IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

domenica 28 Aprile 2024
18.6 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEmascherine obbligatorieBrusco rialzo dei casi, proroga all'obbligo di mascherine
Questa notizia si trova quimascherine obbligatorieBrusco rialzo dei casi, proroga all'obbligo di mascherine

Brusco rialzo dei casi, proroga all’obbligo di mascherine

pubblicità

Brusco rialzo dei casi, proroga all’obbligo di mascherine al chiuso: nelle prossime ore è attesa la nuova Ordinanza del Ministero della Salute essenzialmente per trasporti, cinema, palestre, discoteche con l’incognita per il lavoro.
Dunque, con tutta probabilità, l’utilizzo delle mascherine al chiuso in determinati luoghi – dai trasporti ai cinema, dai teatri agli ospedali ai palazzetti dello sport – sarà prorogato per almeno un altro mese.
E’ questa la direzione che dovrebbe essere confermata dal governo nelle prossime ore, mentre per quanto riguarda: luoghi di lavoro, scuola, negozi e supermercati una decisione non sarebbe stata al momento definita.

Oggi in Italia si adotta un approccio di cautela, in attesa che dal primo maggio cada anche l’obbligo di green pass, a causa di un nuovo boom di casi Covid che mercoledì ha toccato quota 87.940. Aumentano anche i ricoveri, per effetto delle festività pasquali.
Dunque ora sarà un emendamento al decreto legge del 24 marzo scorso, che ha sancito la fine dello stato di emergenza, ed una ordinanza ‘ponte’ del Ministro della Salute, a stabilire le nuove regole per l’uso delle mascherine al chiuso.
Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, si va appunto nella direzione di prorogare di un mese l’obbligo della mascherina in determinate situazioni come per i trasporti, mentre altrove basterà una raccomandazione.
“Ragioniamo – ha sottolineato – per arrivare ad un’estate senza restrizioni”.

Quanto al green pass, Costa ha precisato che negli ospedali si continuerà a mantenere l’obbligo di vaccinazione fino a fine anno e, per coloro che non lo rispettano, non ci sarà la possibilità di essere reintegrati sul posto di lavoro. Mentre “per tutto il resto, dal primo maggio il Green Pass non sarà più richiesto. E’ il vero elemento di cambiamento, il segno tangibile – ha commentato – di una fase nuova”.
Un allenamento ulteriore delle misure, dunque, anche se ‘l’effetto Pasqua’ inizia a farsi sentire sul fronte ospedaliero.
Nella settimana 19-26 aprile, emerge infatti dalla rilevazione degli ospedali sentinella della Federazione Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso), il numero delle ospedalizzazioni è salito del 3,5% a differenza di una settimana fa quando c’era stata una discesa del 5,3%.
Ad aumentare, in particolare, sono stati i ricoveri nei reparti ordinari, con un incremento del 4,8%. Sul fronte rianimazioni, invece, sempre nella stessa settimana, il numero dei pazienti è sceso del 20%.
Si osserva anche un raddoppio del numero, sia pur ridotto, dei pazienti pediatrici. Sono, sottolinea Fiaso, “piccole cifre (in tutto 17 pazienti) ma per il 40% dei casi riguardanti neonati”.
Si tratta, avverte il presidente Giovanni Migliore, di “un monito importante per le prossime settimane: occorre non abbassare la guardia perché la pandemia non è finita. Un piccolo sforzo che non costa nulla ai cittadini anche con le mascherine: è necessario continuare a indossarle al chiuso”.

Intanto, il bollettino quotidiano del ministero della Salute di ieri segnala numeri in aumento.
Sono 87.940 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (il giorno prima 29.575).
Le vittime sono invece 186 rispetto alle 146 registrate il giorno prima.
E su 554.526 tamponi effettuati, il tasso di positività è al 15,8%: questo è in calo.
Sono invece 394 i pazienti in terapia intensiva, 15 in meno, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 10.155, ovvero 173 in meno.
Il numero di pazienti Covid ricoverati in intensiva scende dunque sotto quota 400 per la prima volta dopo oltre 5 mesi, segno tangibile che l’ultima versione dell’infezione fa meno paura.
L’ultima volta che si era rimasti sotto i 400 era il 7 novembre scorso, quando nelle intensive si contavano 398 pazienti.
A livello nazionale, rileva inoltre l’Agenas, resta ferma al 16% l’occupazione dei reparti di area non critica da parte di pazienti Covid, ma cresce in 12 regioni, ed è stabile al 4% l’occupazione delle intensive e nessuna Regione supera la soglia di allerta del 10%.
Intanto, la Commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, ha presentato oggi la nuova strategia anti-Covid: si punta a continuare gli sforzi sulla vaccinazione per far fronte a ondate di Covid e influenza, e superare i test di massa per creare sistemi di sorveglianza integrati su Covid, influenza e altri virus respiratori.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. A Venezia è un disastro,da ormai più di tre mesi.La gente pensa che non si debba più usare la mascherina mentre si cammina al’aperto ,ma in una città così piccola non è possibile .
    A me preoccupa che i turisti e i gruppi di ragazzi che sono in gita ,non si mettano più la mascherina perché non obbligatorio!Non si pensa al danno che stanno creando !Sarebbe meglio che venissero rese obbligatorie ancora queste norme (mascherina,distanza e igiene delle mani)altrimenti ci troviamo come la Cina che attualmente pur vaccinata è in lockdown.
    Si dovrebbe pensare e prevenire il peggio.Noi veneziani non più giovani non riusciamo mai a camminare perché ci troviamo in bocca gente senza mascherina e invece noi la indossiamo ancora perché non vogliamo ammalarci.
    Vorrei che si capisse di più cosa è necessario fare per evitare il ritorno di altre varianti e limitare la diffusione ,in particolare ora che c’è troppa gente in strade così strette.
    Sarebbe giusto agire prima di autunno e stare bene prima di pensare se è necessario una quarta dose aggiornata ,altrimenti non sarà mai finito questo covid.

  2. E in giro per Venezia, con calli strette ed incontri ravvicinati, carovane di turisti, ecc., non era il caso di imporre l’obbligo di mascherina ? Così, tanto per non dover recriminare tra qualche settimana.

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img