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“Venezia morirà… ma non per colpa del mare…”. La lettera

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Non sono un veneziano, ma lo sono “nel cuore”.
Abito a Treviso e per molti anni, per amore verso questa città, l’ho visitata tutte le settimane in orari non proprio consueti: arrivavo in città alle 5 del mattino per perlustrarla e “godere” della sua bellezza lontano dal via vai dei troppo turisti.
Ho parlato con cittadini, commercianti, artigiani, artisti etc.

In tutti questi anni mi sono fatto questa convinzione:
Venezia è destinata a morire.
Non nel senso che sprofonderà o verrà inghiottita dal mare (magari questo accadrà ma speriamo avvenga molto in là)
Venezia morirà perché è una “gallina dalle uova d’oro” e verrà svenduta in nome del denaro.

Venezia morirà perché perderà tutti i suoi abitanti (tranne quelli interessati a fare denaro con i turisti). Morirà perché i giovani oggigiorno preferiscono la casa con il giardino, l’auto, i centri commerciali, le discoteche, tutto ciò che il mondo offre e che il paese di Venezia (Venezia NON è una città… è un paese…piccolo….e scomodo).

Ieri sera ho visto, al cinema, il film documentario “Lagunaria” realizzato da un regista veneziano.
Bello…peccato che il film non tocchi mai questo punto.
Venezia sta cambiando. Si sta spopolando e via via l’abbandono porta con sé cultura, tradizioni, sapere popolare….porta con sé una Venezia che andrà perduta.

lettera firmata

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62 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

    • Adoro Venezia e l’animo gentile dei veneziani che esiste ed e’ autentico.Capisco che a volte siano esasperati dalla maleducazione di un certo tipo di turista che non coglie l’anima del luogo, ne fa solo consumo . E certe bravate volgari, come qualche settimana fa, il tuffo nel canale dal terzo piano, sfregiano la citta’. Come la sfregia una mentalita’ da grandi numeri, che passa dalle grandi navi a zonzo ad un commercio/smercio di basso livello. La soluzione e’ in una mentalita’ amministrativa piu’ selettiva (che non significa inospitale, anzi il contrario) tale da riconoscere come fondamentali l’unicita’ del luogo ma anche la vivibilita per chi ci e’ nato. E’ giusto e umano che una tale bellezza sia accessibile, non e’ umano ma solo volgare che una tal bellezza sia vissuta e lasciata vivere come un luna park. Sono convinto che un turismo piu selezionato e responsabile troverebbe i veneziani stessi contenti di ospitare ….ma in senso veneziano cioe’ conscio di una bellezza e di un valore unici al mondo. Marco Vizzardelli

  1. Pensate per un solo istante se si potesse decidere che le case a Venezia possono essere solo dei veneziani, e che chi ha comprato casa a Venezia se non veneziano e residente in città dovesse vendere la casa ad un veneziano, con superbonus al 110 % alle giovani coppie, se chi è proprietario di negozi a Venezia ma non veneziano dovesse vendere il negozio ad un veneziano a prezzo di mercato, sempre con 110% , potrebbe aprire un negozio di vicinato, pensate se i supermercati non potessero più aprire in città, ma solo in terraferma, pensate se ha Venezia abitassero diciamo 30 mila famiglie di veri veneziani, con un’amministrazione autoctona, che conosca davvero la città, una città con negozi di ogni genere come era nel passato, non servono 100mila abitanti perchè una città sia viva, ma una città viva per chi ci abita, e chi vuole venire ben venga, ma alle nostre condizioni, come visitatore, non come padrone a casa nostra, leggo di persone che si incazzano perchè arrivano 80 mila persone al giorno, pensate se fossimo 120 mila residenti come in passato come sarebbe la nostra vita. Tanto non potrà mai cambiare qualcosa, quindi avanti con le offese, non siete capaci d’altro. Shylock the first

  2. Schifo totale, a partire dai mestieri più in vista, come i gondolieri, che si passano il lavoro da padre in figlio, cugini, parenti ecc.ecc tutta gente che non vive a Venezia ma in provincia, questi super benestanti che pure si lamentano, bar a Venezia con costi proibitivi, un caffè ,10 Euro e ti trattano anche da pezzente, dicendo che se non puoi permetterti un caffè a Venezia vai berlo a Mestre … AFFITTI.!!! Solo per pochi, devi avere un reddito molto alto per potere affittare un alloggio a Venezia, servizi molto costosi, del resto asporto rifiuti non è semplice farlo, ma comunque nei secoli lo sempre fatto quindi niente di impossibile, Costi degli Immobili PROIBITIVI !!! Botteghe artigiane MORTE COMPLETAMENTE!!! non si trovano più, piccoli negozi di alimentari, ciabattini, fornai, frutta e verdura, trovi solo qualche Bar con prezzi da strozzini, Spritz e Ombre a 4 /5 Euro…Come già letto in qualche commento precedente, molti che hanno la residenza a Venezia, non ci vivono, la tengono solo per un fattore di LUCRO.!!! Quindi è giusto che Venezia e tutti i Veneziani, vadano a quel paese, perché non si sono mai preoccupati in modo serio, della loro Citta, e del buon vivere dei veri residenti, ma hanno trattato questa Citta come una Vacca da mungere, fregandosene del resto, della serie morte Tua vita Mia ..Detto questo, e giusto che la Citta venga smembrata e venduta ai Cinesi ..Tanto al Popolo Veneziano Veneto Sucon !!! Ghe interessa solo i SCHEI..!!! E la BMW nuova per il figlio deficiente mezzo tossico di turno…Quindi alla luce dei fatti, ben venga un era di crisi, e povertà assoluta per la Citta e Tutti i Veneziani, con un fuggi, fuggi generale, di chi ci lavora, e con un azzeramento totale del turismo, sperando che il Popolo Veneziano scenda dagli scranni, e viva con un poca di più UMILTA.!!

    • Che stronzate dici, io faccio il panettiere, sono dipendente, vivo in affitto, sono nato e lavoro a Venezia, il caffé si beve a Venezia come i altre citta a €1.20….e lo spritz lo trovi con prosecco anche a 3€….e con questo offendi noi pochi veneziani che ci vivono con sacrificio e continuano a farla sentire ancora un poco viva, vivi bene con le tue idee e buona Pasqua

    • Veneziana e d’accordo in parte col signore che scrive la lettera: Venezia sta morendo perché le persone si, forse in parte preferiscono la terraferma per le comodità ma in parte ci si devono trasferire perché è difficile quasi impossibile trovare casa in affitto da residente (e non da foresto, in quel caso è più semplice) o da acquistare. Vivo in un buco di casa per 500 euro (costo quasi introvabile in città) e si, mi sono molto adattata…in terraferma a quel prezzo qualcosa più bello e grande molto probabilmente lo troverei ma resto qui perché lavoro qui e perché Venezia è bella ma ogni giorno diventa più difficile viverci, slalom tra i turisti assicurato, brutti negozi di paccottiglia, take away a go go e tante altre cose dette e ridette. Quindi si, Venezia è innegabilmente bella, è bello vivere una città a misura d’uomo, in cui si cammina e si incontrano gli amici per strada…quando però non si perdono tra la folla di turisti… peccato, perché in quei rari periodi all’anno (sempre più rari) in cui non è invasa, è proprio la città più bella del mondo.

  3. Senza veneziani ,Venezia muore. È matematico. Chi dice che con 30.000abitanti si starà meglio, è solo qualcuno che odia la gente e pensa che avrà più spazio. Anzi ne avrà meno. Io ho ricordi di sestièri affollati di veneziani, negozi di salumerie, frutti, e i biavaroi con la People veneziana in movimento. S. Elena l ultimo quartiere prima del Lido era vivissimo e illuminato. Oggi al crepuscolo è buio e vuoto. Non è che meno abitanti vuol dire stare meglio. È questo turismo che soffoca.

  4. Venezia è già morta da molti anni. Gli anziani sono ormai quasi scomparsi e nn in c’è tutela di una cultura, come quella della serenissima, che viveva il mare come un marito vive con la moglie. Venezia dovrebbe avere uno statuto speciale per il fragile equilibrio su cui si posa . Ormai la città è diventata una “grande Disneyland” come gli stessi veneziani, da lontano, ammettono. Non è più una città ( vedi 49999) . Quando cadrà a pezzi e costerà troppo mantenerla la svenderanno a popolazioni asiatiche che già ne detengono gran parte. Io , da veneto, mi domando: è questo quello che vogliamo?

    • Ma guardi ha scritto tante assurdità,io vivo in affitto a Venezia ,faccio un lavoro normalissimo,sto crescendo mia figlia da sola e sono felice di farla crescere in una città meravigliosa come Venezia.
      Il caffè costa € 1,20 come in tutte le città ed in bacari ed osterie si mangia e beve a pochi soldi .

      Anche generalizzare sui gondolieri è sbagliato , io ho amici che sono diventati gondolieri ,senza avere nessun gondoliere in famiglia, non esiste più il passaggio da padre in famiglia …ma bisogna passare un esame pubblico !

      La lascio al suo delirio,che non corrisponde assolutamente alla verità dei fatti !

      • ma che ca… dice ?? E da dicembre scorso, grazie all’ennesima concessione di questo comune, che le licenze da gondoliere passano da padre a figlio. Da questo si vede che lei continua a scrivere in malafede

    • Ma guardi io sono veneziana, vivo in affitto, sotto casa c’è panificio,macelleria,calzolaio,fruttivendolo poco distante Ortis, un altro macellaio , panifici ,la Beppa ecc ,in più per frutta e verdura la possiamo avere direttamente dai coltivatori di Sant’Erasmo per non parlare del pesce freschissimo.
      A Venezia si vive bene anzi benissimo, ho vissuto in altre città ma qui la qualità di vita è molto alta ed è per questo che qui ci stiamo facendo crescere i nostri figli, che possono giocare liberamente tra Campi e Campielli e vogare in laguna.
      Venezia è ancora viva,non è Disneyland e noi veneziani ci siamo ancora !

  5. Mi spiace molto leggere queste notizie…io sono un Veronese….vengo spesso a Venezia per motivi personali…ho cominciato a visitarla in maniera assidua da quando ho conosciuto Alberto Toso Fei e Desi Marangon tramite i suoi video Venezia i un minuto….ho comperato molti dei suoi libri e più li leggo e più mi innamoro di Venezia.
    Durante alcune mie visite ho visto molte case chiuse….abbandonate…non nascondo che mi dispiace ma….lo dico con il cuore in mano….purtroppo i prezzi per gli affitti e la compera sono proibitivi.
    Secondo un mio pensiero…chi decidesse di venire ad abitare i proprietari lo stesso Comune dovrebbe agevolare chi vuole venire a risiedere a Venezia.
    Incentivando anche gli stessi residenti…purtroppo come in tutte le città come anche a Verona, pensano a fare cassa.
    Mi spiace che molte volte non vengano ascoltate le problematiche.
    Io a Venezia ci verrei ad abitare❤️❤️

    • Io sono veneziana, vivo in affitto ed in questa meravigliosa città ci sto facendo crescere i miei figli!
      Non tutti i residenti pensano a far cassa ecc, e questo signore di Treviso scrive tante cose insensate ed offensive per noi veneziani che amiamo e viviamo la nostra città quotidianamente.
      Vivere a Venezia è un privilegio,la qualità di vita è alta, si vive nel bello …i bambini possono giocare tra Campi e Campielli, la socialità è semplice ma viva, si può avere frutta e verdura direttamente dai coltivatori di Sant’ Erasmo , pesce fresco ….viviamo in una laguna che dal punto di vista naturalistico è un ambiente unico a portata di Remo …ci sono i bacari ed osterie autentici dove si mangia e beve a poco , a dieci minuti di barca la bellissima isola del Lido…noi giovani ci siamo e ci stiamo facendo crescere i nostri figli, quindi che questo signore di Treviso pensi alla sua di città,visto che di Venezia non capisce molto non vivendola

  6. Venezia è diventata un affare per pochi non certo per i residenti e finché sarà un affare, cioè, finché si incentivera’ il turismo invece che i residenti e tutto il tessuto di cui Venezia era ricca, artigiani, piccole botteghe eccecc a scapito di attività prettamente rivolte al turismo, finti bacari, b&b, Hotel, pseudo trattorie, botteghe grandi firme per ricchi russi, cinesi e giapponesi, botteghe di paccottiglia ecc, Venezia faticherà a tornare ad essere la citta’ lagunare di cui andavamo fieri. Comunque state sereni che non cambiera’ niente anzi le cose peggioreranno. Buona giornata.

  7. Ma se la già di suo Venezia è unica ,per tutto ovviamente è particolare pure per i servizi e divertimenti vari, alla base se spariscono pure tutti quei negozi che aiutano un residente a vivere e, e vengono sostituiti da kebabbari..pizza e gelati…di bassissima qualità….e….DIVIETO DI CASE PER RESIDENTI….cosa vogliamo pretendere?….ormai è finita..siamo sotto 50.000….ma nettamente meno c è gente che ha la residenza ma non abita più qui…10 anni fa bisognava mettere un tetto agli affitti TURISTICI…che non avrebbe permesso di ricavare più di un affitto al mese COME AD UN RESIDENTE….e tutto questo non sarebbe successo…ora mai i iziamo a fare i conti cin vagonate di ogni tipo..e di notte…diventa come quei borghi abbandonati….ne vedremo.delle belle..aime!!!!

  8. Forse i veneziani andranno via dal centro storico per i motivi che Lei ha elencato, ma Venezia continuerà ad esistere,con o senza sindaci di sinistra o destra incapaci di governare, tengo a precisare che lo stesso problema riguarda l’Italia tutta, muoiono 12 persone e ne nascono 5, avanti di questo passo prima sparira il paese. Poi che lei venga alle 5 del mattino a vedere come viviamo noi, beh ! potrebbe restare a letto a riposare, e caso mai venire di girorno, spendere un po di soldi per aiutare i veneziani che resistono, con chi parla alle 5 del mattino ? chi le dice che con 30 mila residenti Venezia non possa stare meglio ? la città metropolitana è un progetto della sinistra che ci ha portato alla globalizzazione, nella botte piccola c’è il vino buono. Shylock the first

    • Che accozzaglia di sciocchezze inenarrabili. Venezia dava il meglio di sé con 70/80 mila abitanti di conseguenza con più scuole aperte più lavori veri, ospedali e tutto ciò che concerne la residenzialita e una città normale.

      • jj, sia gentile veda di andare a fare, “dove deve andare” , senza che la mandi io,Lei scriva le sue verità senza offendere chi esprime un pensiero diverso dal suo, come si permette di definire ” acozzaglia di schiocchezze ” chi è Lei per poter dare dello sciocco ad altre persone ? sono libero di pensare che con 30 mila residenti, solo veneziani nati e cresciuti a Venezia, le case ” niente foresti “solo ai veneziani, e tutto il resto del mondo fuori, se vuole venire deve pagare salato, non ci servono tanti ospedali, a noi basta l’Ospedale Civile, le scuole sono più che sufficenti, non sono le scuole che mancano, ma bravi insegnanti, lavori c’è ne sono per tutti, basterebbe che avessero voglia di lavorare, comunque Lei presumo da come scrive è un dipendente pubblico, con stipendio garantito. Shylock the first

        • Proprio oggi sono giunto alla conclusione che non resta che ficcarsi tutta la questione dei turisti e dello spopolamento e di Venezia sott’acqua…in quel posto! Tanto non si riuscirà mai a venirne a capo: ci sono interessi economici troppo grandi. I Veneziani vendaria anca so mare e quando Venezia sarà sotto acqua di 10 metri i cinesi se la compreranno per una piotta e ci metteranno i corridoi subacquei e la metro in Canal Grande.
          Ecco come la penso.

          • Penso, e con amarezza, che quello che ha scritto, da vero Veneziano, Alex sia proprio da condividere…

    • Le ho detto che arrivavo alle 5 del mattino ma non le ho detto a che ora tornavo a casa….
      Per notare ciò che ho descritto non serve abitare a Venezia. È sufficiente osservare come cambia la città, contare quanti negozi di “pelletteria” e bar cinesi sono stati aperti fino ad oggi, oppure contare quanti esercizi commerciali sono stati aperti solo per fare comodo ai turisti, parlare con i suoi cittadini (quei pochi che sono rimasti).
      Ciò che desidero evidenziare è che chi lascia la città porta con sé la storia, la cultura e le tradizioni della città.
      Anni fa ho fatto una ricerca sulle “pietre sbuse”. Ho rivolto questa domanda ad anziani veneziani: quasi nessuno sapeva di cosa stessi parlando…

    • Non so a chi rispondere così lo faccio al primo che mi capita. Avete ragione ed avete torto tutti. Siete tutti (o quasi) amareggiati per uno stato di cose assolutamente comune a quasi tutte le città del mondo. Tutti vorremmo vivere a Sangrilla’ ma no è possibile, pertanto cerchiamo il meglio del luogo in cui viviamo e spendiamoci per correggere e migliorare quello che riteniamo non consono o scorretto. Mettiamoci del nostro, mettiamoci la faccia senza piagnucolare, non pretendiamo che altri facciano per noi quello che titeniamo giusto. Diamo tutte le colpe sl turismo senza renderci conto che senza quello saremo alla fame. Quante persone si possono permettete di vivere al Danieli o di acquistare un vaso di Venini o di Moretti? Perso poche perciò dobbiamo tenerci quello che passa il convento: il turista medio. Diamo invece a lui il buon esempio utilizzando una lingua (il venexiano va benissimo) senza bisogno di turpiloqui, non lasciamo sacchi di immondizia in giro per la città ad ingrassare i gabbiani, non buttiamo frigoriferi nei canali, ecc. Solo allora potremo arrogarci il diritto di critica.
      Io sono un venexiano che può vantare molte generazioni in laguna, con parenti gondolieri e regatanti con genitori e avi maestri vetrai a Murano ma che per stranezze della vita mi sono dovuto allontanare dalla mia città. Ci torno ogni volta che posso e cerco di viverla da vero venexian, amandola, scoprendola e qualche volta perdonandola.
      Buoa Venexia a tutti

  9. Ma cosa state dicendo , Venezia muore perché non è amministrata da una classe politica economica sociale veneziana. Se arriviamo al punto che produzioni cinematografiche inglesi, collocano i veneziani “tipo” attori che parlano in napoletano con conformazioni estetiche facciali partenopee. Manca una classe dirigente veneta, ma se abbiamo avuto sindaci dietro indicazione della segreteria romana del PD. Ma per favore.

  10. Una inesattezza: anche chi subisce il turismo, ma vive in casa propria, difficilmente lascerà Venezia. Anche se la città è scomoda, difficoltosa. Pensate che i supermercati non recapitano la spesa a domicilio (non si pretenderebbe gratis), mentre in terraferma lo fanno (anche se è praticamente inutile), non si trovano piu’ artigiani, ecc. Per il resto, nonostante abbia solo graffiato la superficie del problema, non posso dare torto all’estensore della lettera.

  11. è una vita che.diciamo che.Venezia sta cambiando in peggio da quando tanti piccoli negozi sono passati in mano ai cinesi per non parlare dei bacari e alcuni bar .il sindaco fa bene a controllare il numero dei turisti e dei proprietari di b& b ma bisogna avere polso di ferro…. auguri
    ……

  12. Ha ragione ed è sotto gli occhi di chi vuole vedere, certamente non può vederlo chi viene solo il fine settimana con gli occhi di chi vuole farsi un giro e non fa caso al tessuto sociale, al bar che è lì da 40 anni, al panificio, l’alimentari, il mercato… pezzi di abitanti che vengono intimati a fuggire, nel mentre anziché salvare il salvabile, si sfrutta il vendibile, non ci sono più case, servono a fare bed and breakfast, i palazzi sono alberghi e negozi di alta moda, non ho mai visto un veneziano vestito firmato.

  13. A parte la banalità degli argomenti e del modo in cui sono trattati la diagnosi probabilmente è corretta.
    Il problema è la domanda che mi pongo è questa: che effetto può avere nel lungo periodo la ripetizione all’infinito di una quotidiana invasione insostenibile, delle serenate insopportabili nei canali, dello spettacolo dato dalle carovane di taxi lanciate a tutta velocità in canal grande cariche di orientali inebetiti che guardano dentro i loro cellulari senza vedere Venezia? Personalmente, e dio sa quanto ho amato e investito in questa città, so che non invecchieremo qui. E sto facendo faticosamente pace con questa idea.

    • Luca ti parlo come se fossimo amici anche se non ti conosco, sono esattamente nella stessa tua situazione. Ho investito tutto e non ho più niente per aver scelto di restare qui, dove sono nato. Sono ancora in affitto quando a Mestre ora, a fine vita, avrei una proprietà mia. Proprio ieri ho detto al mio commercialista (che ha lo studio a San Bortolo) che forse sto per arrendermi, ora che sono “anziano” e lui mi ha detto le parole che ora dico a te: “Non mollare, a Mestre no, in terraferma no… siamo nati qui… restiamo a Venezia”. Ripetiamocelo come se fosssimo un gruppo di amici ormai. Resistiamo, devono cambiare le cose prima o poi … ciao

        • Nell’ex capitale della Repubblica Serenissima i gondolieri cantano ‘o sole mio’ (magari remando nella nebbia) a turisti totalmente incapaci di capire dove si trovano nel mondo. Cosa vi aspettate se i veneziani per primi svendono così la propria cultura secolare?

      • Guardi io sono giovane ,vivo a Venezia in affitto , ci sto facendo crescere i miei figli ….e non cambierei Venezia con nessun’altra città al mondo,la qualità di vita qui è altissima e non più cara che in altre città.in più qua possiamo avere frutta e verdura locali da Sant’ Erasmo ,pesce fresco ecc ecc
        La laguna poi è unica e ce l’abbiamo a portata di Remo…. è un privilegio viverci, siamo fortunati ad essere veneziani!

      • Quando si da città o paese come detto, in mano a tour operator e mondo ricettivo, questo è ciò che avviene. Unico interesse è il numero di persone a un costo elevato a discapito di qualità e sostenibilità.

        • Non è assolutamente vero che i Veneziani se ne vanno perché preferiscono le discoteche, i centri commerciali e la macchina, lo chieda al mio povero papà, quando ci notificarono lo sfratto con impossibilità di acquistarne una dati i prezzi, io e la mia famiglia saremmo stati più che volentieri nella nostra amata Venezia.

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