Venezia (provincia) produce più rifiuti urbani di tutti e ciò a causa dei turisti. Secondo il rapporto del 2023 dell’Osservatorio Regionale Rifiuti dell’Arpav, la provincia di Venezia si distingue per avere la più alta produzione di rifiuti pro capite. Questo dato è attribuito principalmente all’ampio flusso turistico che caratterizza la città lagunare, penalizzandola nel contesto della gestione dei rifiuti urbani.
Analizzando i dati del 2022 della regione e nelle province, emerge che Venezia è al vertice per la quantità di rifiuti prodotti pro capite, con 558 kg a persona, mentre la provincia di Treviso si distingue per il valore minimo di 361 kg pro capite. Questo dato mette in luce il peso del turismo nell’economia veneziana, ma anche nei suoi effetti collaterali, tra cui la massiccia produzione di immondizie.
L’Arpav sottolinea che i risultati più positivi in termini di raccolta differenziata si riscontrano nei Comuni medio-piccoli, dove è attuato un sistema di raccolta domiciliare spinto e una tariffazione puntuale, legata alla quantità effettiva di scarti prodotti. Tuttavia, questa situazione non è riscontrabile a Venezia.
Le città più grandi, tra cui i capoluoghi di provincia, che ospitano oltre il 21% della popolazione e producono il 24% dei rifiuti urbani regionali, devono affrontare gli impatti negativi del turismo e il conseguente aumento delle utenze non domestiche, contribuendo così all’incremento dei rifiuti urbani.
Il rapporto evidenzia inoltre che la provincia di Venezia, con un totale di 481.599 tonnellate di rifiuti prodotti, deve fare i conti non solo con quelli domestici, ma anche con quelli generati da aziende, uffici e attività commerciali presenti sul territorio.
Considerando una popolazione complessiva di 253.174 abitanti nella provincia, di cui 139.261 sono utenze domestiche e 38.126 non domestiche, si registra un rifiuto residuo pro capite pari a 233 chilogrammi per abitante, il valore più alto della regione.
