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Cà Savio, Marocchino prende a calci di notte cancello dei Carabinieri

Le sue urla hanno svegliato tutto il vicinato oltre i militari che liberi dal servizio alloggiavano in caserma e si son visti costretti ad aprire la porta per riportare la situazione alla calma

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Cà Savio, Marocchino prende a calci di notte cancello dei Carabinieri

CAVALLINO TREPORTI. Urla e calci contro il cancello d’ingresso della Stazione Carabinieri di Ca’ Savio in orario notturno.
E’ successo la notte di Mercoledì, quando MASSOUDI MOHAMED, marocchino classe 1985 residente in Cavallino Treporti, nullafacente pluripregiudicato del posto, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta alla smodata assunzione di sostanze alcoliche, ha cercato con la forza di entrare all’interno della caserma, urlando frasi ingiuriose e minacciose nei confronti dei militari allo scopo di poter rivedere i propri figli.
Su di lui infatti vi è il divieto di avvicinamento ai propri figli, misura cautelare imposta dalla procura proprio a seguito del suo passato violento.

Le sue urla hanno svegliato tutto il vicinato oltre i militari che liberi dal servizio alloggiavano in caserma e si son visti costretti ad aprire la porta per riportare la situazione alla calma.

Una volta condotto all’interno dello stabile invece la situazione è peggiorata, dove il marocchino ha continuato a proferire minacce e parole ingiuriose oltre a dimenarsi, tant’è che i militari si sono visti costretti ad ammanettarlo proprio per evitare che si creassero ulteriori danni collaterali e a dichiararlo in stato di arresto per violenza o minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Per fortuna durante queste delicate fasi, grazie anche alla professionalità degli operatori, non vi era nessuna conseguenza dannosa per la salute di alcuno. Nel corso della nottata è stato portato presso la Compagnia di San Donà di Piave per procedere al suo fotosegnalamento ed alla sua custodia presso quella camera di sicurezza.

Da segnalare, inoltre, che il soggetto arrestato, nella stessa giornata, era stato denunciato in stato di libertà dai Carabinieri di Cavallino, poiché nel pomeriggio si era presentato presso l’abitazione della suocera e le aveva sottratto contro la sua volontà del denaro contante, cosa che aveva spinto quest’ultima a richiedere, tramite il marito, l’intervento dei militari.

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