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Sempre meno mamme veneziane allattano al seno

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[27/10] Allattare al seno è sempre più problematico per le mamme veneziane. Lo evidenziano le statistiche emerse in occasione dell'iniziativa “Cuore di mamma corpo di donna“, che ha recentemente lanciato una campagna per sensibilizzare le donne sull'allattamento naturale e su come ritrovare la perfetta forma fisica una volta che il bebè è svezzato.

“Il fenomeno ha cause diverse: c'è la necessità  di riprendere subito la propria attività , la carenza di latte, una forte fiducia per i prodotti sostitutivi del latte, ma anche un certo timore per gli effetti estetici che l'allattamento al seno può avere” osserva Alessandro Casadei, chirurgo plastico di Venezia Mestre. I dati che raccontano il fenomeno non permettono purtroppo di fare un confronto scientifico, ma consentono comunque di evidenziare un calo.
I numeri più recenti si riferiscono al 2008 e sono stati raccolti tramite indagine telefonica tra le mamme che hanno partorito nei punti nascita principali di Mestre (Villa Salus e Ospedale Civile dell'Angelo):
al momento della dimissione dopo il parto il 91% delle neo-mamme allattava esclusivamente al seno; a un mese dal parto la percentuale è del 57% e dopo 5 mesi scende al 34%.

I dati possono essere confrontati, con tutti i distinguo del caso, con quelli registrati nel 1993 all'ospedale Villa Salus di Venezia, una struttura dove l'attenzione per l'allattamento al seno è sempre stata alta.
In questo caso si parte da un 94% delle neo mamme dimessa dall'ospedale con allattamento esclusivo al seno; dopo un mese, la percentuale di chi continuava a praticarlo era del 78%, mentre dopo 4 mesi calava al 50%.

“Purtroppo non possiamo fare una comparazione scientifica tra i dati di 15 anni fa e quelli del 2008 – premette Annalisa Piovesan, responsabile di neonatologia a Villa Salus -. Quello che posso dire è che tra le neo mamme riscontriamo minore attenzione per l'allattamento al seno rispetto a qualche anno fa e questo nonostante il fatto che l'importanza dell'alimentazione naturale per la salute del bambino e della mamma continui a essere evidenziata in numerose ricerche”.

“Nella nostra struttura – prosegue la dottoressa Piovesan – abbiamo sempre sostenuto l'allattamento e negli ultimi anni abbiamo introdotto le norme suggerite dall'Oms per favorirlo: attaccare il bimbo al seno entro mezz'ora dalla nascita, rooming in totale, niente ciucci o aggiunte. Infermiere e dottori sono inoltre a disposizioni della neo mamma durante la degenza. Forse si potrebbero coinvolgere maggiormente le future mamme fin dai mesi precedenti al parto, sensibilizzandole al problema in modo da incoraggiarle a proseguire anche nei mesi successivi, dando così un incentivo forte per superare le difficoltà  che potrebbero insorgere”.

Le motivazioni all'origine della disaffezione a questa pratica sono infatti complesse, come aiuta a capire Alessandro Casadei, che collabora anche con l'ospedale Villa Salus: “Le neo mamme devono coniugare due necessità  di ordine pratico ed estetico – afferma il chirurgo plastico -. Da una parte c'è spesso l'esigenza di ritornare all'attività  lavorativa dopo qualche mese dal parto e con il latte artificiale si riescono a conciliare i nuovi orari e magari anche a organizzare i pasti notturni a turno con il marito; dall'altra c'è il timore di dire addio per sempre al proprio décolleté e di trovarsi dopo l'allattamento con il seno svuotato, privo di tono e con le smagliature”.

Pur non essendo tra le motivazioni principali per cui si rinuncia, di certo il fattore estetico non è un incentivo: “L'80% delle pazienti che si rivolgono a me per un intervento al seno sono mamme che hanno allattato e che vogliono tornare a piacersi. Di solito hanno figli di almeno tre anni e un situazione sentimentale stabile: quando il bambino è più autonomo, tornano a guardarsi allo specchio e decidono di intervenire per migliorare loro stesse”.

“Una delle soluzioni più apprezzate – prosegue il chirurgo – è l'acido ialuronico macromolecolare Macrolane, un prodotto sicuro che consente di ottenere un risultato immediato con un intervento ambulatoriale e che non richiede tempi di recupero o convalescenza, cosa che di solito mal si concilia con le esigenze delle neo mamme. Il risultato non è definitivo e anche questo è un vantaggio perché lascia tutte le porte aperte: la paziente può cambiare idea, può decidere di rifarlo o può passare a una soluzione chirurgica”.

Cuore di mamma corpo di donna. E' un progetto a sostegno di allattamento e maternità  promosso da QMed. Scopo dell'iniziativa è aiutare le neo mamme a trovare il giusto equilibrio tra madre “moderna” e “tradizionale”, riuscendo a far convivere il nuovo ruolo con la propria femminilità . Sui siti www.senzabisturi.it e www.cuoredimammacorpodidonna.it si trovano consigli e informazioni sul tema.

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