Il business della musica online sta assumendo proporzioni massicce.
Youtube è pronto alla musica in streaming, un affare che porterà grossi guadagni all’azienda specializzata ai canali dei video online.
Il gigante della condivisione dei filmati sul web, di proprietà di Google, è ormai prossimo al lancio di un suo streaming di musica a pagamento.
La porta è stata aperta dai servizi Spotify e Deezer che offrono agli utenti video o ascoltare musica di qualsiasi tipo senza interruzioni pubblicitarie su qualsiasi dispositivo, anche senza connessione a internet, dietro il pagamento di un piccolo abbonamento.
La nuova tecnologia di diffusione porterà inevitabilmente ulteriore crisi nel settore delle radio, soprattutto private, ma il progresso tecnologico con le sue nuove modalità di fruizione non si può certo arrestare.
Youtube è pronto alla musica in streaming, e il servizio dovrebbe entrare in funzione entro la fine dell’estate con un’unica difficoltà: mentre il lancio del servizio streaming ‘premium’ vede già firmati gli accordi per le licenze con le principali etichette che rappresentano il 95% dell’industria musicale, diverse etichette indipendenti si sono rifiutate di firmare i nuovi accordi.
Risultato (se le cose non cambieranno): YouTube dovrà bloccare i relativi video privi di licenza per assicurare che tutti i contenuti siano in regola con le rispettive regole commerciali di distribuzione.
Il problema non è da poco – ad esempio un’artista come Adele (nella foto) verrebbe “oscurata” – ed alcune etichette indipendenti starebbero già organizzando, negli Usa e in Europa, un ricorso alle autorità su un possibile abuso di posizione dominante di Google.
Paolo Pradolin
[18/06/2014]
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