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L’ultima settimana in Veneto: i dati. In rianimazione solo non vaccinati eccetto uno

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Salgono i contagi, sale l’indice di trasmissibilità Rt all’1,67, rispetto all’1.17 di una settimana fa, e crescono anche i ricoveri.
Ma il Veneto conta su una macchina vaccinale in piena corsa, e su dati di ospedalizzazione che, con i nuovi parametri, lo terrebbero comunque in zona bianca.
Tuttavia è stata una settimana difficile, un brutto dejavu per una regione che prima dell’arrivo della variante Delta sembrava intravvedere la luce in fondo al tunnel.
In sette giorni i nuovi contagi sono stati 3.586, 2.783 solo da lunedì 19 luglio.
Nelle ultime 24 ore il report della Regione ha conteggiato 669 nuovi positivi, con una incidenza dell’1,79% sui tamponi eseguiti.
Il totale degli infetti dall’inizio dell’epidemia è salito a 431.333.

Il dato confortante è quello dei decessi, fermi da da alcuni giorni a 11.629.
I ricoverati totali 260, dei quali 242 in area medica, e 18 nelle terapie intensive.
Ad eccezione di un paziente 52enne, con una sola dose di vaccino già ricevuta, tutti gli altri sono soggetti non vaccinati.
A spingere sulla campagna vaccinale potrà essere ora il green pass.
“Dalle telefonate ai call center, registriamo un assalto alla diligenza” per vaccinarsi” ha detto il governatore Luca Zaia.

Il Veneto ha superato in settimana i 5 milioni di dosi già somministrate alla popolazione, la metà della quale ha ormai ricevuto anche il richiamo.
“Le forniture restano costanti – ha aggiunto Zaia – ma il nostro ‘tran tran’ sul livello vaccinale ha visto impennarsi delle richieste” .
Se la settimana scorsa (nei giorni 11-14 luglio) l’incremento di persone vaccinate o prenotate era stato di circa 6-7.000 ogni 24 ore, nei due giorni scorsi si è riscontrato un aumento di +13.000 (ieri) e +20.000 (oggi).

Zaia ha reso noto che vi sono 200mila dosi di vaccini disponibili fino a settembre.
L’obiettivo è di arrivare ad ottobre ad una copertura dell’82% della popolazione.
Intanto un simbolico segnale in controtendenza è arrivato da Vo’, il comune primo cluster del Coronavirus in Veneto: il comune padovano che aveva dato l’esempio con la campagna di massa per i tamponi, oggi vede solo due cittadini su tre vaccinati, e potrebbe esporsi nuovamente al rischio di contagi, perché, stando ai numeri dell’Ulss, mancano all’appello con il siero almeno un migliaio di residenti.

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Mi chiedo perchè il Governo non abbia ancora legiferato per rendere obbligatorio per tutti il vaccino. Se il vaccino non è stato ancora reso obbligatorio per tutta la popolazione, è responsabilità del Governo e di tutta la politica se ci sono queste persone (con questi rapporti) sono in terapia intensiva.

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