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Riecco le grandi navi: 24 in agosto. Deroga a 40mila tonnellate (e alla paura per il virus)

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Venezia avrà il nuovo garage alla Marittima

Grandi Navi a Venezia: si ricomincia. Ad agosto 24 crociere davanti a San Marco (nonostante il coronavirus)

Nell’estate della pandemia, mentre in Europa riemergono i focolai e le restrizioni di viaggio, i giganti del mare tornano clamorosamente in Laguna.

Il 17 luglio il sindaco Brugnaro aveva dichiarato di essere al lavoro per il ritorno a Venezia “di una nave da crociera solo italiana” perché “con l’emergenza Covid potrebbe essere un segnale importante, mille persone insieme che girano”.

Gli avevano fatto eco il 24 luglio su “Il Mattino” il managing director Italia di Msc Crociere Leonardo Massa e l’executive vice president di Costa Crociere Beniamino Maltese che avevano dichiarato rispettivamente “attendiamo solo l’autorizzazione del governo che ci auspichiamo possa arrivare a breve” e che “occorre farlo subito, perché dal momento in cui il decreto sarà firmato dal governo ci vorranno 30 giorni prima che le navi siano operative”.

Ma la burocrazia deve aver fatto un’eccezione: sui siti dei tour-operator sono infatti già prenotabili ben ventiquattro crociere in partenza da Venezia dal 15 al 31 agosto. E tutte passeranno per San Marco.

La crisi del turismo ha evidentemente messo in secondo piano sia il decreto Clini-Passera, in deroga dal 2012, che vieta l’ingresso in Laguna alla navi di stazza superiore alle 40.000 tonnellate, sia i piani dello stesso sindaco che parlava di Canale dei Petroli per portare la crocieristica a Marghera evitando il passaggio in Bacino.

Archiviate, quindi, le polemiche sui due incidenti del 2019, sulle emissioni nocive, sull’apporto economico ma soprattutto quelle sull’allarme sanitario: in un momento in cui l’Europa vede aumentare il numero dei contagi, le Grandi Navi ripartono.

Ad aprire le danze il 15 agosto sarà il piccolo veliero Royal Clipper (4.425 tonnellate di stazza) che alle 17:00 imbarcherà 227 passeggeri verso sei destinazioni della costa balcanica: Zara, Lesina, Dubrovnik, Cattaro, Curzola, Rovigno.

Lo seguirà la stessa nave che il 7 luglio 2019 sbandò in Riva dei Sette Martiri: la Costa Deliziosa (92.720 tonnellate di stazza e 2.826 passeggeri) che alle 18:00 salperà a San Basilio, saluterà San Marco e si dirigerà verso le isole greche di Argostoli, Santorini, Mykonos e Katalon e infine la città di Bari; il 22 agosto tornerà a Venezia e ripartirà per le stesse destinazioni.

Il 16 agosto avremo ben tre navi: la Costa Luminosa, gemella della precedente, che dalle 17:00 ne seguirà l’itinerario in senso inverso, e due giganti della MSC Crociere, entrambi in partenza alle 16:30.

Si tratta della MSC Musica (92.409 tonnellate e 2.550 passeggeri) che raggiungerà Katakolon, Santorini, Atene, Corfù e Cattaro, e della MSC Opera (65.000 tonnellate e 1554 passeggeri), la nave che il 2 giugno 2019 speronò il battello e colpì la banchina di San Basilio, che toccherà Cattaro e diverse isole greche.

Il 17 partirà la MSC Lirica (66.058 di stazza e 1.560 passeggeri) che giungerà a Malta passando per Dubrovnik e Corfù, seguita il 21 agosto da MSC Magnifica (95.128 di stazza e 2518 passeggeri) diretta a Bari, Santorini, La Canea, Corfù e Dubrovnik.

Dal 22 tutte le navi saranno di ritorno e ripartiranno per gli stessi percorsi, alle quali si aggiungeranno la MSC Orchestra (92.409 tonnellate e 2550 passeggeri) in direzione Atene e la MSC Sinfonia (65.000 tonnellate e 1554 passeggeri) che salperà verso Heraklion e Zacinto.

Se si escludono i tre passaggi del piccolo veliero Royal Clipper, nella seconda metà di agosto avremo i giganti del mare in Laguna per 21 volte; 36 nel mese di settembre. Non si sa né il numero effettivo dei passeggeri né quanti di loro pernotteranno; ma con la forzata assenza del pubblico extraeuropeo (americani in primis) non si esclude che buona parte dei viaggiatori raggiungano l’imbarco in auto o in treno.

Sull’apporto economico di chi scenderà per quattro/cinque ore sembrano ormai scommettere in pochi: d’altronde i giganti del mare a bordo hanno tutto, dai ristoranti alle gelaterie, dai souvenir all’abbigliamento. Una compagnia riporta sul suo sito: “che vacanza sarebbe senza shopping? Molte occasioni per fare, o farsi, un regalo: il tuo profumo preferito, un orologio prezioso o quell’abito in più che ti sei dimenticato di mettere in valigia. Puoi anche acquistare i souvenir della tua vacanza o ciò che ti serve per godertela al meglio”; un’altra ricorda addirittura che “lo speciale ambito operativo che regola il settore marittimo permette la vendita di molti prodotti in un regime di duty-free, il che consente di risparmiare fino al 30% rispetto ai prezzi di vendita a terra”.

A beneficiare delle Grandi Navi rimarrebbero le categorie convenzionate per le escursioni (“previste unicamente per gli ospiti che non imbarcano o sbarcano a Venezia”) e i lavoratori portuali che si occupano di approvvigionamenti, ma basterà per giustificarne il ritorno in un periodo così delicato?

E mentre è ancora fresco il ricordo della Diamond Princess, bloccata a Yokohama con 712 infetti a bordo (7 dei quali non ce l’hanno fatta), stride l’inclusione di Cattaro (o Kotor) negli itinerari; la città si trova infatti in Montenegro, che dal 16 luglio fa parte delle “nazioni a rischio” con “divieto di ingresso e di transito in Italia”.

Il comitato “No Grandi Navi” ha annunciato manifestazioni ad oltranza; ma a quanto sembra, una Venezia ormai afflitta dalla monocultura turistica e messa in ginocchio dalla pandemia non ha più carte da giocarsi che il “meglio poco che niente”, anche al costo di pericolosi azzardi: migliaia di persone, tutte insieme, che fanno scalo in paesi diversi.

Mentre l’Europa, di fronte all’aumento dei contagi, sembra andare in tutt’altra direzione.

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