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“Che Venezia sia progettata come trappolone per turisti è un dato di fatto”. Lettere

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Non so se sia peggio chi ha confuso il cognome della signora Cristina (Milano) con la presunta città di provenienza, chi giustifica a tutti i costi con discorsi nonsense (“le frittelle sono artigianali quindi 1.80 è normale”, quando in tutto il resto del Veneto le fanno a 1.00-1.20 a seconda del pregio della pasticceria), chi non ha capito che la chiosa finale è ovviamente per sdrammatizzare, o chi insulta con alcuni epiteti anche irripetibili che si leggono nei commenti precedenti.

Che Venezia sia progettata come un grosso trappolone per turisti è un dato di fatto. Che ci andiamo in mezzo pure noi veneti è un altro dato di fatto, poi si possono inventare tutte le arrampicate sugli specchi che si vuole, ma ciò non modifica la realtà.

Il problema descritto dalla signora è reale, quando si capirà che i turisti sono clienti da trattare bene e far andare via paganti e contenti (non solo paganti), le attività andranno tutte meglio. Perché un cliente contento di aver pagato è un cliente che torna volentieri, e si può marginare molto bene anche senza ladrare. Viceversa, un cliente che è stato “pelato” una volta, alla seconda non torna più.

Dopo anni ricordo ancora distintamente un bar di Venezia in cui ero con mia madre e lei è stata trattata male, le è stato risposto in modo maleducato e saccente (e non sto neanche a iniziare un discorso sui prezzi) perciò mai ci tornerò. Viceversa ricordo un bar dai prezzi assolutamente onesti, che se ci passo di nuovo probabilmente ci torno. Le persone si ricordano sia le esperienze molto positive che quelle molto negative, e la volta dopo decidono se cambiare posto o riconfermare.

Ho una attività in proprio pure io, ma la politica dei prezzi non la faccio pensando “Questo cliente quanto posso spremerlo come un limone? Come posso fregarlo in tutti i modi?” perché non è quello il modo in cui è il caso di lavorare.

Ah, per chi ha confuso il cognome con la città, faccio presente che “a Milano” sarà un po’ più caro che a Vicenza, OK, ma 2 settimane fa ero lì per lavoro e ho fatto pause pranzo per 7-10 euro. Di cosa stiamo parlando?

Andrea
(lettera firmata)

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35 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Qualcuno è mai stai nel Principato di Monaco, Costa Azzurra per intendrci?Un tramezzino se non erro 10 Euro (a Venezia, ladri, fra 1.80 e 2.40). paragoni a parte, che poi alla fine sono senza senso, direi che non solamente Venezia, ma tutta Italia (Nord Italia di sicuro) è troppo cara! Il problema sarebbe semmai lo squilibrio fra una paga media di un qualsiasi lavoratore (notai e politici esclusi!) e il costo della vita in genere. Poi, sul fatto che Venezia sia più cara rispetto a moltissime altre città, è risaputo ormai da sempre e che molti giochino sul fatto che sia, forse, la città al mondo più visitata è altrettanto vero. Però, un cittadino svizzero se lo può permettere prima di tutto perchè la Svizzera è mediamente molto più cara di qualsiasi città in Italia, ma specialmente perchè uno stipendio medio percepito in Svizzera è mediamente due,tre, forse quattro e più volte una miserabile paghetta media di un lavoratore in Italia. Spezzo una lancia a favore di una categoria tanto disprezzata, maltrattata e sottopagata :i “bagnini”. Anche se non lo si sottolinea mai, il bagnino è un lavoro di altissima responsabilità che, in tutta Italia viene pagato miseramente e che molti gestori di stabilimenti balneari (non tutti per fortuna) odiano. Come se non bastasse ci sono gli scagnozzi della Capitaneria di Porto che sguinzagliano i loro “picciotti” (si perchè non posso che affermare che siano picciotti, per il loro comportamento di stampo oserei dire mafioso, non tutti ovviamente!) a multare i poveri malcapitati, anche quando scendono, dalla torretta, per pochi minuti per una pura e semplice urgenza fisiologica o semplicemente per sgranchirsi le gambe (e magari con la bandiera rossa issata e nessuno a fare il bagno causa maltempo). Se avrete modo di recarvi a Grado (Friuli Venezia Giulia) avrete modo di comprendere e capire cosa fa il comando della capitaneria di porto (non merita essere scritto in maiuscolo) pur di estorcere denaro ai bagnini mentre lavorano e son multe che se paghi subito ammontano a circa 1.050 (mille e cinquanta) Eu, mentre se aspetti oppure se tenti di aprire una contestazione, ti ricordano che potrebbero arrivare fino a ben 3.500 (tremilacinquecento) euro e tutto questo per guadagnare circa 1300 (milletrecento) euro al mese. Trovate giusto un tale meschino comportamento?Ah,,come se non bastasse nella multa sono inclusi i contributi per gli scagnozzi della capitaneria,,complimenti!

  2. Che barba che fate voi “foresti” taccagni o squattrinati!
    Vi lamentate di 7,50 € di biglietto?
    Vi do due risposte!
    1. Avete sciato negli ultimi anni? Nessuno di voi si è lamentato per i 60€ necessari ad acquistare uno skipass giornaliero o per i 10€ necessari ad UNA SOLA RISALITA?
    2. Lo sapete, mi rivolgo a tutti i Veneti, che con 20€ potete acquistare per anni i diritti che ho io come RESIDENTE e spendere la bellezza di 1,5€ a viaggio in vaporetto?!?
    Evidentemente NO!
    Perché siete tutti bravi a criticare ma non ad informarvi attraverso lo smartphone che guardate avidamente e tenete ben saldo in mano invece di ammirare le bellezze della MIA città.
    E basta con questa storia dei doppi prezzi!
    Il vostro punto di vista è sbagliato in partenza: i prezzi di bar e ristoranti sono fissi e palesati rispettivamente sulle pareti interne ed all’esterno o sui menù, proprio per evitare contestazioni e, guarda un po’, per legge.
    Siamo noi clienti abituali ad ottenere sconti più o meno consistenti in proporzione alla nostra importanza od amicizia.
    Del resto anch’io, come qualunque altro imprenditore o commerciante ho la libertà di riservare lo sconto che voglio a chi voglio e quando voglio.
    Questo NON è rubare nulla a nessuno ma semplicemente premiare la continuità dei clienti abituali.
    Perché, non succede in qualunque parte del mondo?
    Poi vorrei chiedere al genio della finanza che ha detto di avere un’attività “pure lui”: se io domani passassi per caso nella tua attività, otterrei lo stesso trattamento dei tuoi migliori e fidelizzati clienti, cioè lo zoccolo duro del tuo fatturato?
    Se la risposta è NO, ti sei dato torto da solo.
    Se la risposta è SÌ, chiudi la P.I. e va’ a lavorare nella P.A. perché non hai capito nulla del commercio!
    Infine do un consiglio ai vari malfidenti diffamatori: volete venire a Venezia e spendere poco?
    Vi direi di stare a casa o fermarvi a Mestre, ma sarò buono …
    Chiedete consiglio a qualunque operatore, che sia un negoziante, un gondoliere, un tassista, un marinaio, un capitano, un “barcaro”, un postino, etc. e siate umili, cortesi e sinceri.
    Vedrete che otterrete la medesima cortesia e qualche indicazione preziosa per non sentirvi “spolpati”.
    Se invece, una volta nella vostra vita, volete godere del piacere di essere i turisti che Venezia merita, andate in Piazza San Marco, ordinate un Bellini, ascoltate la musica dal vivo, ammirate uno spettacolo che a casa vostra vi sognate, pagate senza guardare il conto, lasciate una piccola mancia e sentitevi “signori”, ne guadagnerà il vostro fegato, le tasche di chi paga 100.000€/mese di affitto e la più bella città del mondo.
    Enjoy!

    • Ecco questo è proprio l’atteggiamento per far arrabbiare le persone. Sono una fedelissima di Venezia, ho da anni la carta Venezia anche ora che la pago molto di più e forse non la sfrutto molto perché mi piace camminare e perdermi. Ho i miei posti preferiti e spesso ho belle sorprese anche entrando in luoghi meno attraenti. Sono però stanca di sentirmi trattata come una turista in termini gran parte spregiativi come fa lei. Ha ragione Andrea quando dice che il cliente deve pagare, ma essere contento. Anche a me scoccia sentirmi spremuta specie se mi rifili uno spritz annacquato e senza un sorriso. Mi scoccia, se una volta voglio risparmiare un pò e mangiarmi un panino, non avere un posto dove poter sedermi e dover sempre portarmi via i rifiuti perché non trovi un cestino. Capisco le famiglie che vogliono mostrare la città ai bambini (è grazie ai miei genitori se amo questa città), ma cercano di non pesare troppo sul bilancio familiare. Tutti meritano rispetto, chi lavora e chi fa il turista e l’educazione, da entrambe le parti, è la chiave per godere appieno di ciò che la città offre. Altra cosa, se vuole venire lei a lavorare nella pa potrebbe avere delle sorprese.

      • Cara sig.ra Monica,
        mi dispiace se la verità la fa arrabbiare ed ancor di più se non ha recepito il contenuto della mia lettera.
        Per rincuorarla, le assicuro che io tratto i turisti con cortesia e rispetto e pretendo nulla di meno.
        A chi si comporta da villano nei miei confronti o verso la MIA città, rispondo di conseguenza.
        Quindi, vuole bivaccare seduta?
        Vada a Sant’Elena dove ha a disposizione oltre 50.000 mq di parco pubblico, verde e panchine, altalene, etc. oppure al Lido dove la aspettano 12 km di spiaggia, pontili, murazzi, tutto free.
        Non può pretendere di farlo sopra un monumento o sulla soglia di un palazzo storico e sperare che noi veneziani la ringraziamo per averci onorato dello spettacolo!!!
        Infine, ho lavorato in passato (anche) per e nella PA: un mare di lacrime proprio come i “forest”i che urinano sui muri pur di non spendere 1€ nei bagni VERITAS o 1,10€ per un caffè al bar allo scopo di usarne i servizi igienici.

  3. Che Venezia sia cara è un dato di fatto . Che poi ci siano persone che ne approfittano è un altro dato di fatto , ma non succede solo lì .
    Occorre però rilevare che movimentare merci in laguna è complicato e costoso . Il camion non scarica sotto il negozio , il ristorante o l’albergo , ma il tutto viene caricato su barche che poi devono districarsi in mezzo a Ponti e canali . Per questo motivo i costi della distribuzione sono alti .

  4. tutti continuamente a parlare di prezzi alti città con servizi inefficienti solito brodo. da veneziana vivo in una città in cui negozi su negozi hanno cessato l attività. città deserta. a parte il fatto che un menu fuori c è credo dappertutto e anche chi si siede sa prezzi del servizio offerto mi domando che cosa devono fare i commercianti se per voi prezzi che non salgono da almeno due anni per pandemia non vi vanno mai bene… e non andranno mai bene a prescindere…..

  5. Ho fatto un giorno a Venezia, dopo più di 11 anni di assenza, sfortunatamente l’ho trovata peggiore di prima….
    Il più peggio è il prezzo di 7.50 un viaggio in vaporetto , e la mancanza di personale qualificato per offrire le informazioni giuste

  6. Mi fanno pensare queste persone…..

    Quanto costa una giornata a Gardaland?
    Un caffè in piazza Santo Stefano a Vienna?
    Uno spritz in un bar a Parigi?

    Cominciate magari a fare il lavoro da commerciante e ne riparleremo.
    8-12 14-18 fa gola ma non è il nostro orario!

  7. Signor Andrea. Le ha mai mangiato in centro a Roma? Magari vicino a piazza di spagna o piazza navona,?
    Ha mai bevuto un aperitivo a Capri?
    Ha mai soggiornato in un Hotel che dista massimo 5 minuti dal centro di Firenze?
    Conosce i costi degli affitti a Venezia? O quanto chiede il comune per i platteatici?
    O cosa chiedono i trasportatori per la consegna della Merce.?
    Si documenti bene.
    Io non vivo a Venezia ma ci lavoro e tutta questa escalation di prezzi mi sembra assolutamente in linea con il posto in cui mi trovo. Senza considera altre citta d’arte sparse per l’europa.

  8. Sempre i soliti discorsi ogni anno.
    Se vuoi un appartamento in centro a Milano lo paghi 100, se lo vuoi in campagna lo paghi 10.
    Sono le leggi del mercato e il mercato è fatto dagli stessi utenti che poi si lamentano sul web.

  9. Qualche tempo fa sono tornata a Venezia e in un bar adiacente piazza San Marco, dopo aver effettuato la consumazione, ho chiesto di andare ai servizi ma mi è stato risposto che il bar non ne aveva ! Vero o meno credo che questo servizio dovrebbe essere offerto da un locale pubblico, va bene anche a pagamento nel caso, ma comunque la cosa mi è sembrata strana

  10. Strano che nessuno commenti sulle tante forse tutte attività di ristorazione in mano a gente che non ha nulla di veneziano o italiano. Basta una insegna vintage di trattoria tradizionale ed un vecchio chef veneziano che prende gli ordini per mostrare un’autenticita’ di facciata. A cominciare dai camerieri cinesi, come i proprietari. Nel caso citato e detto dal suddetto chef, anche una esotica coproprietà Cino-albanese… Deludente, a parte la qualità del cibo e dei prezzi.

  11. Ogni grande o famosa città ha questi problemi, ma il turista cafone e squattrinato fa la regola. Ho visto certi turisti mangiare pizze che di pizza ha solo il nome. Altri farsi abbindolare da ristorantini che offrono cibo non cibo. Purtroppo questa è la realtà anche se non tutti si adeguano all’andazzo che ormai ha preso il Centro Storico. Ci sono città come Milano dove si mangia benissimo, anche il pesce, spendendo anche la metà. Ma non tutti sono così, ci vuole naso e fiuto ed un pizzico di fortuna.

  12. Sono di Copenaghen.
    Soggiorno 2 o 3volte all’ anno a Venezia.
    Il costo è minore di un soggiorno a Copeghen.
    Mangio bene e a pochi soldi.
    Il servizio è sempre giusto.
    Scelgo , vado a naso, non passo tra le calli affollate.
    Certo evito certe zone da turismo di massa.
    Ma forse sono io a cui piace sentire i miei passi in un posto così speciale nel mondo.

  13. Essendo stata la scorsa settimana a Venezia per 4 giorni ( e non è la prima volta) vorrei raccontare la mia esperienza.
    Non ho mai visto una Venezia così deserta.
    Da turista ho avuto la possibilità di visitare Palazzo Ducale, La Basilica, Il campanile e altri musei senza code estenuanti come in passato.
    Non mi è mai capitato di vedere una piazza San Marco così vuota e nemmeno trovarmi sul loggiato attendendo i Mori che battessero le ore in 4 persone.
    Ho colto con piacere questa opportunità unica ma lavorando nel turismo comprendo bene che questa situazione abbia messo in ginocchio una città come Venezia che meriterebbe di poter lavorare di più senza però le orde alle quali prima eravamo abituati.
    Bisognerebbe trovare un giusto equilibrio.

    Vorrei comunque sottolineare la cortesia e disponibilità di tutti e dico tutti i negozianti nell’avere la pazienza, e forse anche il tempo, di illustrarci le lavorazioni artigianali.
    A volte avere il tempo di spiegare il proprio lavoro fa’ la differenza.
    Ho così acquistato dei bellissimi bicchieri a Murano e delle maschere a Venezia.
    Certo è stato triste vedere queste vetrerie chiuse a causa dell’esorbitante aumento del gas così come vedere un negozio favoloso di merletti a Burano in difficoltà.

    Abbiamo fatto un giro in gondola “bellissimo” accompagnati da un ragazzo delizioso che ci ha raccontato molte curiosità e il tutto ad un prezzo più che onesto.

    Ottimo hotel a 5 minuti da San Marco ad un prezzo fin troppo basso per i servizi e accoglienza offerti, abbiamo sempre cenato a prezzi più che giusti e frequentato diversi bacari … Sempre trovati bene.

    Aggiungo la gentilezza dei Veneziani ai quali è capitato di chiedere indicazioni.

    Tirando le somme … Una Venezia inusuale rispetto al passato, molto accogliente.

    Mi auguro che in futuro si trovi la giusta via di mezzo …

  14. Non tutti i posti sono uguali se andate alla giudecca che è a poche fermate dalla piazza s Marco al ristorante pizzeria *** i prezzi sono ottimi anzi anche troppo bassi per quello che si mangia e fanno pure la pizza fritta una delle poche pizzerie che la fanno.,i proprietari veneziani cosa rara perche la maggioranza delle attività sono in mano a stranieri che lavorando solo con il turista lo spenna, basta stare attenti

    • Penso sia più dignitoso riconoscere la correttezza delle affermazioni lette. Del resto sono anni che si leggono commenti su comportamenti irrispettosi degli esercenti venezioni verso i visitatori. La domanda, da sempre è: perché?

  15. Signori parlate come se solo a Venezia tutto è caro. DA BUON VENEZIANO giro il mondo e vi assicuro che tutta questa pubblicità negativa non la condivido pensate che Zurigo New York Parigi eccetera vi regalino tutto? Se una casa non potete averla rimanete a casa vostra……

  16. Non capisco proprio questo accanimento contro Venezia quando ristoranti/bar più o meno cari e gestori più o meno educati, si trovano ovunque.
    Anche Venezia puoi pranzare con 15 euro e cenare con 30 euro, basta saper cercare. Su internet non con la lanterna.
    Se, come uno sprovveduto, arrivo ed entro nel primo posto che trovo, la colpa non è di Venezia.
    Cosa significa spremere il turista? Come esistono ristoratori e baristi cortesi e accoglienti, così ce ne sono anche di maleducati Ma questo vale per ogni tipologia di persone e vale anche e particolarmente per i turisti

  17. Direi che Venezia è cara solo per un certo tipo di turista,quello disattento che la visita scattando selfie da postare…Vi svelo un segreto Venezia è unica,non solo per la sua storia e le meraviglie architettoniche ma non si può costruire un bel centro commerciale coi prezzi da discount…non si possono costruire ristoranti,negozi e neanche case,quindi per osmosi quelli che ci sono vengono giustamente offerti in affitto o in vendita a prezzi fuori mercato perché Venezia è un fuori mercato…non solo :Venezia è sull’acqua(lo dico per chi non se ne è accorto)e per portare le merci non c’è solo il trasporto su camion ma c’è da aggiungere un mototopo con relativo carburante,un capitano,un inserviente che al momento dello sbarco si carica tutto su un carretto(un carretto capito bene)e si fa a piedi ponti e calli per arrivare al negozio o al ristorante…(loro lavorano giustamente a gratis)Venezia è cara?forse ma non più di Milano,Parigi o banalmente Gardaland ….Ma basterebbe saper leggere listìni e prezzi che sono esposti ma si preferisce andare su Instagram e postare lagnandosi che Venezia è spella i clienti…

  18. Una cosa che non manca a Venezia anni bar e ristoranti. Bisogna scegliere bene, non è vero che è fatto tutto a misura du fregatura del turista, balla colossale. Ma se vai in un bar e consumi tramezzino e bibita quanto mai vorrai pagare? Come un veneziano.

  19. Ma certo Orso nel 2050 Venezia affonderà quindi lasciamo che per i prossimi 30 i veneziani sfruttino i turisti, che giustamente mica poi tornano. Quindi l’educazione e la gentilezza mica sono importanti per annoverarsi il cliente che non tornerà più. Così si fa, spremete i limoni. Poi Goffo e’ stupendo scrive 30 righe solo a riguardo di un cognome. Che forte questo si chiama dialogo. Ah povera Venezia come ti trattano questi tuoi cittadini avidi e truffaldini.

    • Sì scrivo per diletto su quello che mi incuriosisce, anche si sono dettagli di poco conto. Saranno questioni di poco conto, ma sempre meglio che ripetere concetti scontati già ripetuti 20 volte da altri senza un pensiero originale. I dialoghi al suo livello non mi interessa proprio: a Venezia sono cafoni e spennano i turisti, i giovani non hanno più voglia di lavorare, è tutto un magna magna, chissà se se ne uscirà mai da sto covid etc. Si accettano solo luoghi comuni da scompartimento del treno della Gigia.

  20. Comunque non solo a Venezia vai Milano Padova Roma o in riviera del Brenta i bar e ristoranti fanno soldi a palate e poi piangono dicendo che non lavorano si inventano i prezzi xchè si sono comprato l’ultimo modello di SUV Porsche oppure la casa x il figlio che devi tu pagargliela con gli aumenti

  21. Una si firma Cristina Milano e guarda un po’ questi poveretti capiscono che è Milano è la città di provenienza. Vabbè mica si può essere tutti astuti come il sig. Andrea che ha capito al volo che in realtà quello è il cognome. E già che c’è, ci dice il sig. Andrea da cosa si dovrebbe capire che quello è in realtà il cognome? Forse perché manca il trattino o la virgola in mezzo? E già, è talmente impensabile che uno sciattamente si firmi omettendo il trattino o la virgola tra il nome e la località, una cosa talmente inusuale. Fenomenale poi la frase conclusiva: Milano è meno cara di Venezia perché lui c’ha mangiato due settimane fa a prezzo stracciato. Andrea, fermati al Bacareto da Lele la prossima volta che passi per Venezia e ripensa all’affermazione sui prezzi di Milano, vediamo se poi riesci a ricollocare la tua astuzia percepita.

  22. ” Da Veneziano doc” uscire dal Veneto è il giusto consiglio…basta girare un pò il mondo, come ho fatto io, e ci si rende subito conto che venezia è pure economica, un trappolone per turisti forse molto meno di altre grandi capitali o mete turistiche, non serve aggiungere altro, chi ha viaggiato un pò sa benissimo di cosa sto parlando..un aperitivo a New York di qualsiasi tipo e in qualsiasi posto non lo paghi meno di 10\14 dollari per fare il primo esempio che mi viene in mente. Per quanto riguarda la lettera del Signor Andrea…si commenta da sola…aria fritta, potrei farle mille esempi di baristi maleducati che ho incontrate nei bar…ma cosa vuol dire….frittelle 1.00\1.20 poi…ma dove…al supermercato forse neanche…..

  23. Bravo! Una logica perfetta! Ma secondo te questi esercenti maleducati e truffatori hanno bisogno che qualcuno torni? Con il giro di gente che passa di qua ce ne sarà per tutti e per sempre!
    O almeno fino a quando Venezia non affonderà grazie al cumulo di ignoranza, avidità e ipocrisia che grava sulla sua fragilità.
    Amministratori che fanno i loro interessi, imprenditori veneti senza scrupoli, residenti che affittano casa propria ai turisti, visitatori del sabato al bacaro ai quali renderei obbligatoria la visita di almeno un museo o un palazzo o una chiesa… E poi vorrei vedere quanti ne restano.
    E nessun controllo da parte di chi dovrebbe, nessun piano di ripopolamento….nessun incentivo per i giovani e via dicendo.
    Dovevamo risorgere dopo il COVID e l’acqua alta? Meglio tacere.
    Ovviamente sapete tutti a cosa andate incontro arrivando qui nel periodo di Carnevale,: se non vi va bene state a casa vostra così ci aiutate almeno a riprenderci i nostri spazi. Grazie!
    Venezia è per pochi. Non c’entra se abbienti o non abbienti, é solo troppo speciale e va compresa ancor prima che ammirata.

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