Voce del Verbo
Ricordare
Prima coniugazione Modo infinito
Ricordare, verbo di forte valenza emotiva quando il due Novembre è alle porte.
Ecco cimiteri pieni di fiori, folle che rispettano l’appuntamento annuale dedicato ai loro morti. Il silenzio è rotto dal capestio delle scarpe sul selciato. Si cammina. E tutto intorno è fermo.
Le fontane riempiono secchielli d’acqua, i fiori si mostrano con aria misteriosa, mille colori si avvicendono all’occhio che guarda.
Dalle foto spuntano sguardi stupiti, seguono i nostri movimenti, i nostri passi.
Una specie di luce dorata investe il pallore dei volti che osservano la gente che si muove disinvolta da un posto all’altro. Si incontrano persone che avevamo creduto di dimenticare, parenti lontani, molto lontani.
Ci si stringe la mano. E si sospira, mentre salutiamo chi abbiamo amato e non c’è più, ma anche gli altri defunti, facciamo ciao con la mano e una specie si segno di croce.
Ma già le scarpe ci trasportano verso l’uscita, c’è un po’ di nebbia a merlettare il ritorno silenzioso del ricordo.
Andreina Corso
01/11/2014
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