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San Donà, presa a rubare nel centro commerciale con la figlia di 11 anni

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Nella serata di ieri, una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Donà di Piave, è intervenuta presso il negozio OVS che si trova all’interno del centro commerciale Piave, poiché poco prima, personale addetto all’antitaccheggio aveva sorpreso due donne ed una bambina asportare degli indumenti (una maglia da donna ed un pigiama da bambina).

Giunti sul posto, il personale addetto, riferiva che aveva sorpreso due donne ed una bambina verosimilmente straniere che si aggiravano tra gli espositori con fare sospetto, e che notavano queste impossessarsi di alcune maglie ed un pigiama e nasconderle all’interno di una borsa per poi dirigersi verso la cassa e pagare soltanto due paia di calzini al fine di non creare sospetti.

L’addetto alla sicurezza seguiva quindi le tre donne al di fuori dell’esercizio commerciale per poi fermarle e contestarle il malfatto. A quel punto, queste, si davano alla fuga, e nel rincorrerle l’addetto riusciva comunque a bloccare una donna con la bambina, mentre la terza complice fuggiva abbandonando la borsa con gli indumenti precedentemente rubati.

Veniva quindi allertato il 112 e le due donne venivano condotte nel retro del negozio dove la minorenne si disfava di un paio di forbici, probabilmente utilizzate per tagliare i cartellini posti sugli indumenti, che venivano poste sotto sequestro dai militari operanti.

Le donne si identificano in P.I. nata il Moldavia nel 1970, residente a Ceggia, fermata insieme alla figlia minorenne di anni 11. Successivamente, prelevate dai militari e condotte presso la caserma di Via Carbonera per gli accertamenti di rito, la madre veniva deferita in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso ( le indagini sono tutt’ora in corso per identificare l’altra complice), reato commesso inoltre con l’aggravante dell’art 111. C.P., che prevede l’aumento della pena qualora il genitore determini il figlio non imputabile a commettere un reato. Per tale motivazione, essendo stata coinvolta una minorenne, veniva informata anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia.

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