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12enne colto da malore alla corsa campestre stazionario

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La notizia del 12enne colto da malore alla corsa campestre ha sconvolto tutti. Nessun particolare poteva far ipotizzare la tragedia fino a 300 metri dal traguardo quando improvvisamente il ragazzino si è accasciato all’improvviso. Si scoprirà subito purtroppo che il suo cuore ha smesso di battere. A salvarlo sono stati i tempestivi soccorsi: persone esperte che hanno subito capito che una caduta così non poteva essere derivata da una cosa banale.

L’intervento è durato oltre un’ora. Il giovane è stato rianimato perché il cuore ha ripreso a battere ma le sue condizioni restano oggi gravissime: il ragazzino lotta per la vita in un letto della Terapia intensiva della Cardiochirurgia di Treviso.

Così una domenica gioiosa di sport s’è trasformata d’improvviso in un incubo in Veneto. Era in corso la disputa della marcia campestre ‘Città della Vittoria’, nel trevigiano. Il 12enne, in gara nella categoria ragazzi, è un atleta. Quando è stramazzato a terra, tra gli sguardi impauriti degli altri marciatori e del pubblico, c’erano il padre del ragazzo e i dirigenti organizzatori. Un malore, si è pensato, ma ai primi soccorritori la situazione è apparsa subito grave: il cuore dell’adolescente era andato in arresto, serviva immediatamente un defibrillatore.

E così è stato, grazie al pronto intervento dei sanitari sul posto con due ambulanze, una di queste attrezzata proprio per la rianimazione. Sono stati minuti infiniti. Il cuore del ragazzo si è ripreso per un po’, poi forse – secondo una ricostruzione preliminare – vi sarebbe stato un altro arresto. Intanto sulla pista di gara atterrava l’elicottero del Suem 118. Le manovre dei medici sono continuate anche in volo. Il viaggio con direzione ospedale Ca’ Foncello di Treviso mentre via radio tutto veniva predisposto per accogliere il giovane paziente. Il 12enne è stato infine stabilizzato.

L’intervento di supporto tempestivo potrebbe aver evitato l’instaurarsi di danni permanenti agli organi vitali dell’adolescente. Il ragazzino fa parte della storica società sportiva ‘Fiamme Oro’ di Padova, alla quale si era iscritto tre mesi fa. Ma aveva già praticato attività a livello agonistico. I dirigenti delle Fiamme Oro hanno precisato il giovane godeva di buona salute e aveva superato senza problemi le visite mediche di prassi, compresa quella di idoneità sportiva per l’agonismo.

Il 12enne è ora ricoverato, intubato, nel reparto di terapia intensiva della cardiochirurgia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. I medici al momento si sono riservati la prognosi, anche se è ritenuto positivo il fatto che il cuore abbia ripreso l’attività durante i primi soccorsi. Fondamentale è stata la rapidità e la qualità degli stessi soccorsi, sottolineano i dirigenti delle Fiamme Oro, riconoscendo che la società organizzatrice del cross, la Silca Ultralite di Vittorio Veneto, aveva predisposto un sistema sanitario di soccorso di alto livello. Sul campo di gara erano presenti infatti due ambulanze – nonostante il regolamento ne preveda una soltanto – e una di queste era attrezzata con medici e macchinari specifici di rianimazione. Il giovane è stato trattato anche con un massaggiatore automatico esterno, un dispositivo che aiuta i medici nelle operazioni di rianimazione cardiaca. “Al Team Fiamme Oro: i nostri cuori e le nostre energie sono con e per voi. Siete nei nostri pensieri. FORZA!” è il messaggio affidato in serata ai social dai team della società sportiva trevigiana.

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Domanda
    Era vaccinato si o no?
    Attività sportiva effettuata sempre sotto sforzo massimo.
    Io organizzo, preparo percorsi e facevo gare.
    Mi dispiace ma dobbiamo riflettere su cosa stia succedendo adesso.

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