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Antica Scuola dei Battuti, un contagio in più e 3 ospiti ricoverati

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Controlli ed esami sono continuati nella giornata di venerdì alla casa di riposo Antica scuola dei Battuti di Mestre che rientra nelle Ipav, istituzioni pubbliche di assistenza veneziana. Lo ha fatto sapere la direzione. Il 29 luglio scorso era emerso un caso positivo ai controlli e da questo la residenza per anziani, attivando il piano sanitario ed estendendo i tamponi a tutti gli appartenenti allo stesso gruppo, è risalita a 14 contagi: 12 ospiti della struttura e 2 operatori sanitari.

Un caso in più

«Su un totale di 330 test refertati dai laboratori dell’azienda Ulss 3 risultano 11 gli ospiti residenti positivi, 3 gli ospiti ricoverati in strutture ospedaliere e 2 dipendenti in isolamento fiduciario al proprio domicilio. Rispetto a giovedì risulta un nuovo caso positivo, sempre appartenente al medesimo nucleo interessato dal contagio», scrive la direzione.

Si è riunito il gruppo di lavoro per pianificare, in condivisione con l’Ulss 3, una nuova campagna di screening su tutta la popolazione aziendale, mercoledì 5 agosto, giovedì 6 e venerdì 7 agosto.

Gli screening

«Sono intanto proseguite le attività di screening con l’esecuzione di ulteriori 69 tamponi, 5 somministrati a residenti e 64 ai dipendenti, portando il numero dei tamponi effettuati tra il 29 e il 31 luglio a un totale di 682, tra residenti e dipendenti diretti e delle ditte esterne», fa sapere la residenza.

Messe in atto anche «attività di sensibilizzazione di tutto il personale al corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza e al rispetto delle norme di comportamento da adottare al di fuori dell’ambiente lavorativo. Sono proseguiti i contatti con il servizio di Igiene e Prevenzione Ulss 3 per monitorare l’evoluzione degli eventi e coordinare le azioni da intraprendere».

Il commento

Sulla questione è intervenuta anche la capogruppo del Pd in Consiglio comunale Monica Sambo. «L’emergenza non è assolutamente finita: atteggiamenti negazionisti sono gravi e rischiano di esporre a rischi la popolazione». Sulle Ipav, ricorda Sambo, «ad aprile scorso abbiamo depositato un’interrogazione per ottenere che venissero effettuati tamponi al posto dei test anticorpali al personale dei centri per gli anziani, ma non abbiamo ottenuto risposta. Le istituzioni di salute pubblica sono patrimonio che va tutelato e sostenuto – afferma Sambo – soprattutto in questa fase delicata. È preoccupante la fuga dei lavoratori dalle case di riposo, che oggi si stimano in circa 600 in tutta la provincia. Le case di riposo hanno già pagato con numerosi casi e anche decessi nella prima fase dell’emergenza. Non è accettabile che quanto accaduto possa ripetersi».

A.G.

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