Verso le ore 06.15 una segnalazione alla Sala Operativa del Commissariato di P.S. di Jesolo raccontava di aver notato due individui che avevano appena scavalcato il cancello di una villetta, abitata durante la stagione estiva, sita al civico 47/a in corrispondenza del 28°accesso al mare di via Bafile.Gli agenti del Settore Anticrimine dello stesso Commissariato, già impegnati in un servizio di contrasto alla criminalità diffusa e reati predatori, nonché personale della locale Squadra Volante, in pochi minuti si sono portati sul posto e, avvicinandosi con circospezione, hanno circondato la villetta.
Constatato che vi erano degli evidenti segni di effrazione sul portoncino d’ingresso al piano superiore, gli agenti hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione, dove sono stati immediatamente bloccati due giovani di origine magrebina che si trovavano in una delle due camere da letto.
I due, identificati per BENSMIDA Adil e CHAOUQUI Mahdi, rispettivamente di 43 e 27 anni, risultano entrambi marocchini.
All’interno dell’abitazione tutte le stanze erano state messe a soqquadro e il portoncino di ingresso presentava degli evidenti segni di effrazione. Inoltre frammenti di legno dello stipite erano presenti sul pavimento appena all’esterno della porta.
I due fermati, sono stati trovati in possesso di un cacciavite, di due minitorce e di cutter, arnesi, questi ultimi, utilizzati per scassinare il portoncino dell’abitazione e per farsi luce al buio.
Vista l’evidenza dei fatti e lo stato di flagranza di reato, si è proceduto all’arresto di entrambi per il reato di furto aggravato in concorso.
Gli arrestati sono stati condotti presso l’istituto carcerario di Venezia – Santa Maria Maggiore.
Una volta trasferiti negli uffici del Commissariato di Jesolo, però, i poliziotti hanno riconosciuto uno dei due ladri come il complice dello jesolano denunciato per ricettazione nella settimana scorsa.
In quella circostanza, i due indiziati erano stati inseguiti da una volante della Polizia alla guida di un’auto rubata, operazione che aveva consentito di denunciare – per il reato di ricettazione – un giovane jesolano, mentre il complice era riuscito a darsi alla fuga. Almeno fino ad oggi…
[10 febbraio 2011]
