NOTIZIE VENEZIA | E' la festa più bella per i veneziani, sicuramente la più vissuta, la più sentita e che ancora consente di far respirare in città quel clima come in pochi altri giorni dell'anno. E' stata ancora una volta una invasione, la calata dei 100mila giunti in città a partire dal mattino per assistere ai fuochi d'artificio della notte del Redentore. Gente a migliaia sulle rive, a migliaia anche in acqua, a bordo delle oltre 2mila barche giunte in Bacino San MarcoUna festa iniziata con la preparazione dei cibi tradizionali per la grande festa, dalle tradizionali sarde in saòr, ai bovoleti, passando per pasta e fagioli, alici di mare, folpetti e insalate di mare a volontà . E continuata con gli addobbi di locali, rive e barche.
Proseguita poi con l'inaugurazione del ponte votivo sul canale della Giudecca e subito preso d'assalto da turisti e devoti. E, infine, consumata a suon di brindisi, risate e musica fino alle 23.30 sulle rive e bordo delle migliaia di imbarcazioni di ogni genere.
Alle 23.30 loro, i fòghi, a confondersi con la luna quasi piena e a disegnare il cielo di Venezia di forme e colori. Tutti con il naso all'insù fino agli ultimi tre botti, quelli che segnano la fine dello spettacolo pirotecnico. Per molti, ma non per tutti, poi, la corsa per le feste al Lido e il bagno al chiaro di luna per poi tirare l'alba.
Raffaele Rosa
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[21/07/2013]