Un nonno a Rovigo è entrato nel fiume con il nipotino di 5 anni in braccio con l’intenzione di farla finita per entrambi.
Così la ricostruzione dei carabinieri, in questo caso che viene definito di omicidio-suicidio.
I corpi di nonno e nipote, rispettivamente di 73 e 5 anni, sono stati recuperati nelle acque dell’Adigetto a Lendinara (Rovigo) in località Arzerello.
Secondo una possibile ricostruzione il nonno potrebbe aver deciso di interrompere la vita del bimbo che soffriva di una rara malattia genetica, poi, per sottrarsi alle responsabilità del gesto, e probabilmente per il dispiacere, avrebbe deciso di morire anch’egli.
Il nonno quindi sarebbe entrato in acqua e lo avrebbe tenuto abbracciato sott’acqua.
Il bambino era stato affidato al nonno mentre i genitori erano ad un convegno proprio sulla malattia del piccolo. A scorgere i corpi lo zio del bambino, un poliziotto, che stava andando a dare il cambio all’anziano.
Redazione
12/10/2014
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