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Coronavirus, soldi alle scuole veneziane per la didattica a distanza: il Margherita Hack di Spinea ottiene di più, seguito dall’Algarotti

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Studentesse di 15-17 anni si prostituivano per 20 euro. Rapporti anche a scuola
Soldi alle scuole di Venezia per la didattica a distanza: l’istituto Margherita Hack di Spinea è quello che ottiene di più. Al secondo posti l’Algarotti di Venezia e al terzo l’istituto Comprensivo Chioggia 3.

Andiamo con ordine. Sono stati ripartiti alle scuole italiane 85 milioni per la didattica a distanza, per le sue piattaforme digitali e la formazione degli insegnanti. Contributi per aiutare le lezioni al tempo del coronavirus.

La diffusione del contagio da covid-19 ha infatti obbligato le scuole veneziane, come in tutta Italia, ad uno sforzo organizzativo importante per permettere la continuità scolastica con tutti i problemi che la mancata frequentazione ha creato.  

Alcune scuole si sono attivate fin da subito con vere e proprie classroom e lezioni interattive, come l’Istituto Comprensivo “Antonio Gramsci” di Camponogara, in provincia di Venezia, altre si sono pian piano adeguate passando dalle semplici lezioni a casa alla didattica a distanza.

Ora arriveranno i fondi stanziati con il Decreto “Cura Italia” assegnati a tutte le scuole, comprese quelle di Venezia, con importi che variano da istituto a istituto.

Per gli istituti di laguna, terraferma e provincia si va da un minimo di circa 7mila euro a scuola ad un massimo di circa 14mila euro ognuna.

Le risorse sono state infatti ripartite tra le istituzioni scolastiche tenendo conto sia del numero degli studenti sia della distribuzione del reddito nella regione.

L’istituto che ha visto il contributo più alto, tra quelle della Città Metropolitana di Venezia, è l’I.C. Margherita Hack di Spinea che ha ottenuto 14.059,10 euro che saranno così suddivisi: 11.657,62 euro andranno per le “risorse per dispositivi digitali e connetività di rete”, 1.600,99 euro per “risorse per piattaforme e strumenti digitali”, e 800.49 euro le “risorse per la formazione del personale scolastico” della didattica a distanza.

Nell’elenco, la seconda scuola veneziana che ha ricevuto il contributo maggiore è la Francesco Algarotti di Venezia (13.545,94 euro) e al terzo posto c’è l’Istituto Comprensivo Chioggia 3 (13.168,21 euro).

La scuola che invece ha ottenuto il minor contributo, rispetto alle altre, è la scuola Don Agostino Toniatti di Fossalta di Portogruaro, con 7.329,62 euro.

A cosa serviranno questi soldi? Il Governo ha ripartito i fondi alle scuole per favorire la didattica a distanza, attraverso i dispositivi digitali.

La diffusione del contagio ha obbligato le scuole veneziane, come in tutta Italia, ad uno sforzo organizzativo importante per permettere la continuità scolastica con tutti i problemi che la mancata frequentazione ha creato.  

Ora questi fondi mirano a:

1- consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti  digitali  utili  per  l’apprendimento  a  distanza,  o  di potenziare quelli già in dotazione;
2- mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in  comodato  d’uso,  dispositivi  digitali individuali per la fruizione delle piattaforme;
3- garantire la necessaria connettività di rete.

Per queste tre ragioni, sono stati stanziati i fondi per tutte le scuole.

I soldi, inoltre, serviranno anche per formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche della didattica a distanza.

Agli 85 milioni di euro totali vanno aggiunti anche quelli per assicurare nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado la funzionalità della strumentazione informatica, nonché per il supporto all’utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza.

A questo proposito, infatti, le  istituzioni scolastiche  sono  state autorizzate a sottoscrivere contratti sino al termine delle attività didattiche con assistenti tecnici, nel limite complessivo di 1.000 unità.

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