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Sabrina Misseri e Cosima Serrano colpevoli per due tribunali su tre

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Sabrina Misseri e Cosima Serrano, madre della prima, sono colpevoli dell’omicidio di Sarah Scazzi.
Sabrina e Cosima si vedono confermare la sentenza di primo grado dopo tre giorni di camera di consiglio. La Corte di Assise di appello di Taranto, presieduta da Rosa Patrizia Sinisi, ha confermato la condanna all’ergastolo alle due donne.

Sabrina e Cosima sono in carcere dal maggio 2011, colpevoli, secondo i giudici, della morte di Sarah Scazzi, uccisa a 15 anni, strangolata e gettata in un pozzo nelle campagne di Avetrana, in provincia di Taranto, uccisa in una mattina in cui la ragazzina pensava di andare al mare.

Sabrina Misseri scoppia in lacrime al momento della lettura della sentenza, sua madre, com’è già avvenuto per il primo verdetto, il 20 aprile 2013, resta invece impassibile.
Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, zio della vittima, resta condannato a otto anni come nella sentenza di primo grado.
Proprio Michele Misseri, all’inizio, è stato il principale protagonista della vicenda. Agevola – in qualche modo – il ritrovamento del cadavere della ragazza, poi si accusa del delitto per scagionare moglie e figlia, poi ritratta, tirando in ballo la figlia.
Ma Michele Misseri, secondo le indagini, è il responsabile dell’occultamento del corpo senza vita di Sarah. Sarebbe stato lui a prendere il cadavere e a gettarlo in un pozzo.

Il processo d’appello era iniziato il 14 novembre scorso. Sabrina era scoppiata in lacrime lasciando l’aula il 12 giugno scorso: «Non l’ho uccisa, so io quanto sono addolorata» aveva detto. Ma i giudici non le hanno creduto.
Ora la strada processuale prende la via della Cassazione, mentre nelle orecchie riecheggiano le urla della gente verso Michele Misseri che lascia la Corte d’assise. Urla inequivocabili: «Assassino».

Mario Nascimbeni

28/07/2015

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