Gino Stevanato era stato investito mentre attraversava la strada con il suo cagnolino verso le 7 del mattino da un’auto pirata.
L’auto, un fuoristrada, non si era fermata e, dopo aver sbalzato il pensionato a circa 40 metri di distanza, aveva continuato la sua corsa senza prestare soccorso.
Le indagini dei carabinieri, attraverso il numero di targa, avevano portato ad una ragazza romena di 25 anni, Alina P.M., che inizialmente aveva negato tutto.
Con uno stratagemma, però, i militari erano riusciti a farsi aprire il garage dove è stato trovato il Suv incidentato nascosto dentro.
Da lì sono partite una serie di rivelazioni con particolari cinici sulle modalità dell’incidente che ha portato alla morte del pensionato, che non possono che dare ancora più sofferenza alla famiglia dell’uomo morto.
Gino Stevanato è stato scaraventato a grande distanza con l’impatto e il dettaglio potrebbe rivelare un’andatura del Suv ad alta velocità.
La donna dopo l’investimento invece di preoccuparsi dell’uomo investito ha studiato e messo in pratica un piano per non essere scoperta.
La ragazza romena guidava senza patente, le era stata sospesa un paio d’anni prima a causa di un altro incidente da cui era fuggita.
Stava tornando da una nottata passata nei locali di Mestre con un’amica e scappando non è stato possibile sottoporla ai test per guida sotto effetto di alcol e stupefacenti (ma alcuni prelievi sono stati eseguiti comunque e le risposte sono attese per i prossimi giorni).
Infine, ora, un altro particolare crudele e doloroso: la giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli ha scoperto in Facebook un video postato dalla giovane in cui la romena si “esibiva” guidando l’auto con le ginocchia. La mano si può scorgere a sorreggere una bottiglia di vino, mentre i piedi, invece, sono sul cruscotto. Risate a non finire, con l’amica seduta sul sedile accanto, e con la figlia, una bimba di sei anni, seduta dietro.
Il video è stato ora rimosso (i carabinieri lo hanno però acquisito) e il profilo Facebook della romena è stato cancellato.
Ma dalla mente delle persone non si può comunque cancellare l’immagine dell’incidente in cui è stato investito Gino Stevanato, pensando ad una ricostruzione mentale dove ci si può trovare davanti un ostacolo imprevisto, magari ad alta velocità, e non di poter premere il freno perchè i piedi sono sul cruscotto come la ragazza aveva fatto in quel video.
Monica Manin
09/10/2015
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