Se Mestre è un cantiere a cielo aperto ci sono i residenti di via Bonaiuti, vicino al palazzetto Coni, che stanno vivendo una situazione ancora più particolare. La zona è, infatti, al centro dei lavori del Sistema ferroviario metropolitano regionale e l’uso di macchinari a onde per scavare sta facendo impazzire i cittadini.
Capita, infatti, che oltre al rumore, l’acqua del sottosuolo al contatto con la trapanazione fuoriesca ed inondi la strada. Già ad una prima segnalazione dei residenti, l’assessore Chisso bloccò i lavori a causa dei cantieri troppo vicini alle abitazioni.
«Abbiamo già provveduto ad uno stop forzato – dicono dall’assessorato regionale – e stiamo controllando l’andamento dei lavori».
Ma i problemi per chi ci abita non sono finiti. Si sono, infatti, ritrovati alcune crepe negli intonaci e calcinacci staccati dai propri balconi. La preoccupazione sale se si pensa che molto presto i cantieri si dovrebbero avvicinare ancora di più alle abitazioni.
«Chiediamo che utilizzino sistemi meno invasivi per avere meno disagi possibili», fanno sapere i residenti impauriti.
Inoltre gli abitanti fanno sapere che l’esterno delle loro abitazioni, costruite attorno agli Anni ’70, avrebbe bisogno di ristrutturazioni, ma nessuno vuole iniziare i lavori per paura che le “scosse” del cantiere possano mettere in pericolo l’intera operazione.
Ieri una pattuglia della Polizia Municipale è giunta sul luogo per visionare la situazione e capire se serva un intervento o meno dei vigili del fuoco.
Sara Prian
[24/01/2014]
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