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Il Comune contesta la cassettina per i libri gratis, Ticozzi: “Da premiare, non sanzionare”

Il Comune di Venezia contesta al bookcrossing l'occupazione di suolo pubblico. Ticozzi: "iniziativa da premiare non da sanzionare".

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Riceviamo e pubblichiamo.

In una delle aiuole in Rio Terà dei Pensieri nelle vicinanze del carcere in mezzo a delle piante aromatiche era in bella mostra una piccola casetta in legno che conteneva libri a disposizione di cittadini e passanti.
Un punto di bookcrossing a tutti gli effetti, in cui chi voleva poteva prendere o lasciare dei libri da mettere in circolo.

L’iniziativa denominata “passa e tol su” e realizzata durante il lock-down da Nicholas Milanese, residente a pochi passi da lì, ha subito trovato un buon riscontro, anche grazie agli account social dell’iniziativa, da parte del vicinato.
“Tutto bene fino a quando ieri è stato recapitato a Nicolas un verbale da parte della polizia locale che gli addebitava l’occupazione non autorizzata di spazio pubblico di 0,12 metri quadri alla quale probabilmente seguirà una sanzione economica – spiega il consigliere comunale Paolo Ticozzi.

L’ideatore del progetto racconta: “Da gennaio ad oggi ho seguito giorno per giorno l’evoluzione dell’iniziativa documentando e catalogando tutti i libri che sono transitati e parliamo di centinaia di volumi ormai. Chi passa per rio Terà sa bene che mi si può trovare a curare l’aiuola che ospita “passa e tol su” per renderla gradevole all’occhio nel rispetto del decoro cittadino” dichiara Nicolas Milanese, autore del bookcrossing.

Poi prosegue: “Ho sicuramente sbagliato a non informarmi meglio sulla struttura, inizialmente pensata per creare un punto di riferimento stabile 24h che potesse tenere al riparo i volumi dalle intemperie. Qualcuno deve aver sporto denuncia probabilmente più per motivi personali che per l’iniziativa in sé, altrimenti non si sarebbe neanche posta la questione. Io ci ho messo la faccia e sono fiero di quello che la comunità veneziana è riuscita a creare come servizio al cittadino.”

Sul caso il consigliere Paolo Ticozzi depositerà un’interrogazione: “L’occupazione di spazio pubblico contestata è ridicola: si parla 0,12 mq a fronte di un’iniziativa lodevole, che non andrebbe sanzionata ma al contrario aiutata a regolarizzarsi, evitando certamente di affibbiare multe a un progetto del genere volto al benessere della collettività”.


Il consigliere dem continua: “mi sono fatto promotore di un passaggio con il presidente di AEres Venezia, l’associazione che organizza il mercato biosolidale in Rio Terà e ha in gestione le aiuole; una volta capito come regolarizzare l’occupazione di spazio pubblico, l’associazione sarà felice di ospitare all’interno delle sue progettazioni anche il bookcrossing.”

Attacca poi Ticozzi “Sembra che questa amministrazione ce l’abbia con chi legge, dopo l’uscita del sindaco contro chi nelle borse di tela tiene dei libri ci mancava il verbale al bookcrossing; spero di potermi ricredere a fronte di un impegno concreto per risolvere la questione, piccola ma paradigmatica”.

“Davvero non c’era nulla di più urgente da fare, a fronte dell’emergenza di sicurezza presente in città che usare due poliziotti per contestare tale ridicola occupazione di spazio pubblico? Sono curioso se tale solerzia nei controlli sia stata applicata anche ad altre occupazioni, pensiamo ad esempio che recentemente l’assessore Costalonga ha dichiarato che i banchi in piazza San Marco finivano per superare gli spazi che avevano in concessione tanto che gli ha aumentato sperimentalmente l’occupazione da 1 mq a 3 mq con un aumento del 200% di superficie.”

Paolo Ticozzi
consigliere comunale di Venezia
presidente I Commissione consiliare

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14 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Venezia è sporca,puena di deiezioni,di cani,e le persone,cosa che non comprendo,pur vivendo in piccoli appartamenti,si comprano cani sempre piú grandi e con tanto di pedegree,che sospetto costino abbastanza.Per poi uscire col destriero a guinzaglio,senza museruola,e farlo pisciare in tutte le calli ,nonchè a liberarsi l’intestino,per poi lasciare a terra,nella migliore delle ipotesi, il sacchettino sorpresa.Bella civiltà,el paese de cacaepissin.

  2. Ma il signor Sindaco che ci sta a fare?
    Lui ha l’autorità per dirimere la questione, dichiarando l’opera di pubblica utilità e contemporaneamente premiare ufficialmente il protagonista di questa civilissima iniziativa: ma ci vuole tanto per una volta far fare una bellissima figura al Comune?!

  3. Semplice, evidentemente il cittadino autore di questa a mio avviso lodevole iniziativa (diffusione sana e gratuita di cultura) no ghe ga dà ea mandoea (chi è veneziano capirà) a chi di dovere, come invece fanno ristoratori/baristi evasori fiscali e certi gondolieri.

  4. I vigili invece di multare chi si prodiga con queste iniziative utili alla comunità dovrebbero controllare e multare i padroni di cani che non raccolgono le deiezioni dei loro animali e e rendono la città un letamaio.

  5. Parliamo di plateatici selvaggi ? ormai non esiste superficie che non sia occupata manu militari da esercenti vari. Pensate di farli rientrare nei ranghi o no ? La diffusione della cultura (scambio di libri) è meritoria. Ma cosa ne può sapere certa gente…….

  6. Diciamo che x iniziative lodevoli come questa magari prima si poteva avvertire della irregolarità in atto e suggerito di regolarizzare la posizione e poi nel caso di invito ignorato si poteva elevare la sanzione. Le regole vanno rispettate ma a volte c’è troppa solerzia nel farle rispettare.

  7. con l’invasione di suolo pubblico che operano i ristoranti, senza nemmeno lasciare il minimo passaggio, vanno a multare questa cosa utile per i veneziani: ridicoli!

  8. È un’iniziativa molto bella, soprattutto per la zona: chi passa per andare in stazione può prendere un libro da leggere sul treno. Poi ho visto transitare molti libri per bambini e romanzi famosi per giovani adulti, ottimo perchè c’è un asilo lì vicino. Faceva felici tutti, adesso si percepisce che manca qualcosa :( Spero ritornerà

  9. Se non ci fossero gli abitanti a prendersi cura delle aiuole del rio terà dei pensieri probabilmente ci sarebbero solo erbacce, animali mezzi morti e cacche di cane.
    Tra l’altro le cassette coi libri ci sono pure a sant’elena.
    Grande Nicholas, domani passo a portare un libro.

      • Venezia è sporca,piena di deiezioni,di cani,e le persone,cosa che non comprendo,pur vivendo in piccoli appartamenti,si comprano cani sempre piú grandi e con tanto di pedegree,che sospetto costino abbastanza.Per poi uscire col destriero a guinzaglio,senza museruola,e farlo pisciare in tutte le calli ,nonchè a liberarsi l’intestino,per poi lasciare a terra,nella migliore delle ipotesi, il sacchettino sorpresa.Bella civiltà,el paese de cacaepissin.

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