Dopo una prima fase di sperimentazione, in cui lo 'strumento' non ha originato problemi in simulazione, parte l'operazione vera e propria.
Redditometro al via tra le ansie e le preoccupazioni degli italiani.
Si tratta di un'elaborazione che rende connesse 128 banche dati. Un'enormità di dati in entrata che dovranno, sostanzialmente, essere incrociati.
Oggi il redditometro verrà fisicamente “acceso”, ed in pochi secondi sarà in grado di sfornare la prima lista dei potenziali evasori fiscali, si tratta di persone che verranno invitate all'Agenzia dell'entrate per spiegare come hanno fattoa spendere con quel regime dopo aver dichiarato al Fisco così poco.
I primi dati esaminati saranno i redditi del 2009, dichiarati nel 2010. Il sistema segnalerà agli ispettori del fisco tutti i casi in cui la differenza è superiore al 20%, cioè la soglia stabilita per cui deve scattare l’accertamento.
Si conta che, a regime, lo strumento permetta 35 mila verifiche l’anno, In presenza di incongruenza il contribuente dovrà spiegare al Fisco l'origine della differenza. Se le spiegazioni non saranno esaurienti verrà aperta la pratica di accertamento vera e propria.
A quel punto non restano che due strade: pagare entro quindici giorni per avere le sanzioni ridotte, oppure avviare un contenzioso, ricorrendo alla giustizia tributaria, ma si ritiene che in molti, di quanti beccati con le mani nella marmellata, adotteranno la prima via.
Il redditometro che parte oggi, va specificato, inoltre, non porterà alcun problema per i contribuenti 'onesti' non hanno proprio nulla da temere.
Paolo Pradolin
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[19/08/2013]