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Bollino tricolore in arrivo: sconti su prodotti della spesa e nelle farmacie

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Bollino tricolore in arrivo: si tratta di un’iniziativa a sostegno delle famiglie che finalmente arriva dopo lunghe e faticose trattative del governo con i soggetti interessati. Gli sconti stanno per apparire su quasi tutti i supermercati italiani, farmacie e negozi di giocattoli, coprendo una vasta gamma di beni essenziali, dai generi alimentari ai prodotti per la cura del corpo e farmaceutici. Dopo una firma storica presso Palazzo Chigi ieri, il “trimestre anti-inflazione” è pronto a partire ufficialmente dal 1° ottobre, con l’obiettivo di fornire un sollievo finanziario alle famiglie italiane. Si tratta di un trimestre, ma si stanno già gettando le basi per una possibile proroga dell’iniziativa.

L’iniziativa, frutto di una collaborazione tra il governo e 32 associazioni, tra cui agricoltura, commercianti, artigiani, grande distribuzione e industria, mira a contenere l’aumento dei costi della spesa quotidiana. Oltre 22.000 punti vendita in tutto il paese, dai supermercati ai negozi di quartiere, hanno già aderito all’iniziativa e sono facilmente riconoscibili grazie a un distintivo apposto all’ingresso.

L’elenco completo dei partecipanti è costantemente aggiornato sul sito del Ministero delle Imprese, ma il numero dei punti vendita coinvolti dovrebbe salire a 25.000 solo tra supermercati, discount, superstore e ipermercati. Inoltre, si prevede che decine di migliaia di negozi di prossimità possano unirsi all’iniziativa nei prossimi mesi.

Gli sconti riguarderanno una vasta gamma di prodotti, ma la loro estensione precisa si saprà più avanti in quanto dipenderà dalle singole imprese partecipanti. Tuttavia, è probabile che siano inclusi prodotti confezionati come pasta, uova, biscotti, zucchero, latte, riso, sale, cereali e farina, oltre a saponi, detergenti, pannolini e farmaci di largo consumo. D’altra parte, gli sconti su prodotti freschi come carne e pesce o su frutta e verdura potrebbero essere limitati, considerando la volatilità dei prezzi dovuta ai cambiamenti climatici e all’aumento dei costi dei trasporti.

Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha dichiarato che l’obiettivo principale dell’iniziativa è “proteggere il potere d’acquisto dei cittadini e ripristinare la fiducia delle famiglie per rilanciare i consumi, sostenendo al contempo la produzione”. Tuttavia, le incognite principali riguardano le modalità di sconto applicate dai produttori. Grandi aziende italiane come Barilla, Lavazza, Mutti, Nestlè e Ferrero, riunite sotto l’egida delle grandi associazioni di settore, sembrano orientate verso il congelamento dei prezzi di listino anziché una riduzione netta. Questo approccio è finalizzato a evitare l’accusa di collusioni anticoncorrenziali.

Confcommercio e Federdistribuzione, d’altra parte, sottolineano la necessità che le grandi industrie, che non hanno ancora aderito a un protocollo specifico, riducano i prezzi di listino. Tali riduzioni potrebbero coinvolgere prodotti come il caffè, e potrebbero essere adottate principalmente da piccoli e medi produttori.

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Voglio dire al Ministro dell’ Industria e dell’Agricoltura di lasciarci le nostre campagne perché vengano coltivate e non di espropriarle pagandole quattro soldi. Di aiutare gli agricoltori, non solo di Prosecco, di controllare i prezzi da produttore a consumatore, di aiutare gli allevatori e tutta la nostra produzione di catena alimentare. Il kilometro zero riduce i prezzi dei consumatori e ci garantisce un prodotto migliore di quello importato. Invece di incolpare il cambio climatico per regalare i nostri terreni a multinazionali che ne fanno risorse (per loro) energetiche ci lasci la nostra Italia e aiuti a fare rivivere le campagne cementate, quelle bruciate, crei corsi d’acqua per irrigarle e dar da bere al bestiame. In fondo i lavoratori della terra li avete a basso costo

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