L’operaio sembra essere un lavoro che nessuno vuole più fare da noi.
Cerca operai da oltre un anno, ma pare una cosa impossibile. Inserirsi nelle liste da presentare alle scuole professionali per attingere ai neodiplomati è inutile, le inserzioni sui giornali non sono servite. Ora, a fronte dei rischi sempre crescenti di dover rinunciare a importanti commesse internazionali, ci riprova con un appello a pagamento su un quotidiano locale.
Angelo Zanon, titolare e fondatore di Minuterie Zanon, di Vazzola (Treviso), specializzata nella produzione di componentistica di precisione al tornio, cerca tre addetti per l’attrezzaggio dell’utensile a controllo numerico, da assumere immediatamente, a tempo indeterminato e con il contratto nazionale dei metalmeccanici.
“Lo sto facendo dall’anno scorso e senza esito – spiega Zanon all’ANSA – e il quadro sta peggiorando. Dei miei 20 dipendenti quasi tutti vengono dall’Est europeo, lì c’è una cultura diversa. Qui alla fine dell’Ipsia o dell’Itis i ragazzi vanno all’università, quei pochi che ci rinunciano sono contesi da decine di aziende come la mia. E’ una questione di generazione,
questi lavori non li si vogliono fare”.
E così, aggiunge l’imprenditore, “si distrugge un po’ alla volta l’impianto industriale che ha rappresentato la fortuna del Nordest”.
Soluzioni? “Dato che la risposta non la sanno trovare in Regione, allora bisogna che provenga da Roma. Dove però si preoccupano solo di reddito di cittadinanza. Di fronte a un mercato globalizzato, dove devi dare risposte a richieste che arrivano da una settimana all’altra – si chiede Zanon – com’è possibile aspettare che si formino ragazzi in scuole i cui corsi durano quattro o cinque anni?”.
A mio avviso non centra nulla contestare il Reddito di Cittadinanza . Non é questo il problema. L’imprendere parla di Contratto Nazionale, presumo quindi Sindacale… Quanto ammonta? Riuscirebbe una persona a mantenerci una famiglia? Bisogna sfatare definitivamente il concetto che un lavoratore “manuale” debba essere pagato meno di un impiegato. Gli stipendi in Italia sono i più bassi in Europa e siamo sempre fermi alle otto ore giornaliere, come alla fine dell’800. Pagare di più… Questa é la via.