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La tragedia del bus di Mestre: le quattro strade delle indagini

La tragedia del bus di Mestre: il Procuratore Generale Bruno Cherchi fa il punto sulle indagini. Quattro le strade principali da cui ci si attende risposte per chiarire davvero l'accaduto.

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Tragedia del bus di Mestre: le ultime novità sono state presentate dal procuratore Bruno Cherchi nel corso di una conferenza stampa.
La prima è la decisione di eseguire ulteriori accertamenti autoptici sul cuore del conducente. Si tratta di un ulteriore accertamento per coprire ogni ipotesi ed evitare che alla fine possano restare domande senza risposta. Si tratterà di un accertamento eseguito da un consulente particolarmente esperto in tema di valutazione cardiaca. E’ evidente, da parte della procura, la volontà di escludere senza possibilità di dubbio l’attacco cardiaco dell’autista, dato che indiscrezioni in fase preliminare avevano escluso il “malore”.

Il secondo elemento di fondamentale importanza si può ritenere senza dubbio la “scatola nera” dell’autobus. Il dispositivo è stato consegnato agli esperti per l’estrazione dei dati. Da quanto ci si aspetta, essa conterrebbe la registrazione delle immagini delle due videocamere interne del pullman. Si tratta di attimi cruciali per capire cos’è successo a bordo del mezzo nel momento in cui l’autobus ha cominciato a strisciare il guard rail.

Al perito è stato consegnato anche il cellulare dell’autista. L’incarico del PM, in questo caso, è quello di verificare se fosse stato in uso nei tragici momenti della caduta dal cavalcavia. Tutte le parti hanno nominato propri consulenti per le perizie.

Un altro fronte su cui si muove la Procura è quello dell’acquisizione di tutta la documentazione inerente la proprietà, i lavori di ristrutturazione e tutta la storia del ponte, assieme a permessi, concessioni e documenti sulla viabilità, conferma il Procuratore.

Bruno Cherchi ha anche confermato che sarà disposta una consulenza per verificare eventuali avarie del bus. I dati su funzionamento, velocità, eventuali guasti o problemi elettrici, sono conservati in un server a Francoforte, ma sono accessibili anche via cloud, dunque potrebbero essere acquisiti presto.

Il Procuratore ricorda che ogni ipotesi di approfondimento verrà percorsa, ma per farlo i tempi si allungano per le molte notifiche a tutte le parti coinvolte. Ricorda, inoltre, che al momento ci sono tre indagati: “Indagati, non accusati…”

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  1. Non ci sono quattro strade, ci sono 21 persone morte, le quali devono essere risarcite assieme a tutte persone ferite, e ai loro famigliari, e vanno risarcite subito, poi di di sarà la colpa sono solo c***i vostri, sbrigatevela tra di voi. Shylock the first

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