Dettagli tremendi si stanno rivelando grazie all’indagine sul corpo mutilato affiorato dalle acque del fiume Po.
Il corpo è stato decapitato.
Non solo, si presentava privo della testa ma anche di parte degli arti.
La tragica scoperta è stata fatta da un dipendente dell’Agenzia interregionale per il fiume Po. Probabilmente il cadavere è stato trasportato insieme alla sacca che lo conteneva dalla corrente dell’ultima piena del fiume, quindi tra ottobre e novembre, e con l’eccezionale siccità di questi mesi è riaffiorato, rimanendo incagliato nei massi posti anni fa a protezione dell’argine dopo l’alluvione del Polesine.
Il corpo si trova in avanzato stato di decomposizione ma la sacca lo ha ‘protetto’ dall’aggressione dei pesci.
Da subito si è pensato che si tratti di una donna per la particolare conformazione delle costole e del bacino.
Per l’identificazione certa servirà probabilmente circa un mese per l’esame del dna e la comparazione con i casi denunciati di donne scomparse.
L’autopsia è stata eseguita con procedura d’urgenza ieri sera stessa.
I primi riscontri hanno rivelato che si tratta di una giovane donna di carnagione bianca.
L’autopsia ipotizza una morte recente della povera donna.
I carabinieri stanno analizzando le segnalazioni di donne scomparse pervenute recentemente.