Sieropositivo infettava per vendetta i ragazzini adescati su Internet. Responsabile, a Brescia, un 55enne che ora è stato arrestato. L’uomo dichiarava di essere sano ed ha preteso decine di rapporti non protetti a pagamento. Le vittime erano contattate in e, se disponibili in cambio di denaro, concordavano prestazioni che oscillavano tra i 20 e i 50 euro. Decine i giovani che saranno ora contattati dalla Questura e dovranno farsi gli esami.
Il 55enne, è accusato di prostituzione minorile e di tentate lesioni in quanto sapeva di essere sieropositivo, ma non ha preso alcuna precauzione con i ragazzini che contattava sulle chat erotiche e incontrava negli alberghi a ore del Bresciano. Sapeva di essere infetto, ma nonostante questo pretendeva di avere rapporti sessuali non protetti perché nel suo disegno il suo corpo era diventato un’arma per ‘punire’. Per questo ha incontrato decine e decine di ragazzi proprio con l’obiettivo di infettarli.
La vendetta era scattata per diffondere il virus che anche lui aveva preso anni fa durante un rapporto occasionale, fidandosi di uno sconosciuto che gli aveva garantito di essere sano. La vendetta aveva uno scopo: voleva che anche altri soffrissero come lui.
Gli agenti della polizia locale di Montichiari, diretti da Christian Leali, hanno bussato alla sua abitazione a Collebeato per notificargli un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Durante la perquisizione domiciliare gli agenti hanno trovato parecchia documentazione medica inequivocabile: l’HIV c’era nella sua pratica per ottenere l’invalidità civile. (cod. art. bresciuno)
Mario Nascimbeni
16/01/2016