Andrea Giusberti, 57 anni, nato e cresciuto a Venezia, nel sestiere di Castello, da anni trasferito in terraferma, è deceduto in seguito ad un malore fatale. Andrea lavorava per una compagnia di vigilanza privata. Il malore fatale lo ha colpito giovedì sera mentre era in servizio nella sede di Tessera del Casinò di Venezia.
A nulla sono serviti i soccorsi e i tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori. Andrea Giusberti, era uno sportivo, un appassionato runner, e conduceva una vita sana e attenta. Per l’attività sportiva che faceva, e il tipo di vita che aveva, nulla può spiegare il suo decesso così prematuro e repentino.
Andrea Giusberti era residente a Favaro Veneto, ma originario di Venezia, della zona del sestiere di Castello e con il centro storico della sua città aveva mantenuto un legame forte e partecipato.
La vittima era stato anche fondatore di “Cuore Neroverde” per la passione verso la squadra Venezia 1907. Tutti gli amici e i conoscenti lo ricordano come una persona generosa e disponibile verso gli altri, con, sullo sfondo, le grandi passioni per la sua città e per la sua squadra di calcio.
E proprio A.C. Venezia 1907 lo ricorda così oggi: “Ieri ci ha lasciato Andrea “Giusbe” Giusberti. È sempre difficile trovare e scegliere le parole giuste quando una persona cara ci lascia. Ma nel caso di Giusbe è impossibile perché se ne è andato uno di famiglia, un “Fradeo”. Storico, appassionato e fedele tifoso neroverde che fin dai nuovi albori della nostra Società mai, e sottolineiamo mai, ha fatto mancare il proprio sostegno ai nostri ragazzi”.
“Caro Andrea, le domeniche senza la tua presenza sugli spalti non saranno mai più le stesse. Ci lasci un vuoto immenso, incolmabile. Il pensiero di tutti noi va a Beatrice, Sara e Monica per l’immensa perdita. In segno di rispetto per la famiglia Giusberti la Società ha deciso di annullare tutte le attività sportive previste per la giornata odierna. Che la terra ti sia lieve Andrea. Duri i banchi Fradeo”.
Il funerale si terrà mercoledì 3 gennaio alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo a Favaro.
Sentite condoglianze ai suoi cari ,ma non è piu’ tollerabile che non si faccia chiarezza su queste morti improvvise .
Allora dopo l’autista dell’autobus la strage non troppo silente continua…
Coraggio. Andrà tutto bene.