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Turisti riducono Piazza San Marco pizzeria a cielo aperto: da oggi non pagherò più le tasse

Il prof. Tamborini denuncia che la Polizia Municipale è intervenuta solo dopo molte insistenze e quando ormai non c'era più niente da rilevare. Oltre al fatto che ormai non viene praticamente sanzionato più nulla (neanche agli abusivi), perchè un cittadino deve continuare a pagare le tasse per queste immondizie?

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Venezia, degrado e abusivismo: turisti improvvisano pizzeria in Piazza San Marco.

Da cittadino sfido uno Stato, un Governo, un Comune assenti ed incapaci a tutelare i propri cittadini, e da oggi non pagherò più le tasse sull’immondizia e servizi relativi.

Turisti svizzeri, come vacche al pascolo, improvvisano pizzeria in Piazza San Marco. Da cittadino, da oggi, non pagherò più le tasse sull’immondizia.

Ennesimo sfregio al decoro della città e a piazza San Marco. Gruppo di turisti, questa volta svizzeri (Ginevra) che improvvisano pizzeria a pochi metri dall’ingresso della Basilica in piazzetta Leoncini con oltre 15 maxi scatole di pizza.

Alle rimostranze rispondono in malo modo così come allo scrivente. “Nous avons le droit de manger ici” (Abbiamo diritto di mangiare qui). Spiego, prima con gentilezza poi con modi più severi, che sono in una piazza monumentale a ridosso dell’entrata della Basilica di San Marco e che vi sono delle regole di decoro ed igiene che una normale intelligenza capirebbe senza necessità di norme perché basterebbe il buonsenso.

Imperterrite e strafottenti proseguono a mangiare e a distribuire tranci di pizza.

Chiamo il Comando della Polizia comunale, ed infine riesco ad individuare la coppia di agenti che, con lassismo, intervengono solo per l’insistenza di chi scrive,
mentre il gruppo si era ormai alzato, dato il caos creato, comprendente il rischio di una sanzione-denuncia.

Agenti immotivati perché senza autorità ne potere di intervento anche contro i clandestini e venditori abusivi. Polizia sempre derisa e umiliata.

Questo non è turismo questo è imbarbarimento e danno per la città e i suoi abitanti.

E i cittadini devono pagare fior di tasse (a Venezia oltre 7 milioni l’anno) anche per lo smaltimento di questi barbari arroganti.

Caro signor Sindaco, da questo ennesimo episodio, lo scrivente, residente e proprietario di residenza in San Marco, vista piazza, si rifiuterà di pagare le tasse relative allo smaltimento dei rifiuti.

E così dovrebbero fare tutti i cittadini di Venezia.

E allo stesso modo risulta sconcertante che i Veneziani vengano multati dalla polizia per un piccolo banchetto di compleanno per bambini in campo, o per un cm di plateatico,
mentre ai turisti arroganti e maleducati, venditori abusivi e clandestini vien concessa la massima libertà.

Si chiama ingiustizia sociale, si chiama Vergogna, che genera financo avversione alle Istituzioni e che alimentano e producono atteggiamenti razzistici.

Lo Stato, il Governo, il Comune, i politici, le forze dell’ordine, devono assicurare i diritti, la sicurezza, il decoro, l’igiene ai cittadini, che pagano le tasse per avere questi servizi e diritti costituzionali.

Che sono invece gravemente lesi da vuoti normativi e burocratici da governo e politici inetti ed incapaci.

Non assolvi ai tuoi doveri, caro Stato non ti pago più.

E voi cari SVIZZERI, come vacche al pascolo IN PIAZZA SAN MARCO che vieni ospite nella nostra città ne rispetti gli abitanti, le norme e regolamenti, altrimenti
torni a Ginevra a mangiare in piazza e istituire di fatto una pizzeria all’aperto con ben 15 cartoni giganti di pizza: a casa tua ti sanzionano e/o ti arrestano immediatamente.

Ancor più deplorevole risulta l’azione di gente rozza ed ignorante che a casa sua le regole le rispetta solo perché viene sanzionata e appena esce si comporta incivilmente.

Ma l’educazione è anzitutto frutto di moralità e senso civico personale, non fare quel che vuoi perché sai che la fai franca.

Distinti saluti.
Alessandro dr. Tamborini
San Marco.
Plenipotenziario, Docente di Scienze Religiose, Storia e simbolismo dell’Arte Antica e Medievale.

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20 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. giusto che ci sia un decoro, no al degrado e al turismo di massa mordi e fuggi. Venezia non ha bisogno di questo tipo di turismo, che sporca e lascia più oneri che guadagni. E’ anche giusto di chi si lamenta per i costi di pulizia a carico dei residenti ovviamente…perchè pagare le tasse?

  2. Sono figlio di un veneziano e vivo a Torino, conosco molti posti a Venezia dove si può mangiare con costi non elevati. Forse si può evitare di mangiare una pizza seduti perterra, dipende dal proprio grado di educazione e del rispetto del luogo in cui ci si trova.

  3. Premetto che abito a Venezia, sono andata con degli amici (eravamo in 6) a Positano, ci siamo seduti vicino ad una chiesa a mangiare un panino avvolto nella carta senza briciole per terra, è venuto un vigile e ci ha detto che x mangiare si va in spiaggia e noi ci siamo spostati. Basta un po’ di controllo ma purtroppo a Venezia questo non c’è.

  4. Mi fa ribrezzo quanto ho letto di alcuni di voi..
    Dite che Venezia e cara x voi turisti????
    Venezia e cara in tutti i sensi anche per noi veneziani…..
    E se non abiti o lavori a Venezia non potrai mai capire…..
    Prima di sparare certe stronzate su Venezia e i veneziani…..DOCUMENTATEVIIIIII Venezia è unica in tutti i sensi…
    Di voi turisti stranieni e nazionali che avete zero di cultura
    Zero di educazione
    Zero di dignità
    NON VENIRE A CASA MIA A SPARGERE LA TUA M….A
    PERCHÉ DI VOI NON ABBIAMO BISOGNO…..

    VENEZIA È CASA MIAAAAAAAA

  5. Credo anch’io che simili comportamenti sono da barbari incivili.
    Credo che Venezia debba essere visitata da persone consapevoli di trovarsi in un luogo unico e prezioso. Questo tipo di turismo non porta nulla a Venezia. Bisognerebbe trovare una soluzione….numero chiuso? Ma…… ai politici la soluzione.

  6. Caro Signir GB, il dottor Tamborini non dice NO al turismo, ma NO all’INCIVILTÀ al DEGRADO all’INCURIA a cui i cittadini italiani minimamente sensibili al proprio patrimonio culturale si OPPONGONO. Colpa dei turisti ignoranti e colpa di amministrazioni sorde e cieche.
    Questo vale per Venezia, ma anche per Rima (), Firenze e tutte le nostre meravigliose città d’arte in balia di incivili turisti e inermi amministratori.
    E non ditecidi non scandalizzarci. Quando questo non succederà più sarà la fine.

  7. G.B. non hai il coraggio di qualificarti con nome e cognome! Ho letto il tuo commento e rispecchi esattamente l’immagine del furbetto italiano che fa il moralista con gli altri…..! Sono perfettamente d’accordo, essendo io romano e marito di una veneziana, che i prezzi dei vaporetti sono un assurdo e che non tutta la gente può permettersi di andare a mangiare al ristorante, ma a tutto c’è un limite…..! Il buon gusto, e non solo, impone che non è permesso creare una pizzeria a cielo aperto in Piazza San Marco e, per rispondere anche al Dott. Alessandro Tamborini, non è nemmeno permesso istituire un banchetto in campo per un compleanno di bambini!
    Se non ci mettiamo in testa che VENEZIA non è una città come le altre ma è UN GIOIELLO RARO che deve essere salvaguardato con il massimo rispetto non abbiamo capito proprio nulla ………..!!

    • Sono d’accordo con quanto affermato dal prof. Tamborini e da mio fratello Domenico Trombetta (io sono romano e vivo a Roma).
      E’ evidente che non dovrebbe assolutamente essere permesso di bivaccare come illustrato nella foto in piazza San Marco a Venezia o altre piazza monumentali, non solo di Venezia, ma di qualsiasi altra città d’arte di cui la nostra Italia è piena. E’ peraltro altrettanto evidente che non tutti possono permettersi di mangiare in ristorante.
      Ne consegue che chi vuole visitare Venezia senza andare in un ristorante o in una tavola calda o in un bar dovrebbe pianificare il suo programma di visita, studiando precedentemente un itinerario idoneo che gli consenta di trovarsi all’ora di pranzo per consumare il cibo possibilmente all’interno di giardini (se a Venezia ne esistono ..?..) o comunque in zone che siano sufficientemente distanti dalle aree di maggiore attrazione turistica.
      Lo stesso discorso vale per le piazze di Roma (Fontana di Trevi, piazza di Spagna, ecc.) dove però non c’è neppure la scusante della mancanza del verde perché Roma è piena di parchi pubblici : basti pensare alla sola Villa Borghese adiacente al centro storico.
      Naturalmente quanto sopra richiede educazione e lungimiranza da parte del turista, in mancanza della quale sarebbe oltremodo necessario che i vigili urbani e le forze di polizia intervenissero.
      E’ peraltro evidente che gli amministratori veneziani pensano soprattutto ai benefici economici del turismo, comunque sia, altrimenti non si spiegherebbe come mai da anni si permette lo scandalo di vedere i mostri galleggianti delle grandi navi da crociera transitare davanti a piazza San Marco per evitare ai “poveri turisti” di stancarsi ed essere sbarcati per esempio al Tronchetto o in altre parti meno invasive e poi dovere percorrere a piedi calli e callette ( che sono poi una delle bellezze di Venezia) per arrivare a piazza San Marco.

      Non sarei invece così drastico per quanto riguarda la festa organizzata per un compleanno di bambini in un “campo” veneziano perché mi sembra invece che sia un riappropriarsi saltuario di spazi comuni per motivi di socializzazione, sempreché non sia tale da provocare occupazione intera del campo e/o danni materiali agli edifici esistenti (scritte sui muri, ecc.)

  8. Lamentele sterili dei soliti veneziani. Bastaaaa!!!!
    Lucrate pure sull’aria che si respira e continuate a dire che non va bene nulla. Affittate seconde e terze case ai turisti ma non vi basta. I biglietti dei vaporetti costano 7,50€ (ladrata assurda) mentre con la carta venezia banalmente come i bus urbani. L’autobus per andare all’aeroporto di caselle costa 8€ e quello per Treviso 12€. Da Padova, per raggiungere l’aeroporto di Treviso pago 4€ e si percorre molta più strada. Una pizza da asporto non costa meno di 8-9€. Il pane, alimento povero che tutti dovrebbero permettersi, costa fino a 12€/kg. Vergognatevi!!
    La gente comune non può andare a mangiare sempre al ristorante e spendere centinaia di euro (mettiamo una famiglia con genitori e due figli) solo perché voi dovete spennarli ulteriormente. Tutte le città vorrebbero avere il vostro flusso turistico perché portano una quantità infinita di ricchezza e voi piuttoche che favorire il flusso che fate? Vi lamentate e chiamate la municipale per far multare la gente. Non meritate quello che avete. Vi auguro con tutto il cuore di rimanere senza un turista in città così, quando tutta l’economia della città sarà in ginocchio, dato che vive solo di turismo, voi possiate rimpiangere quanto fatto e piangere sulla vostra idiozia.

    • Grazie di quello che ha detto…io le rispondo solo con poche parole : INCIVILI ! BUZZURRI E SPORCACCIONI !!!! STATEVENE A CASA VOSTRA! PER FAVORE! NOI VENEZIANI VERI NON ABBIAMO BISOGNO DI VOI E DELLA VOSTRA M**** !!!!

    • Mi spiace molto il tono, quasi di invidia per.la bellezza unica della città, che usa questo signore. Evidentemente non sa che Venezia potrebbe viver molto meglio se i maleducati non la invadessero. Perché questi barbari non sono turisti, sono maleducati, punto. E quando tu in casa mia fai il maleducato ti prendo per un orecchio e ti porto fuori. Bene ha fatto il cittadino a chiamare le guardie. Male ha fatto se non ha preso i loro nomi per eventualmente sindacare il loro inadeguato comportamento nelle sedi deputate. E, guardi, un po’ meno di livore da parte sua non guasterebbe. M. Usai, veneziana per amore di Venezia

    • Questo succede perché a Venezia gli affitti dei negozi sono altissimi e quindi per compensare propinano merda ai turisti comuni.per essere di qualità Venezia dovrebbe essere per turisti di élite….

    • L’ignoranza e la tracotanza è ben manifesta nel suo commento. Non conosce la città, i suoi servizi ed esprime i soliti luoghi comuni su come si spennino i turisti. ANCHE SE NON HA SOLDI avrà certamente DIGNITA’: quella di non mangiare come un coglione in una piazza monumentale a ridosso della Basilica più bella del mondo, seduto a terra come un maiale tra lo sterco dei piccioni.

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