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Ricette mediche rosse addio, Ulss 12 veneziana capofila

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Medici indagati visite mai fatte

L’estate si porterà via la “ricetta rossa” del medico di base: da settembre, al suo posto, gli utenti che hanno bisogno di un farmaco riceveranno “promemoria bianco”, che migliorerà il servizio ai cittadini e farà risparmiare denaro pubblico alle aziende sanitarie.

Il progetto di dematerializzazione della “ricetta rossa” è in corso in tutte le Aziende sanitarie venete. A Venezia, dove l’Ulss 12 è capofila della sperimentazione, il passaggio al “promemoria bianco” avverrà dal 1 settembre: da quella data i pazienti riceveranno dal proprio medico, o dal pediatra, al posto della consueta ricetta, una nota stampata su carta bianca. Il “promemoria bianco”, peraltro, è una semplice annotazione ad uso dell’utente, perché la richiesta dei farmaci sarà già stata inviata per via telematica dal medico al farmacista.

Dai computer dei medici. Il processo di dematerializzazione della “ricetta rossa” comincia quindi dal computer dei medici – a Venezia i Medici di Medicina Generale che operano nel territorio dell’Azienda sono 225, mentre sono 32 i Pediatri di Libera Scelta – che modificheranno il loro sistema di prescrizione. La fase sperimentale è già avviata e in parallelo si è svolta l’informatizzazione del sistema; ma è dal 1 settembre gli utenti si accorgeranno della novità, proprio perché non riceveranno più la “ricetta rossa”.

Il passaggio non è di poco conto, costituisce anzi una grande semplificazione burocratica: nella sola Azienda sanitaria di Venezia il nuovo sistema di prescrizione trasforma in “promemoria bianco” centinaia di migliaia di “ricette rosse” prodotte ogni anno: nel 2013, nella sola Ulss 12 Veneziana, le “ricette rosse” arrivate in farmacia sono state più di 2.700.000.

In tutte le Ulss della Regione del Veneto la dematerializzazione sarà successivamente estesa alle prescrizioni specialistiche cancellando così ogni anno solo nell’Ulss 12 Veneziana altre 1.700.000 “ricette rosse”.

Il nuovo sistema, costruito dalla Regione del Veneto attraverso il consorzio per la sanità digitale Arsenàl.it, garantisce agli assistiti del sistema sanitario regionale maggiore sicurezza, tempi più rapidi nell’erogazione dei servizi e contenimento della spesa sanitaria: i risparmi derivanti dalla dematerializzazione della “ricetta rossa” sono stati calcolati in 3.244.901 euro ogni anno (tenendo conto del costo-opportunità del personale delle aziende, del costo delle ricette e del costo dei servizi di gestione della ricetta cartacea) per il sistema sanitario regionale veneto.

La dematerializzazione della “ricetta rossa” è un passaggio del progetto che istituisce il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale: in un futuro prossimo, in questo “fascicolo digitale” saranno scritte tutte le informazioni sanitarie dell’utente – patologie, cure, farmaci utilizzati, allergie, interventi subìti… – permettendo a ciascun assistito di farsi curare dove vorrà, anche all’estero, a partire dall’informazione contenute e disponibili, pur nel pieno rispetto della privacy, appunto nel Fascicolo Sanitario Elettronico. L’azienda sanitaria veneziana è capofila in questa rivoluzione che, a partire da un grande sforzo di modernizzazione dei sistemi informativi sanitari, produce una assistenza socio-sanitaria più efficiente, efficace e sostenibile.

[04/08/2014]

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