Villa Herion, un tempo era una fabbrica di maglierie di lana e di cotone a San Cosmo, nell’isola della Giudecca. La dinastia Herion a Venezia risale al 1872, quando i fratelli Christians e Hans iniziarono la loro attività.
La Villa, fino a ieri di proprietà comunale, è da oggi transitata, dopo ripetuti rialzi d’asta all’imprenditore Guido Antonello, che ha avuto la meglio sugli altri due aspiranti e ha acquistato Villa Herion per 4 milioni e 50 mila euro, facendo guadagnare al Comune 1,2 milioni, perché la base d’asta prevedeva un incasso di 2,8 milioni.
La notizia ci dice che il bando d’asta, nelle sue determinazioni, specifica che la destinazione d’uso della Villa sarà residenziale, ma potrà, eventualmente, e solo per brevi periodi, offrirsi all’ospitalità turistica.
Forse, e non per diffidenza, una precisazione dall’Assessora Paola Mar e dalla Giunta comunale, sarebbe di conforto ai cittadini che troppe volte hanno visto trasformare la città in un’offerta rivolta al turismo di lusso.
Su questa vendita, il Consigliere Giovanni Andrea Martini, esprime molte perplessità: “Continua l’alienazione dei gioielli Veneziani, senza una necessità di bilancio”, afferma.
“L’assegnazione all’asta di Villa Herion a un valore molto più basso di quello di mercato è la riprova che si continua a privilegiare l’interesse privato all’interesse pubblico”.
“Le rassicurazioni dell’amministrazione sul fatto che non diventerà albergo, lasciano spazio alla concreta possibilità di trovarci con appartamenti di lusso che verranno poi utilizzati nel mercato dei soggiorni turistici”.
“E si tratta di spazi splendidi. Sia interni che esterni. Un giardino mozzafiato e una residenza bellissima, scelta a suo tempo da Raoul Gardini – prosegue Martini – . Di certo non si tratta di spazi abbandonati al degrado o che necessitano di bonifiche. Quindi nessuna necessità di interventi giustifica la vendita”.
“L’amministrazione continua a comportarsi come un’agenzia immobiliare. Ma, mentre le agenzie spuntano i prezzi al rialzo per assicurarsi utili e assicurarne al venditore, l’amministrazione, invece, vende al ribasso con la piena soddisfazione degli acquirenti”.
“E, al di là dell’aspetto strettamente economico, l’operazione consiste in un’ulteriore sottrazione di spazio pubblico che viene ceduto a privati con un destino che sembra indirizzato ancora una volta al mercato turistico”.
La villa di epoca novecentesca di oltre 5.090 metri, definita da “mille e una notte”, si trova nel cuore dell’isola della Giudecca: l’ex complesso “Herion” è composto da tre ambiti distinti, uno destinato a incubatore d’imprese, che comprende l’ex chiesa di SS. Cosma e Damiano, uno in cui si colloca l’ex convento dei Santi Cosma e Damiano, ora a usi abitativi con accesso dall’omonimo campo, e l’ambito residenziale.
Quest’ultimo è composto da una vasta area verde affacciata sul rio di Sant’Eufemia in cui si colloca la prestigiosa villa restaurata in tempi recenti per adattarla ad abitazione di lusso, Villa Herion, appunto.
Andreina Corso
“L’amministrazione continua a comportarsi come un’agenzia immobiliare.” Sbaglio o chi la guida ha a che fare anche con un’agenzia immobiliare? Come pensiamo possa comportarsi diversamente chi si fregia di essere un grande impresario? Peccato che oltre il ponte della libertà ormai anche a troppi veneziani, che se ne sono dovuti andare o solo se ne sono andati, di questa nostra meravigliosa e UNICA città non importi proprio un bel niente. Che tristezza e che rabbia. Ormai l’amore e il pensiero dei circa 50.000 residenti non interessa a nessuno. Vale solo ed esclusivamente il dio denaro. Da piangere!!!
Maglierie Herion 1886 / 1985