Negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden ha varato nuove misure per proteggere la popolazione dalle pericolose sostanze chimiche conosciute come ‘forever chemical’, limitandone drasticamente la presenza nell’acqua potabile. Questa decisione dell’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) mira a ridurre l’esposizione di oltre 100 milioni di persone, contribuendo così a prevenire molte malattie, tra cui il cancro.
La mossa statunitense è stata accolta con favore da Greenpeace Italia, che ha sottolineato l’urgenza di simili interventi anche nel nostro Paese. “Il Veneto è teatro di uno dei più gravi casi di contaminazione da Pfas al mondo, e i recenti rilievi di Greenpeace Italia hanno confermato la presenza di queste sostanze anche nei corsi d’acqua della Toscana e nelle acque potabili di vari comuni della Lombardia e del Piemonte”, ha dichiarato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia.
La situazione in Italia è critica, con l’inquinamento da Pfas che rappresenta una vera emergenza nazionale fuori controllo. Manca infatti una regolamentazione efficace per limitare l’uso e la produzione di queste sostanze dannose, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Le nuove norme negli Stati Uniti pongono un importante precedente globale nella lotta contro l’inquinamento idrico da sostanze tossiche. Greenpeace Italia auspica che l’Europa e il nostro Paese seguano questa direzione, adottando misure altrettanto incisive per garantire l’accesso a un’acqua potabile sicura e priva di rischi per la salute dei cittadini.
