Buongiorno Avv. Leotta, dopo un po’ di tempo ci ritroviamo. E’ stato nominato Dirigente Sportivo del Calcio Moniego, cosa ci può raccontare di questa nuova avventura?
Il calcio, da sempre, è stata la mia passione prima come giocatore e poi come arbitro con alcune esperienze anche nel settore tecnico. A 36 anni, con uno studio legale avviato ma con la voglia di tornare nel mondo del calcio, ho deciso di intraprendere la carriera dirigenziale…
Cosa prevede il suo ruolo?
Il Calcio Moniego ha un ottimo settore giovanile che può crescere ancora molto e questo lo si deve non solo alla Dirigenza ma a tutto lo staff tecnico. Il mio obiettivo è quello di creare nuovi progetti per la stagione 2024/2025 per dare continuità alle giovanili e non solo. Avrò il supporto di fidati collaboratori che attualmente si occupano di sviluppo manageriale: quindi in accordo con la società lavorerò in simbiosi alle attuali figure societarie ma con un mio team personale.
Sta pensando a una prima squadra?
Si sta valutando anche quella strada, che non è esclusa e i fondi economici sarebbero già stati trovati. Ovviamente la ricerca di sponsor è sempre di importanza primaria in questo periodo di crisi che coinvolge anche il calcio e soprattutto quello giovanile. Sarà una cosa da valutare in primavera per non affrettare nulla ma i progetti ci sono… Ci sono molti altri piani in atto da portare avanti nel rispetto di quanto fatto fino ad oggi dall’attuale coordinatore e vice-presidente.
Come è stata l’accoglienza in questa nuova realtà?
Ho trovato una bellissima grande famiglia! Una gestione quasi famigliare che deve ingranare qualcosa per crescere ancora di più ma che ha tutte le potenzialità per fare bene e puntare a dei risultati importanti sul rettangolo di gioco… Senza dimenticare che il Moniego Calcio ha anche un settore di Calcio a 5 che piano piano sta tornando a solcare importanti impianti sportivi del Veneto.
Oltre al calcio la rivedremo in politica?
Non si può escludere nulla. Ho avuto dei contatti ma al momento il mio obiettivo è quello di portare avanti con serietà il mio ruolo primario di avvocato e ora di dirigente sportivo per tutte quelle persone che mi hanno dato fiducia. Venezia ha bisogno di un cambiamento serio ma la politica non è una passione… La politica è una missione: se ne riparlerà tra qualche mese in modo più concreto.
Per ultimo: sappiamo della sua passione per la nautica, come procede con la nuova barca?
A breve avverrà il varo finale dopo le ultime sistemazioni. Il 2024 sarà, in effetti, un anno di grandi novità sotto vari punti di vista: non ultimo anche questo settore che da veneziano e’ nel mio sangue.
Per chiudere: questo suo ritorno al calcio a chi o a cosa si deve?
Si tratta di un ritorno alle origini, in effetti… Sono cresciuto nel Saccafisola Calcio e poi, dati gli studi, ho continuato sia a Padova che a Milano. Un ritorno nella provincia di Venezia, alla Dirigenza del Calcio Moniego, è una bellissima realtà.
