Abbandonare scoasse a Venezia, liberarsi di mobili ed elettrodomestici, ma anche ‘mancare’ la differenziata, tra poco costerà veramente caro. La Giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, ha aumentato i minimi di multa per sanzionare l’abbandono di rifiuti sul territorio.
La legge prevede un minimo di 25 e un massimo di 500 euro. E’ facoltà dell’amministrazione locale intervenire sui minimi, fino al raddoppio ed è questa la misura introdotta dalla Giunta comunale come deterrente ulteriore contro l’abbandono o il conferimento improprio dei rifiuti.
“E’ una misura necessaria, che si aggiunge all’aumento dei controlli dai parte degli ispettori ambientali di Veritas” commenta l’assessore all’Ambiente, “Controlli che hanno permesso di sanzionare centinaia di soggetti negli ultimi tempi, soggetti che vanno da coloro che conferiscono erroneamente i rifiuti (e verso i quali, in primo luogo, operiamo con diffide e con interventi di tipo persuasivo ed educativo prima di passare alle multe, fino ai veri e propri incivili che abbandonano soprattutto scarti di lavorazione, oggetti da sgombero appartamenti e materiali edilizi, in particolare in certe aree più discoste (come a Porto Marghera o a Fusina o in periferia). Si tratta di veri e propri malfattori che fanno ricadere i costi di pulizia e smaltimento sull’insieme dei cittadini onesti e civili, malfattori che vanno dunque perseguiti severamente. In questo senso, nei limiti della legge, va l’aumento delle sanzioni minime”.
Redazione
[08/05/2014]
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