L’allarme bomba di giovedì sera a Venezia è stato, fortunatamente, un falso allarme.
Lo spiegamento di forze, in ogni caso, è stato imponente. Così come l’accuratezza dei controlli, in quanto tutto poteva far pensare ad un allarme “serio”.
Il messaggio finale, poco prima delle 22, raccontava che a far scattare l’allarme era stata una valigia abbandonata.
Il bagaglio, dopo le verifiche degli artificieri, è risultata abbandonata o dimenticata con soli carteggi al suo interno.
Ciò ha provocato il blocco del traffico ferroviario, con ritardi, secondo Ferrovie dello Stato, tra i 130 e 150 minuti. La stazione ferroviaria di Venezia è stata evacuata e i passeggeri già a bordo dei treni sono stati fatti scendere e accompagnati fuori.
Alla fine, tutto bene. Anche se la dinamica non rimane perfettamente chiara.
Se è stata una valigia abbandonata o dimenticata a far scattare l’allarme, come mai inizialmente si è parlato di una telefonata giunta alla Questura di Venezia in cui un uomo – si dice dall’accento straniero – annunciava una bomba alla stazione?
Volendo, rimane anche curioso che l’allarme sia capitato a due giorni da quello scattato a bordo di un aereo Ryanair all’aeroporto Marco Polo di Venezia.