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Tornitura: tutto quello che devi sapere su questa lavorazione

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Che cos’è la tornitura

La tornitura è una particolare tipologia di lavorazione meccanica che consiste nella lavorazione di un pezzo tramite l’asportazione di un truciolo.

Questa operazione viene realizzata soprattutto quando si desidera creare dei pezzi dalla forma particolare come, ad esempio, conica o sagomata. Inoltre, gli oggetti realizzati presentano delle specifiche scanalature, dei filetti e dei piccoli fori.

I passaggi principali nel processo di tornitura sono la sgrossatura e la finitura. Durante la prima fase vengono rimossi i materiali in modo grossolano, mentre el corso della seconda fase il pezzo viene modellato in modo preciso e su misura, così da portarlo alla forma, alla dimensione e rugosità previste nel progetto.

Per eseguire questo tipo di operazione viene utilizzato un particolare macchinario, detto tornio, che prende il nome proprio dalla tipologia di lavorazione.

Come si effettua la tornitura

Durante la lavorazione meccanica di tornitura è possibile lavorare diverse tipologie di materiali tra cui metallo, plastica, legno o pietra.

Qualsiasi sia la tipologia di materia prima utilizzata, questa viene posizionata sulla macchina, fatta ruotare e, tramite un apposito strumento di taglio, avviene un movimento tra gli assi che consente di creare i vari diametri e le profondità all’interno del materiale stesso.

L’attività di tornitura si può realizzare sia dalla parte esterna del cilindro che da quella interna. In quest’ultimo caso si parla di foratura.

In entrambi i casi è possibile realizzare parti tubolari con geometrie diverse.

Le operazioni di tornitura si effettuano sull’apposito macchinario, denominato tornio, che viene ancora considerato una delle macchine più antiche. Queste possono essere di vario genere come, ad esempio: tornitura rettilinea, conica, profilatura o scanalatura esterna.

Tramite questa attività di tornitura si possono realizzare forme di vario tipo, dritte, curve, coniche o scanalate.

Per questa tipologia di lavorazione si usa un taglio a punto singolo.

In alcuni casi, la tornitura viene utilizzata per un processo secondario, ovvero quello di aggiunta o perfezionamento di precise caratteristiche su oggetti creati con altre tecniche. Grazie alle numerose tolleranze e alle finiture superficiali che il processo di tornitura garantisce, questa lavorazione è perfetta quando si vogliono aggiungere delle caratteristiche rotazionali di precisione a un oggetto la cui forma base è stata già realizzata.

Le operazioni di tornitura realizzabili sono tantissime e si può partire da diverse tipologie di materiale. Tutto dipende dai bisogni e dalle caratteristiche dell’azienda che utilizza tale tecnica.

Sotto questo punto di vista, le lavorazioni di tornitura dei metalli sono una metodologia tecnica fondamentale nel settore industriale per la realizzazione di particolari meccanici.

E’ infatti considerata una modalità di realizzazione molto comune, dato che il suo obiettivo è la riduzione delle dimensioni del materiale e la creazione di una forma specifica.

Le diverse tipologie di tornitura

Le tipologie principali di tornitura sono tre:

  • verticale,
  • CNC,
  • plurimandrino.

Quella verticale è abbastanza particolare. Il tornio, infatti, viene ruotato di novanta gradi e avviene con il mandrino orientato in modo verticale. Questo tipo di impostazione permette di ridurre le tempistiche grazie alla possibilità di eseguire i vari processi in un unico ciclo.

Ci si avvale della tornitura verticale quando le dimensioni dell’oggetto da modellare non consentono l’installazione orizzontale. Questo tipo di approccio, quindi, permette di creare dei componenti di grandi dimensioni ed è particolarmente indicata anche per la realizzazione di grandi quantità di oggetti di forma rotonda.

La tornitura CNC, acronimo che sta per Computer Numerical Control, è una tipologia di lavorazione che viene eseguita tramite un tradizionale tornio, ma tutto il processo è automatico grazie all’utilizzo di un computer.

Nel corso di questo tipo di lavorazione, la barra metallica viene posta sul mandrino del tornio a controllo numerico. Nel contempo, l’utensile lavora all’asportazione del materiale e permette di realizzare le forme previste dal progetto. I pezzi vengono così creati velocemente utilizzando gli strumenti automatizzati.

In particolare, nella tornitura CNC ogni passaggio è automatizzato. Il compito dell’operatore è esclusivamente quello di inserire all’interno della dashboard del software i dati relativi al progetto. Inoltre, interviene anche nel caso si presentino delle problematiche o dei guasti nel corso della lavorazione.

Grazie a questa tipologia di tornitura si può ottenere maggiore precisione e la ripetibilità della lavorazione, elementi che rendono la tornitura CNC perfetta per le produzioni in serie.

Infine, la tornitura plurimandrino: si tratta sempre di una lavorazione automatizzata che permette di modellare vari componenti allo stesso momento. Il suo funzionamento prevede la presenza nella testa di più mandrini porta-pezzi. Questi ultimi ruotano con diverse velocità. In questo modo, si possono lavorare più pezzi e si riducono notevolmente le tempistiche di produzione.

Quali competenze servono per essere un tornitore

Per poter svolgere il ruolo di tornitore servono dei titoli ben precisi, come un diploma o una qualifica professionale a indirizzo meccanico.

Le competenze, quindi, devono essere di tipo tecnico-professionale. Occorre conoscere i diversi tipi di tornitura, gli scalpelli utilizzabili e come usarli per ottenere il tipo di lavorazione richiesta.

Le conoscenze meccaniche sono altrettanto importanti; queste infatti servono a comprendere il funzionamento del tornio e a sapere cosa fare quando si verificano delle problematiche o dei guasti al macchinario.

Quando si usano torni automatici è fondamentale possedere conoscenze e competenze in campo informatico ed elettronico. In più, si devono anche avere nozioni che riguardano i materiali utilizzati, così da ottenere lavorazioni precise.

Dopo la formazione teorica, determinante è una fase di apprendistato che deve essere svolta sotto la supervisione di collaboratori dalla lunga esperienza e altamente specializzati.

Inoltre, un buon tornitore deve anche conoscere le norme di sicurezza e rispettarle, utilizzando regolarmente i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).

Per riassumere, possiamo affermare che per essere riconosciuti “tornitori” si devono avere le seguenti competenze:

  • Saper leggere un disegno meccanico;
  • Utilizzo di torni manuali e automatici;
  • Conoscenze nell’ambito delle lavorazioni industriali;
  • Utilizzo di strumenti di misura;
  • Capacità di manutenzione meccanica;
  • Manualità;
  • Precisione e affidabilità;
  • Lavorare in team e seguire le direttive.

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