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Tav e TV Mare: follia

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[11/11] Follia. È l’unico termine che può descrivere le scelte dell’assessore regionale Chisso, per quel che riguarda la TAV e quelle del sindaco Basso, per la TV Mare.

L’assessore Chisso vorrebbe che la ferrovia ad alta velocità  (TAV) passasse per Passerella, in terra di bonifica, per costruirvi una stazione per i turisti che vogliono andare a Jesolo. Ma come si può pensare che un tracciato ferroviario internazionale alta capacità /alta velocità , possa essere spostato di continuo, a piacimento della Regione? E questo solo per l’incapacità  della giunta regionale di pianificare le proprie infrastrutture!

Il Veneto è infatti l’unica regione senza un tracciato TAV definito e condiviso, mentre la rete stradale e ferroviaria è insufficiente ed antiquata. Tutto ciò per responsabilità  della destra, incapace da 20 anni di rispondere a queste fondamentali necessità  del Veneto!

Solo una rete ferroviaria metropolitana di superficie può collegare in maniera efficace il litorale all’entroterra: non lo può certo fare la TAV, che è stata pensata per collegare Lisbona a Kiev, non l’Europa a Passerella! È impensabile che qualcuno utilizzi la TAV per andare da Mestre o da Padova fino a Jesolo, visti i costi elevati di questo sistema.

E per chi viene da più lontano, i 4 chilometri tra San Donà  a Passerella, non sono nulla.

Noi chiediamo un percorso TAV in galleria e in affiancamento all’autostrada A4. Il percorso congeniato dalla Regione, infatti, andrebbe a distruggere i fragili equilibri di Marteggia. Per non parlare poi dei rischi idraulici che un’opera del genere può provocare in un territorio di bonifica.
In caso di un’inondazione le acque si troverebbero intrappolate, e non potrebbero scorrere verso il mare! Per vedere quanto poco la Regione consideri il problema idraulico, guardate ai danni della recente alluvione, dopo la quale la Regione si è vista costretta a reintrodurre anche nelle città  le tasse per i consorzi di bonifica, tasse che erano state tolte in campagna elettorale per compiacere i palazzinari.

Mentre Basso chiede di velocizzare l’inizio della costruzione della TV Mare a pagamento, Noi pretendiamo il rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto nel 2003 dal Sindaco Carrer (da Regione Veneto, Province di Treviso e Venezia, Comuni di Meolo, Roncade e Monastier, Autovie Venete e Veneto Strade).

Quel protocollo prevede e finanzia: l’ammodernamento del sottopasso di via Vallio, la messa in sicurezza delle intersezioni a raso di via Castelletto e via Diaz (con la costruzione di due sottopassi), una bretella di collegamento tra il nuovo casello e la zona industriale. Un protocollo, quello firmato da Carrer, che vale ben 5.585.000 euro, contro i 1.400.000 dell’accordo farsa tra Basso e Chisso, che prevede solo una rotonda al posto del semaforo di via Diaz e una pista ciclabile incompleta lungo via Vallio.
Basso non rappresenta i diritti e gli interessi dei Meolesi, al contrario pensa solo a compiacere Chisso, il suo superiore di partito.

Giampiero Piovesan – Segretario Partito Democratico Meolo (VE)

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