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“Tu Chi Sei?”. I racconti dei lettori

"Tu chi sei ? cosa fai a casa mia di notte ?". "tranquillo, mi sono seduto solo per riposarmi..." "Sono le undici, da dove sei entrato?"

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Tu chi sei ?
Tu chi sei ? cosa fai a casa mia nel cuore della notte ?
“tranquillo, mi sono seduto solo per riposarmi un po’…”

Sono le undici di notte, da dove sei entrato… devo chiamare le forze dell’ordine?
“Ma no, stai tranquillo, non vedi che sono solo un povero vecchio… e stanco… di che cosa hai paura, dai Paolo stai calmo ora ti spiego…”
Tranquillo un cazzo, e poi come fai a sapere che mi chiamo Paolo? Ma tu chi sei?

“Io conosco i nomi di tutte le persone della terra, ho una buona memoria e mi ricordo di tutti, soprattutto in questo periodo dell’anno…”
Si si, sarà come dici tu, ma da dove sei entrato? Come hai fatto ? Sei un ladro ?
“Ma quale ladro… sono una brava persona…”
Le brave persone non vanno di notte nelle case delle persone senza essere stato invitato, io chiamo la Polizia…

“Bravo, e poi che cosa gli racconti? Presto venite c’è un signore seduto sul mio divano, si sta riposando, non fa niente di male… Correte ho paura…”
“Pensa, l’altra notte ero a casa di una famiglia, madre, padre e due bambini piccoli, il padre stava picchiando sua moglie davanti a quelle creature spaventate da morire, io stesso ho chiamato le forze dell’ordine, spiegando a loro che cosa stava succedendo, mi hanno risposto caro signore non abbiamo personale da inviare sul posto, anzi mi dica con chi sto parlando, non si può telefonare per questi problemi…”
“Poi, alle sei di mattina sono venuti per portare via il corpo di quella povera mamma, ammazzata dal compagno di tutta la vita…”

Questa è una storia triste, ma non è la stessa cosa, devi dirmi chi sei, hai capito?
“Ma non vedi come sono vestito? non vedi come sono anziano…? ”
Cosa vuole dire come sei vestito? Chi se ne frega?

“Va bene, va bene, ti dirò chi sono, ma ti devi calmare e sederti vicino a me, visto che sono le 11,59 di notte devo fermare le lancette dell’orologio, sei d’accordo?
Ma sei pazzo o cosa? Mi prendi in giro ?
“No, non ti prendo in giro, siediti per favore…”
Ok, ok… mi siedo ma ti do solo pochi minuti e poi chiamo i Carabinieri…

“Io porto i regali a tutti i bambini del Mondo. E’ un lavoro duro, e lo devo fare da solo, tutto in una sola notte, quando ho iniziato la popolazione mondiale era poco più di un miliardo e mezzo, oggi siete quasi otto miliardi, è molto dura…”
Ma cosa ti sei fumato? I regali a tutti i bambini del mondo?? Ma non dire cavolate! E’ impossibile, chiamo la Polizia…

“Aspetta, ti ricordi Paolo quando avevi dieci anni e mi scrivesti la tua letterina per avere un pallone da calcio in cuoio? Ti ricordi che avevi fatto anche un disegno? Aspetta un’attimo, dovrei averla qui con me… ah sì, ecco, l’ho trovata, guarda… la riconosci?”
Cazzo sì, è proprio la mia, non ci sono dubbi, ma come hai fatto? è un trucco?

“No caro Paolo, nessun trucco. Il problema è che oggi i bambini non scrivono più lettere a nessuno, tanto meno al sottoscritto. Credo che la colpa sia dei genitori che hanno smesso di credere, la cosa è iniziata con la generazione nata nel dopoguerra ed è continuata con la rivoluzione culturale del 1968: genitori che volevano abbattere l’ ordine, la religione, e tutte quelle cose che ritenevano inutili, faceva figo crescere i figli dicendo loro che Dio è morto, che il paradiso non esiste. Figurati se potevano dire ai propri figli che esisteva un omino che vestito di rossa, con barba bianca, panciona, andava in giro per il mondo e in una sola notte riusciva a portare i regali a tutti i bambini del mondo…”

Si, va bene, e quindi la colpa è loro ?
“Non tutta, ma una buona parte… ma, aspetta… il bello deve ancora arrivare. Mentre mi demoliscono creano nuovi miti, una nuova tecnologia subdola si insinua, isolando le loro menti in un unico pensiero globale… oggi è più facile credere che esista il mondo di Avatar, uomini bruttissimi, alti più di due metri di colore blu, che vivono sotto gli oceani o sopra monti che non esistono. Credono a King Kong, uno scimmione alto sei metri, credono agli animali parlanti… Pensa, hanno persino stampato sulle banconote “In God we Trust” ma hanno lavato dalle loro menti Babbo Natale…”

Babbo Natale? ma cosa c’entra con noi?
“Ma, Paolo: non vedi come sono vestito? non vedi la barba bianca, il mio pancione, non vedi il sacco con tutti i regali…?”
No, mi dispiace, io sono daltonico, vedo solo in bianco e grigio, da quando sono caduto all’età di 12 anni e ho battuto la testa

“Ho capito Paolo, ma non è colpa della caduta… ormai quasi tutte le persone del pianeta vedono in bianco e grigio, hanno perso tutti i colori meravigliosi di cui è composto l’Universo, sono milioni di milioni, e c’è posto anche per Babbo Natale, basterebbe aprire bene gli occhi…”
Io ci vedo benissimo, ho dieci diottrie per occhio…

“No, non ci vedi bene. Non vedi per esempio che ci stanno raccontando un sacco di bugie tutti i giorni… hai detto a tuo figlio Marco, che sta dormendo, di scrivere la lettera dei suoi desideri?”
Cosa vuoi che li dica… se non ho i soldi per arrivare a fine mese, come posso dire a mio figlio di scrivere una lettera…?

“E qui ti sbagli, stai spegnendo i colori anche a tuo figlio, e lui lo farà con i suoi figli…”.
“Anche se tu non credi che io esista, non ti costa niente mantenere viva la speranza… forse è vero che io non esisto, ma allora con chi stai parlando? Sei qui seduto vicino a me: mi vedi, mi parli, mi tocchi, almeno per questa notte io sono reale…”

Io non capisco più niente, forse è colpa del vino che ho bevuto, ma mi sento strano, non ho più paura di averti trovato a casa mia, spero che quando uscirai userai la porta, anche perché io non ho caminetti… ma dimmi una cosa, non avrai mica le renne che ti aspettano? No perché vorrei farci un giro insieme…

“No Paolo non ho più le renne, ma dimmi una cosa: che lavoro fai?”
Sono trasportatore, ho una barca… porto in giro i regali che acquistano su Amazon…

“Mi vien da ridere, praticamente sono il tuo datore di lavoro?”
E’ vero, caspita… allora tu esisti, sapessi quanti regali devo consegnare questa mattina, e quanti ne abbiamo consegnati in questo mese…

“Hai visto, questa è la prova della mia esistenza…”
Si,si, ma non correre… non è che io ci creda ancora

“Scusa se insisto, tu lavori per una multinazionale che distribuisce tutti i giorni milioni di prodotti in tutto il mondo, giusto?”
Si…

“Ma solo nel mese di Dicembre aumentano in numero esponenziale i doni natalizi, il che vuol dire che milioni di persone acquistano doni on line per fare i regali di Natale, quindi stanno esaudendo i desideri dei propri cari, siano essi bambini oppure adulti sono sempre desideri da esaudire, sei d’accordo?”
In parte, non vorrai mica dirmi che sei stato tu…?

“Certo che sono stato io… ma davvero pensi che un uomo solo possa consegnare a 8 miliardi di persone sparse in tutto il mondo…? Ho dovuto mettermi insieme a qualcuno che aveva il sistema di distribuzione, anche perché come ti dicevo quando ho iniziato io erano un paio di miliardi le persone…”
Mi sa che che sei fuori come un balcone

“Tu sai che ho 1752 anni? ”
No, non la sapevo
“Sai che prima mi chiamavo San Nicola, e che sono nato a Mira?”
Dai, vicino a Oriago?
“No, in Turchia, duecentosettanta anni dopo la nascita di Gesù Cristo…”
Caspita, che storia…

“In quel tempo avevo salvato tre bambine da un orco che le voleva far prostituire, e regalai loro tre giocattoli in oro. Quando le persone lo vennero a sapere decisero di diffondere che io ero amico dell’infanzia, e portatore di doni, poi la voce si diffuse e arrivo nell’Europa del nord e divenni uno che portava doni nel periodo del solstizio d’inverno sopra un cavallo alato…”
Davvero impressionante, ma allora sei più famoso di Messi?

“Aspetta, aspetta… adesso arriva il bello: nel seicento la tradizione arriva a New York che allora si chiamava New Amsterdam in quanto erano tutti Olandesi e così San Nicola diventa Sint Niklaas ovvero Santa Claus che diventerà lo spirito del Natale Americano…”
Forte, non ne sapevo niente, nessuno mi ha mai raccontato questa storia

“Ma non è ancora finita, il mio vestito era verde, la mia barba era scura ed ero magro. La vera svolta arriva quando nel 1931 un signore che aveva inventato una bibita che non era apprezzata dai benpensanti, i quali pensavano facesse male alla salute, pensò di usare il sottoscritto per la pubblicità, trasformandolo in quello che sono oggi: abito rosso, barba bianca spumeggiante, grassottello… una vera furbata per farmi diventare il simbolo del consumismo, sai chi era quel signore?”
No di certo, non lo so

“Era il proprietario di quella che diventò la bibita più famosa al mondo… fu lui farmi passare per un personaggio al servizio dei consumatori, ben presto diventai più famoso del bambin Gesù…”
Ma dici sul serio ?

“Certo, io portavo i doni, mentre lui no, figurati che casino mi hanno creato… è da allora che sono andato ad abitare in Lapponia, sperando di stare tranquillo. Poi, non so come, hanno trovato il mio indirizzo e mi hanno tempestato di richieste, gli ordini arrivavano da ogni parte del mondo, così ben presto mi dovetti attrezzare, trovai otto renne disposte ad aiutarmi negli spostamenti e un gruppetto di Elfi e di Gnomi per costruire i regali”. “La mia forza erano i genitori che credevano in me, e così facendo aiutavano i bambini a credere a Babbo Natale, credendo in me avevano una speranza che il bene esistesse…”

“Ma, piano piano, i genitori sono cambiati, o li hanno convinti che non è vero, che sono loro che portano i regali, che sono loro che spendono i soldi, per i loro regali, pensando di fare bene hanno distrutto la fantasia dei loro bambini, che mi aspettavano nella notte magica offrendomi una tazza di latte caldo e dei biscotti… oggi come vedi sono arrivato a casa tua è non ho trovato nessuno ad aspettarmi, né latte né biscotti… tu mi hai trovato perché hai la prostata che non ti funziona e sei andato al bagno…”
No mio caro, la mia prostata funziona benissimo, ho solo sentito dei rumori e pensavo fosse un ladro, e non so ancora se tu lo sia o meno…

“Sai, da noi in Lapponia c’è un cartello scritto in Finlandese all’ingresso della città che dice ‘Alla vasta lasten enelmia’ ”
Ah, ecco adesso ho capito tutto… ma mi prendi ancora per i fondelli ?
“No, tranquillo. Vuole dire semplicemente ” Non rubate i sogni ai Bambini ” non ti sembra bello?”

Bellissimo, ma per favore arriviamo alla fine ora? Sono stanco e vorrei ritornare a letto, mi devo alzare alle quattro, su da bravo per favore…

“Ok, mi devi scusare, era da molto che non parlavo con qualcuno, se mi permetti vorrei chiederti di non dire niente a Marco, lui crede ancora che io esista, e mi ha scritto una lettera meravigliosa, non mi ha chiesto regali, mi ha solo chiesto…. non so se to posso dire…”
Devi dirmelo, è mio figlio

“Lui mi ha chiesto di dirti che gli piacerebbe stare più tempo insieme a te e alla mamma, che non ha bisogno di giocattoli, o telefonini, o di essere vestito con grandi firme. A lui interessa il vostro Amore per lui, e se lo chiede a Babbo Natale è una cosa seria, perché vuole dire che non ha nessun altro con cui parlare, quindi come ti dicevo ” Olen olemass, joten olen “.
Ancora?? non capisco la tua lingua….

“ESISTO QUINDI SONO…”
Anonimo

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