Episodio inquietante al parco Cino Zucchi. Morto un intero filare di pioppi bianchi.
Sul tronco di ciascun albero un foro, evidentemente opera dell’uomo, in cui potrebbe essere stato inoculato del veleno. «Il Comune si riserva di svolgere i rilievi che verranno ritenuti più opportuni ed, eventualmente, di adottare le azioni per perseguire quanto avvenuto – così il sindaco Andrea Cereser – Certo è che a una prima analisi l’episodio appare sconcertante. I tecnici hanno pochi dubbi su come possono essere andate le cose, ovvero su un intervento umano mirato a far seccare gli alberi. Se così fosse, si tratterebbe di un episodio di una gravità assoluta, che va oltre quella del semplice atto vandalico».
Lo stesso contesto in cui è avvenuto l’episodio è di particolare rilievo. Il parco è stato realizzato da uno dei più importanti architetti italiani, Cino Zucchi, ordinario al Politecnico di Milano, cui è intitolato.
Si sviluppa per circa 23mila metri quadrati lungo via Carrer, fino a raggiungere via Libero Grassi a sud, con cui costituisce raccordo pedonale e ciclabile, e via Borgovecchio a ovest. Ha forma irregolare, caratterizzata da vasti viali ghiaiati e da una elevazione artificiale che costituisce una sorta di anfiteatro.
È stato più volte citato come esempio di parco di quartiere in numerose riviste di architettura, tanto da essere definito “un abbraccio verde”. Il filare colpito, di sei alberi, delimita il lato ovest del parco, verso via Falesè. «Se confermata la probabile origine dolosa del gesto, è un brutto sfregio alla natura e a un bene pubblico – aggiunge l’assessore Luca Marusso – Peraltro senza tenere conto del pregio del luogo dove ciò è avvenuto».