post sono ,stati subito cancellati immagino da qualcuno infastidito perchè ho commentato ed invocato il rispetto della famosa ordinanza sul decoro. ieri ed oggi l’antipatica immagine prodotta dal “mendicante” si è ancora ripetuta e sempre tra le ore 17,00 / 18,00 ma non ho notato nessun intervento da parte di chi di dovere ne tantomeno ho puntualizzato sul fatto. Non aggiungo altro se non che V.zia ormai è abbandonata a se stessa ed ogni rimostranza non fa titolo.

    • Scusa ma dissento, Venezia è una città che tra poco conterà meno di cinquantamila residenti. Vedere tanto astio da parte di qualcuno che spero sia tra questi mi sembra assurdo. Hanno venduto la città ai non veneziani per profitto, le attività aperte sono molte, anzi troppe. Venezia ha perso se stessa regalando quel che era a chi non ha saputo mantenere quella bellezza e quelle peculiarità. Trovare un posto in cui si possa mangiare bene ormai è difficilissimo, locali con prezzi inaccettabili e qualità imbarazzante. Non parliamo poi di dove poter assaggiare la vera cucina veneziana. Sempre più spesso i locali sono più sporchi delle calli e canali, hanno servizi (bagni) da terzo mondo. Se davvero foste in grado di assicurare la qualità del servizio allora i prezzi sarebbero giusti, ma ad oggi così non è. La maleducazione parte dai residenti e gestori, come possono i veneziani chiedere quello che non danno? La città è meravigliosa ed unica, se fossero in grado di eguagliare quelle caratteristiche allora i cittadini potrebbero avere ragione, ma fino ad allora sono lamentele sterili che arrivano da chi ha gli occhi bendati e non in grado di fare mea culpa, tirando su le proprie maniche per fare cambiare le cose. Mi sembra la lamentela di uno che sa fare solo della polemica sterile.

  6. Condivido al 100%. Se Venezia non fosse in Italia sarebbe più esclusiva, pulita e mantenuta di Montecarlo. Invece siamo in un paese in svendita e al ribasso, dove l’importante è fare soldi sui numeri e se si distrugge il valore non importa. Le autorità devono mantenere le centinaia/migliaia di forze pubbliche a cui il destino della città non interessa nulla perchè provenienti da altre regioni, basta elargire stipendi. Il moto ondoso è furoi controllo, il decoro è da terzo mondo, i trasporti sono a solo beneficio dei ciabattari “strassinators” di valigie.
    Se Venezia fosse libera come Montecarlo non ci sarebbe moto ondoso, i monumenti sarebbero preservati e le magoghe sparirebbero perchè non ci sarebbero i rifiuti dei ciabattari con cibo da asporto. Non avremmo una flotta di bottiglie di plastica da far invidia al pack del polo nord.
    Da più di 50 anni il “partito” non ha voluto scindere la città dalla terraferma e adesso si lamenta del campagnolo. Tutti complici con la panza piena.
    Vi siete seduti a tavola 50 anni fa e fin che non lasciarete le spoglie terrene continuerete a drenare. Grazie da parte di tutte le generazioni che vi hanno seguito.

  7. Ho sentito dire da amici e conoscenti che addirittura certi turisti che arrivano al lido se trovano un ombrellone e un lettino vuoti in un stabilimento ci si piazzano al volo ….

  8. Prima di partire per qualsiasi destinazione c’è una macchina molto potente si chiama Internet,che scrive praticamente tutto ,prezzi dei parcheggi,dove parcheggiare,dove alloggiare, vicini o lontani dal centro di ogni città,poi ovviamente la fregatura esiste dappertutto i furbetti ci sono in ogni parte del mondo ,ma se i prezzi sono esposti ,qui quello che legge e poi si lamenta dei costi salati, che dire, ti sta bene così amen

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