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Un altro decesso in carcere. Dopo quello del giovane marocchino trovato impiccato nella sua cella in marzo, questo riguarda un veneziano detenuto per problemi legati al traffico di stupefacenti. R. G., di 38 anni, di professione venditore ambulante, è stato rinvenuto esanime dai compagni di cella.Secondo una prima ricostruzione sarebbe morto per aver inalato il gas di una bombola abitualmente usata per cucinare e scaldare.
Scartando l'ipotesi del suicidio, resterebbe quella di un "incidente", avvenuto usando il gas come stupefacente, espediente che a volte è usato: il gas viene respirato per cercare di provocarsi lo "sballo".