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Bassa marea record a Venezia “Così bassa solo negli anni ’80”

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Bassa marea record a Venezia.
Acqua bassa, anzi, bassissima. La città d’acqua più bella del mondo sta vivendo in questi giorni una situazione particolare, un fenomeno eccezionale che, tra le prime e immediate conseguenze, ha portato un cattivo odore diffuso in molte parti del centro storico lagunare.
“Venezia è in secca” si sente dire tra le sue calli ed è forse una delle frasi più gettonate e quasi abusate in questi giorni, ma ieri, 20 febbraio 2023, c’era poco da scherzare: i fondali di molti rii veneziani erano completamente asciutti e non navigabili.

Nei giorni scorsi si era assistito anche alla moria di pesci, a lanciare l’allarme era stato il Presidente dell’Associazione Piazza San Marco Claudio Vernier, e ieri si è toccato il picco, una nuova minima, arrivando a misurare addirittura -70 centimetri sullo zero mareografico. Già dai -50 centimetri si parla, solitamente, di “bassa marea eccezionale”.

“Una marea così bassa si fatica a ricordarla, forse l’avevamo vista negli anni ’80” spiegano alcuni gondolieri dietro Piazza San Marco. Proprio loro, ieri, hanno dovuto deviare il solito giro turistico con le gondole. Ad esempio, allo stazio del “Ponte dei Dai”, in calle dei Fabbri, proprio dietro Piazza San Marco, i “pope” c’erano, ma le gondole no, a causa della bassissima marea che lasciava intravedere il fondale.
“Di solito imbarchiamo i turisti da qui – piegano – ma oggi non era possibile per la bassa marea e abbiamo ormeggiato tutte le gondole, più avanti, in Bacino Orseolo, qui non è percorribile”. E in effetti, affacciandosi sul rio, dal ponte dei Dai, colpisce il fondale melmoso ricoperto da un sottile velo d’acqua salmastra, una manciata di centimetri d’acqua e non si può fare a meno di sentire il cattivo odore.

“Basse maree ne abbiamo viste tante – aggiunge un gondoliere – ma una così bassa, a memoria, non la ricordo, forse qualcosa di simile si era verificato negli anni Ottanta. Speriamo bene”.
L’ultimo episodio di bassa, anzi, bassissima marea, a Venezia si era infatti verificato il 7 febbraio 1989, con una minima di -92 centimetri.
La preoccupazione in questi giorni tra i veneziani riguarda la salute stessa della città Venezia, del delicato ecosistema della sua laguna.
Tra le situazioni peggiori, quella del rio su cui si affaccia, sempre a San Marco, il sotoportego Catullo, che ieri pomeriggio si presentava completamente asciutto e l’odore era insopportabile, tanto da allontanare i turisti che capitavano in zona.

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