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Rimettere al centro del programma politico la Voga alla Veneta

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La nostra laguna è l’elemento indiscusso di unione tra le due sponde di una città che deve difendere i valori della storia e della tradizione attraverso la promozione della disciplina principe patrimonio della città.

Stiamo parlando della voga alla veneta, che in queste settimane é tornata al centro del dibattito pubblico, all’interno di un declino che segue lo spopolamento di Venezia e la perdita della sua socialità e dei suoi valori.

L’ennesimo tentativo da parte di questa amministrazione di appropriarsi degli spazi della gente . Esperienza già vissuta altrove e che da seguito al “cambiamento” della linea politica sulle relazioni e sociali e sull’associazionismo a Venezia.

Ci sentiamo investiti del compito di offrire un’alternativa a un modus operandi che non possiamo condividere nei metodi, né nelle modalità.

La nostra idea di città si basa su un rilancio completo e coraggioso delle tradizioni, dell’associazionismo in generale, con particolare attenzione e rispetto a chi ancor oggi, nonostante le difficoltà quotidiane, pratica il più antico e sostenibile modo di andar per la laguna: la Voga alla Veneta.

Un pensiero va inoltre a tutte le altre realtà che compongono l’immenso patrimonio delle tradizioni che questa città ci ha dato: la Vela al terzo, l’arte del Vetro e del merletto e l’artigianato storico artistico.

E’ per questo che chiediamo a questa amministrazione con la massima urgenza di non sottrarre ma dedicare spazio e risorse attraverso un programma articolato di promozione e rilancio.

In particolare per la Voga alla Veneta chiediamo:

– il ripensamento del programma delle maggiori manifestazioni Remiera cittadine (regata di Mestre, sensa, redentore, regata storica con ripristino del paletto originario (ponte costituzione).

– concessioni alle associazioni per la gestione degli impianti comunali

– navette per trasporto studenti alle Remiere

– visite organizzate delle scolaresche elementari e medie del Comune agli squeri, alle Remiere, al museo di Terra Antica (Campalto)

– inoltre chiediamo il controllo sul moto ondoso “onda zero” , e chiediamo all’amministrazione quali siano le azioni che vuole mettere in campo oltre ai proclami legati alla sostenibilità di Venezia che però rimangono solo sulla carta

Queste sono solo alcune delle nostre proposte per rimettere al centro del programma politico cittadino il rilancio e la valorizzazione delle nostre tradizioni.

Per la Segreteria Comunale del PD
Tommaso Bortoluzzi

Monica Sambo
Segretaria comunale PD

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Leggo quanto riportato nell’articolo a firma rappresentanti comunali del PD.
    Gioite concittadini Venessiani, sono arrivati i marsiani e nel la nasa ne tantomeno l’esa, sanno nulla.
    Egregi rappresentati comunali ma siete arrivati da Marte ieri sera?
    E si perchè se voi foste terrestri, proprio voi, dovreste sapere benissimo di che cosa si parla quando si dice “moto ondoso”. Non è che vi state confondendo con la battaglia contro l’evasione fiscale? Avevo i calzoni corti quando alla tv a gettone apparve uno dei tanti politicanti di turno ostentando un monitor d’antan edichiarando che con quello avrebbe sconfitto l’evasione fiscale. Stessa cosa per il “moto ondoso”, anzi per ambo le cose, è peggiorato/aumentato.
    Se ne parla oggi, per dimenticare domani, o meglio; pronto all’uso quando serve.
    Ad maiora.

  2. Giusto! Come già scritto nel mio articolo sulla Vogalonga recentemente, ormai lavorare a Venezia è diventata una gazzarra per turisti e studenti con un’invasione di barche che non hanno nulla a che fare con la nostra tradizione.
    Giusto che a qualcuno possa piacere un tipo di Voga diverso, ma a patto che sia un residente. Non è accettabile che tutti vengano a farsi la Vogata a mo’ di Gardaland con barche tipo Dragon boat.
    Alla domanda quali azioni intenda mettere in campo l’amministrazione contro il moto ondoso, la risposta secondo me è chiara: nessuna di veramente efficace, anche perché forse l’unico sistema valido sarebbe il controllo satellitare via GPS, che il sindaco ha detto chiaramente che non vuol fare installare! Tutto il resto secondo me è una presa in giro che dura anni.
    In questi giorni abbiamo onda zero bis, andando a disturbare polizia carabinieri e finanza per fare da babysitter ai farabutti della laguna (Altro che qualche mela marcia come scritto nel quotidiano da qualcuno di categoria: sono interi alberi magici da potare, si salva solo qualche… Seme), Tanto per fare qualche multicina Di propaganda i primi giorni per tenersi buone le remiere. Operazione tra l’altro effettuata solo nei fine settimana, con 29 multe in zona Certosa, mentre in Rio novo ci sarebbero almeno 2500 volte al giorno da fare, ma nulla cambia! Non facciamoci più prendere in giro Da provvedimenti inefficaci che non siano il controllo satellitare GPS!

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