Record negativo per la città storica, le Grandi Navi e la quantità di turisti che affollano le calli, campielli e Piazza San Marco, oltre a rappresentare un sostanzioso introito, rischiano infatti di rovinare ed essere un pericolo per il patrimonio artistico-culturale della città.
Questo è quanto denuncia il World Monuments Fund (WMF), che ha inserito Venezia tra i 67 siti storici ed archeologici di rilevanza mondiale, più a rischio.
Il fondatore del WMF, Bonnie Burham, durante un convegno tenutosi a New York ha così invitato gli enti pubblici, il Comune in primis, a far qualcosa per cercare di non distruggere il patrimonio di una delle città uniche al mondo.
«Molti esperti di beni culturali» ha dichiarato Burham «credono che l’avvento negli ultimi dieci anni del turismo crocieristico delle grandi navi stia spingendo Venezia a un punto critico dal punto di vista ambientale, danneggiando la qualità della vita dei suoi cittadini. Venezia è stata inclusa nella lista del 2014 dei siti a rischio nella speranza di ispirare un’analisi più penetrante della valutazione economica dell’industria crocieristica delle grandi navi per la comunità veneziana, in relazione all’impatto negativo che queste imbarcazioni che arrivano da fuori stanno avendo sull’ambiente della città».
Non sono quindi mancante le osservazioni su un problema ben noto in questi ultimi tempi a Venezia come il passaggio delle navi da crociera nel Bacino San Marco e gli effetti negativi che si registrano negli ultimi anni, con un emigrazione dei residenti in terraferma, proprio a causa dell’enorme numero di turisti presenti in città.
Consiglio del WMF? Lo spostamento delle grandi navi a Marghera.
Un monito a livello mondiale quindi, che cerca di alimentare ed aiutare i veneziani, sottolineando il bisogno di estromettere le Grandi Navi dal Bacino di San Marco.
Alice Bianco
[10/10/2013]
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