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Ticket a Venezia “Non serve a fare cassa, ma a regolamentare i flussi turistici”

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Ticket per entrare a Venezia “Non serve a fare cassa, ma a regolamentare i flussi turistici”: solo le parole dell’assessore comunale al Bilancio del Comune di Venezia, Michele Zuin, che ribadisce, dato che sembra essercene bisogno, che il progetto costerà anzi quanto introita.
“Lo scopo del “ticket” per Venezia “è la regolamentazione dei flussi e non quello di fare cassa. Anzi, pensiamo che il ricavato non coprirà i costi durante la fase di sperimentazione”. Questa la dichiarazione dell’assessore Zuin, intervenendo alla riunione della commissione consiliare che sta esaminando l’emendamento al regolamento per il contributo d’accesso alla città lagunare, in vista dell’esame in Consiglio previsto per martedì prossimo.

“Questa – ha sottolineato Zuin – è una prima azione per fare qualcosa di serio per regolare i flussi, che per ora è messo in sperimentazione e da cui trarremo frutti in futuro”. Il regolamento che sarà approvato “mette a posto alcune cose – ha proseguito Zuin – e ne aggiorna altre sul tributo. Questo nuovo regolamento ha carattere di sperimentalità che avverrà nel 2024, con una serie di giornate. I risultati verranno discussi e aggiornati col contributo del Consiglio e delle commissioni, in modo che ci sia sempre massimo coinvolgimento di tutti”.

Al dibattito – che proseguirà nei prossimi giorni, è intervenuto anche l’assessore al Turismo Simone Venturini, secondo cui “servono sei mesi di preparazione per arrivare ad avviare la campagna di comunicazione e di attuazione nel 2024. Sarà avviata una sperimentazione ‘leggera’, su 30 giorni, e proviamo a farla funzionare senza creare panico o troppe aspettative, con spirito pragmatico. Questo strumento di legge è l’unico che dopo 40 anni di discussioni è arrivato sul tavolo dell’amministrazione comunale”.

“Possiamo anche prendere atto che non serve, ma sarebbe sciocco non provare a farlo funzionare contro l’eccesso di turismo giornaliero. Il turismo di massa ha assunto proporzioni enormi, è il momento di agire. Sarà un utile passo verso una maggiore compatibilità e bilanciamento tra interessi della residenza, del turismo pernottante e di quello giornaliero”, ha concluso Venturini.

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9 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Inisisto, il ticket di ingresso non si farà mai, basta un semplice giudice di pace per annullare la delibera essendo questa incostituzionale (art 16)
    Il fantasmagorico assessore, portatore sano di collanina con sasso, come può affermare che costerà quanto guadagnerà? NOn SA quanto guadagnerà, per estremo potrebbe portare un blocco degli arrivi, Padova Vicenza e Verona saranno contente.
    Quetsa roba mi ricorda quegli autovelox opportunamentenascosti per tirare centinaia di multe, poi regolarmente annullate in massa. Del resto bisgona capire anche i comuni, l’inflazione aumenta i costi di gestione, sai quanto viene adesso la carta igenica?

  2. Chi controllerà gli ingressi ? Si è scelto il turismo di massa e ne stiamo pagando le conseguenze, ogni fazione che ha governato negli ultimi decenni ha messo la sua firma per fare danno e favorire le categorie amiche …. Venezia è distrutta ormai , distrutto il tessuto sociale , distrutto l’artigianato, un tempo vero valore della città, distrutta la residenzialita’ , ho letto che i posti letto per turisti stanno per superare il numero di abitanti ….
    Non vedo nessuno di nessun partito che possa o che voglia , pena l’immediata sfiducia e destituzione ,rimediare a decenni di danni ….. L’unica cosa che possiamo fare è insegnare la storia e le tradizioni alle nuove generazioni affinché un giorno la città rinasca dalle sue ceneri …

  3. P.S.: una dimenticanza. Luigi BRUGNARO governa la città dal 2015, non fa’ certo mistero di cosa pensa, lo esterna in modo alquanto duro, forte di un enorme POTERE che lo sostiene e di una regia che gli ha concesso candidati politicamente DEBOLI. Mi pare avesse messo un limite alle strutture turistico ricettive, promessa non mantenuta. Tante critiche, tanti movimenti, tanto di tutto, tanto di niente, le parole di tanta gente (Gabriella Ferri).

  4. Allora invito l’Ass. Zuin e l’Ass. Venturini e pure il Presidente Zaia a devolvere il ricavato alla SANITÀ veneziana, Sanità che credo non sia solo il mio cruccio. Potrebbero potenziare il Pronto Soccorso di Venezia e Mestre, assumendo medici ITALIANI specializzati a tempo indeterminato (cusì se capimo!!!!!! e non buttiamo risorse per un esame alla cervice uterina prescritta ad un uomo da un medico sudamericano a gettone [vedi articolo di ieri su quotidiano cittadino] e non rischiamo un Pronto Soccorso a pagamento come Bergamo e Milano dicasi la ricca Lombardia e dopo seguirà il Veneto verde anche dalla bile). Io batto il ferro sempre e comunque sulla Sanità, mi fa soffrire l’inerzia del popolo italiano che dall’esperienza COVID non ha imparato a reagire. I giovani hanno altro per la testa ma gli anta ancora forti, cresciuti in un altro momento storico, da indipendenti, dovrebbero alzare la testa. Per quanto la ripopolazione di Venezia non avverrà mai, nonostante il conta persone e le campagne elettorali e qualche appartamento pubblico restaurato (tanto per la gente che ghe crede). Ero bambina, anni 60, e già si parlava che solo la vendita dei Palazzi ai privati avrebbe consentito a Venezia di sopravvivere, visto il costo dei restauri. Restauri non solo dei Palazzi, fognature e quant’altro, in una città che nonostante il Mose sprofonda, non solo per il tempo che passa inesorabile ma anche per la mano e la mente sinistra dell’uomo. Come ripeteva in continuazione il Signor D. : – le teste grande ga’ rovina el mondo. Sembra proprio che la cultura abbia tolto anima e buon senso, lasciando spazio ad una razionalità avida e al proprio tornaconto. Ritornando al progetto, lo sanno bene che è inattuabile. I se drio sercar de restar a gala. Vedete un ricambio generazionale nella politica cittadina, di persone preparate? Io no e senza offesa, ad ognuno il proprio mestiere. Un ex gondoliere, un tassista, un ex venditrice di mobili, non possono fare i politici. La politica dovrebbe essere seria e sostenuta da chi almeno può capire il contenuto di un atto pubblico.

  5. Il biglietto d’ingresso deve essere di almeno 100 euro, e deve dare diritto di avere i mezzi di trasporto inclusi per girare tutta la città e isole, più servizi igienici sempre gratis, allora avrebbe un senso, e chiaramente lo devono pagare tutti quelli che vengono in giornata, con lo zaino pieno di pane e mortassa e non per lavoro.Se non li sta bene possono sempre fare a meno di venire a Venezia. Shylock the first

  6. L’idea di sperimentare uno strumento del genere sembra interessante. Considerando che altre località con caratteristiche adatte potrebbero adottarla per il futuro.
    Però, francamente, la cifra di 5 euro sembra del tutto insufficiente. Inoltre se non è almeno previsto un tetto massimo di presenze giornaliere nei 30 giorni “caldi” appare incomprensibile il significato della misura.

  7. Buonasera.
    Da veneziana residente penso che farà la stessa fine dei tornelli.
    Ci vuole un progetto di ripopolamento della città, queste sono solo costose carnevalate. Chiediamoci sempre chi paga queste idee geniali.
    Cordiali saluti

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