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Carne sintetica in Italia : il Senato si divide

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Carne sintetica in Italia : una strada irta di ostacoli. Il Senato ha dato oggi il primo stop alla produzione, consumazione e commercio di cibi e mangimi sintetici, approvando un disegno di legge voluto dal governo.
Questo provvedimento vieta anche l’uso di “nomi ingannevoli” per gli alimenti derivati da proteine vegetali prodotti in laboratorio, vietando l’utilizzo di espressioni come “bistecca di soia” o “carne di tofu”.
Il disegno di legge è stato approvato ed ora, per diventare legge, dovrà ottenere il via libera dalla Camera dei Deputati.

Il dibattito riguardante il cibo sintetico si è acceso ed ha cominciato a dividere i gruppi parlamentari in due fazioni distinte, creando tensioni anche tra le forze politiche stesse.
Italia Viva e Azione, ad esempio, hanno votato in modo differente: il primo gruppo a favore, il secondo in astensione. La maggioranza, sostenuta da Italia Viva, crede fermamente che il divieto alla coltivazione cellulare sia fondamentale per preservare l’autenticità del Made in Italy e la tradizione culinaria, nonché per tutelare la salute dei cittadini.

Dall’altro lato, i partiti M5s, Avs e le Autonomie hanno affilato le armi, definendo il provvedimento come oscurantista, antiscientifico e negazionista della ricerca. Essi sostengono che sarebbe possibile trovare soluzioni compatibili con l’ambiente, invece di escludere completamente l’uso dei cibi sintetici.

Il Partito Democratico ha scelto di astenersi, sottolineando che il cibo rappresenta storia, cultura e tradizione, ma non deve essere messo in contrapposizione con l’idea di un’agricoltura moderna e orientata al futuro. I senatori di Azione, invece, si sono dichiarati contrari alla diffusione dei cibi sintetici, ma non alla ricerca scientifica in sé.

Durante il dibattito, è stata sollevata anche la questione economica, con le opposizioni che accusano il governo di negare al paese l’accesso a una potenziale fetta di mercato, basandosi su una posizione puramente ideologica. Al contrario, la maggioranza vede le nuove norme come un segno di difesa della salute e dell’economia italiana, contrastando le cosiddette “follie europee”.

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha esultato per il risultato politico ottenuto e si è detto orgoglioso del paese, affermando che l’Italia sarebbe la prima nazione a vietare la commercializzazione, l’importazione e la produzione di cibo sintetico.

Tra i critici principali del provvedimento figura invece la senatrice a vita Elena Cattaneo, che ha puntato il dito contro la discriminazione, consentendo la coltivazione di carne solo per alcuni animali e non per altri. Ha definito il provvedimento come un passo indietro scientifico, economico e culturale, sottolineando il rischio di una deriva culturale favorita dagli interessi del mondo agroalimentare.

Anche Julia Unterberger, presidente delle Autonomie, ha criticato il Governo, definendolo incapace di affrontare le nuove sfide legate all’innovazione, accusando la misura di essere solo una forma di propaganda, dal momento che i cibi sintetici non esisterebbero ancora sul mercato.

Tra i sostenitori del provvedimento, il presidente dei senatori della Lega, Massimiliano Romeo, ha ringraziato il Governo per aver agito tempestivamente contro questa nuova tendenza della finanza mondiale, mentre il senatore Luca De Carlo del partito FdI ha difeso il principio di precauzione nei confronti della salute, senza voler ostacolare la ricerca scientifica in generale.

In conclusione, l’Italia si trova divisa su questa delicata questione riguardante i cibi sintetici, e il dibattito è destinato a continuare fino all’approvazione definitiva del disegno di legge. Resta da vedere come il provvedimento verrà attuato e come influenzerà il settore alimentare e l’industria agricola del paese nel corso degli anni a venire.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Ecco perchè da quando mi sono beccato il Covid non mangio più ne carne, ne pesce, ne uova, o latte e formaggi, si vive benissimo, ma si spende un pò di più, in tempo, e in denaro, dimenticavo di raccomandare niente spritz, vino, alcolici, qualcuno dirà che tristezza, non è assolutamente vero. Niet vaccini, niet OMG,niet scienziati pazzi. Shylock the first

  2. Non mi fido di nessuno, per volere o per volare ce la ritroveremo in commercio, spero si sia in grado di riconoscerla. Che fine abbia fatto la carne italiana non si sa, importiamo tutto. A Venezia si vedeva scaricare dalle barche frigo i quarti di bovino avvolti nella rete e i macellai che sapevano fare il loro mestiere andavano in cella a prendere il pezzo che chiedevi. Quando tagliavano la carne il sangue colava, adesso è disidratata e non sa di niente, è confezionata in sottovuoto e la varietà dei tagli manca. Mia mamma ci portava a fare la spesa per insegnarci cosa acquistare, come distinguere i tagli della carne, il pesce…..ora non è più possibile. Questo è il progresso-regresso.

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