Arriva lo spray al peperoncino per le forze di polizia. Il «piccolo lacrimogeno portatile» come viene anche chiamato dagli agenti, da gennaio 2014 sarà dato in dotazione — in via sperimentale — alle Volanti e alla Polfer di Milano nonché ai Nuclei Radiomobili di Roma e Napoli, cioè pure alle «gazzelle» dei carabinieri.
Le regole per l’uso di questa nuova arma bianca sono frutto di un lavoro portato avanti da una speciale commissione finora: «L’uso dello spray potrà prevedersi a fronte di un’azione violenta, di resistenza attiva rivolta contro l’operatore o altre persone coinvolte negli scenari operativi quando ogni tentativo di mediazione, dialogo o negoziazione sia fallito».
La bomboletta di spray urticante ‘spara’ fino a 3 metri e gli effetti sono quelli di un normale lacrimogeno: difficoltà di respirazione, bruciore agli occhi, cecità temporanea. E spariscono nel giro di 30-45 minuti.
Per questo, il segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Nicola Tanzi, si augura che presto l’uso dello spray venga esteso anche ai Reparti Mobili: «È meno invasivo del manganello e della pistola. Serve ad evitare il contatto fisico tra poliziotto e manifestante. Magari con una gittata maggiore di 3 metri…».
Paolo Pradolin
[04/12/2013]
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