Più odioso che mai si ripete il ritornello di malviventi che approfittano delle persone anziane.
Questa volta è successo a Scorzè a una donna di ottant’anni rintracciata telefonicamente da due individui, due avvocati (finti), così si son presentati che si sono poi recati nell’abitazione dell’anziana signora per raccontarle che il figlio aveva provocato un incidente stradale e che rischiava di essere arrestato se non avesse pagato subito una certa somma.
La donna, preoccupata, fragile e confusa nell’apprendere la notizia, ha immediatamente consegnato quel che aveva a casa ai due malfattori ognuno dell’età di circa trent’anni: in tutto 2100 euro, subito affidati alle mani ladre dei suoi visitatori, fidandosi e sperando di aver contribuito ad aiutare il figlio.
Dopo aver visto uscire di casa i due, la signora ha cercato di reagire, forse si è insinuato un dubbio, o forse la speranza che suo figlio non fosse rimasto vittima di quell’ incidente.
Così gli telefona d’istinto e il figlio risponde, per fortuna sta bene, non è vero niente di quel che hanno raccontato alla madre e subito comprende che è stata imbrogliata.
Si è rivolto ai carabinieri che subito sono intervenuti tranquillizzando la famiglia, hanno ascoltato le testimonianze dei vicini e sono arrivato ad un successivo riconoscimento dei malviventi che ancora avevano in tasca i risparmi rapinati all’anziana.
Il denaro quindi è stato recuperato, ma la signora faticherà a riprendersi, non sarà facile superare un fatto tanto vile e umiliante. I carabinieri raccomandano alle persone anziane di non aprire a nessuno quando sono sole in casa, di non intraprendere conversazioni con sconosciuti, neppure telefoniche.
Purtroppo è ormai evidente che ci sono delinquenti che usano argomenti che stanno a cuore ‘ai vecchi’, come i figli, i nipoti, la salute della famiglia, come tecniche per approfittare della loro buonafede. E inventano emergenze per togliere ogni difesa a chi già è debole.
Andreina Corso